Si lo so, la frase del titolo non è mia ma di Homer Simpson ma al posto della parola “donne” nell’originale vi si legge il termine “alcol” divenendo così “Alcol, la causa di, e la soluzione ad ogni problema della vita“.
Ma siccome l’argomento di oggi è spinoso e porterà di certo al litigio o comunqe alla discussione, è stato meglio iniziare con leggerezza parafrasando uno dei più grandi filosofi del nostro tempo, Simpson appunto.
Detto questo entriamo nel vivo del post, cioè entriamo nel vivo della polemica: una polemica vecchia come il mondo, una polemica che scuote le coscienze e che non ha sbocco, una polemica che da sempre arrovella e strazia le gli abitanti di questo pianeta.
Il rapporto “uomo-donna”.
Prima di accendere la miccia voglio dire due cose, e la prima è che l’articolo del quale vorrei gentilmente discutere (non vorrei trovarmi impiccato per i coglioni signore ma vorrei solo discutere) è chiaramente provocatorio e la seconda è che io penso che le donne, con tutti i pregi che hanno, abbiano un difetto ENORME e cioè il loro emanciparsi, il loro evolversi è banalmente un avvicinarsi a quello che da sempre hanno odiato e cioè l’uomo.
Grazie al mio fido (non come il cane) amico-lettore-commentatore Nico sono venuto a capo di un articolo caustico al limite della sopportazine con i guanti di gomma, in cui si parla di donne. Semplicemente di donne.

“Le donne sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. Invece ci si mette una vita, quando non serve più. Mascherate da “sesso debole” sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni. (…)
Stan lì a “chiagne” ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. (…)
Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini (“si vede tutto e di più” cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe.”

Il pezzo integrale di Massimo Fini lo trovate online.
Roba cazzuta eh? Lo so che non è nemmeno facile da commentare perchè è terribilmente acido, lo capisco, ma visto nell’insieme -non mi perdonerete mai signore- non ha torto.
Avete sofferto le pene dell’inferno, avete subito angherie per secoli, avete portato avanti gli uomini per intere generazioni ed adesso?
Non vi sentite snaturate? Non vi sembra che il romanticismo, il tanto decantato romanticismo, sia venuto a mancare nel momento in cui avete smesso di essere donne ed avete voluto essere uomini?
Questo sotto è un pezzo di recensione al film “Lezioni di piano” che forse farà capire meglio quello che voglio dire:

“Un altro aspetto del film che le è riuscito a meraviglia è il rovesciamento dei ruoli nella relazione tra uomo e donna. Non è più la donna l’oggetto del desiderio, ma l’uomo. Ada non cerca di instaurare un affetto emotivo con suo marito, è soltanto l’aspetto sessuale che la interessa. Non lo vuole baciare, ma solo toccare, sondando il proprio desiderio sul corpo maschile. L’uomo si trova in una situazione in cui si è trovata la donna in questi ultimi secoli.”

E mo so cazzi….