Siamo alle prime battute del 2010, un anno importante perchè viene dopo un periodo di dura recessione economica in cui gli investimenti e le attività di mezzo mondo risultavano in una sorta di ibernazione apparente, ma durante il quale in realtà niente si è fermato preparando la strada ad un anno molto importante.
Come sarà, tecnologicamente, il 2010? Cosa succederà di abbastanza importante da lasciare un segno nelle nostre vite future?
Alcuni segnali indicano già quali saranno le nuove tendenze, le tecnologie e le interazioni di domani:
La ricerca su Internet
Nel bene e nel male il Web ha condizionato la nostra vita negli ultimi anni, in maniera veloce e progressiva. Ma mentre la Rete forma e modella se stessa e crea nuove forma di comunicazione come i Social Network che sono stati la vera new entry del 2009, una cosa è rimasta negli ultimi anni sempre all’incirca uguale a se stessa e cioè il search su Internet.
Google, lo sappiamo, è il padrone incontrastato delle ricerche sul Web ma il suo metodo, il suo algoritmo Page Rank ed il suo modo di scandagliare le profondità della Rete, cominciano a mostrare i segni dell’età.
Internet non è più come qualche anno fa e Google, se vuole continuare ad essere il leader della ricerca, si deve rinnovare. Ecco perchè il 2010 sarà l’anno della rivoluzione del search, perchè il colosso di Mountain View non vuol rimanere fuori dai giochi, si aggiorna e se ne esce con un motore fiammante sotto il cofano classico del buon vecchio Google: Caffeine.
Caffeine sarà il nuovo modo in cui, probabilmente senza saperlo, fremo ricerche su Internet: quello che vedremo davanti sarà sempre il rassicurante logo di Google e la sua pagina scarna che ci ha fatto innamorare, ma sotto sotto, sarà tutto diverso.
Il “nuovo Google” terrà conto di alcune cose che oggi sono impensabili con gli algoritmi attuali e cioè “reputazione” ed “autorevolezza” che diverranno una parte molto pesante nella restituzione dei risultati di ricerca (quella che si chiama SERP).
Allo stesso tempo Google introdurrà quella che si definisce “ricerca in tempo reale” e cioè una interazione totale e costante con i social network come Twitter, Facebook e FriendFeed andando a “scovare” le risposte alle nostre domande sempre più all’interno di questi sistemi.
Grazie a tutto questo la ricerca sarà umanizzata, le domande che si faranno ai motori di ricerca saranno molto più vicine a quelle che faremmo ad un nostro amico e le risposte saranno complete e vagliate in base alla reputazione di ognuno di noi.
Inutile dire che sarà una rivoluzione.
Internet mobile
Poco tempo fa, leggendo una intervista a William Gibson (il padre del genere Cyberpunk) sono rimasto colpito da una risposta in particolare. Alla domanda “lei immaginava il mondo del futuro come è oggi?” lui ha risposto “Immaginavo la potenza della rete, del cyberspazio, ma non potevo immaginarne la sua ubiquità”.
Persino uno straordinario, talentuoso e fantasiosamente immaginifico scrittore come Gibson, non poteva immaginare quanto Internet avrebbe permeato la nostra vita, facendone parte in ogni momento.
Ecco perchè l’anno 2010 sarà l’anno della consacrazione ufficiale di Internet mobile e della guerra dei sistemi operativi per cellulari che ne consegue.
Se fino a non troppi anni fa esisteva praticamente solo Symbian (quello degli smart phone Nokia per intenderci) oggi abbiamo una truppa di agguerriti softwre che vanno da Mac OS X per l’iPhone, ad Android per alcuni HTC (Gphone) passano per Windows Mobile ed ancora Symbian.
Il Web permea la nostra vita attraverso decine di dispositivi che promettono miracoli tecnologici impensabili solo due anni fa e questo ha generato una guerra per l’accaparramento delle fette di mercato mobile.
Già oggi non esiste ormai più luogo del pianeta in cui non si possa consultare il Web per ogni tipo di questione ci venga sottoposta dalla vita reale, e grazie a questi dispositivi mobili (e ad i futuri tablet PC) avremo un modo di interagire con il mondo del tutto diverso da come abbiamo sempre fatto.
Ebook
La cosa che forse sfugge a molti ma che sta per nascere come vero e proprio fenomeno culturale di massa, è l’uso del libro elettronico che, se non si rivelerà una moda passeggera, diventerà il nuovo modo di leggere.
Il 2009 infatti è stato l’anno del sorpasso, l’anno cioè in cui la più grande libreria del pianeta che è Amazon, ha venduto più ebook che non libri cartacei.
Se abbiniamo queste vendite straordinarie alla posizione di oggetto cool che si è guadagnato lo stesso reader di Amazon e cioè Kindle, si prospetta davanti a noi un futuro non più fatto di carta o di librerie, ma di bit e di alte risoluzioni retroilluminate.
I vantaggi di un ebook o della lettura in digitale rispetto a quella cartacea sono assolutamente innegabili, almeno dal punto di vista del pragmatismo, sono moltissimi e ne hanno parlato quotidiani e blog, ma quello che pare essere davvero rivoluzionario, è che un oggetto come un ebook reader stia diventando un feticcio aprendo la strada ad una vera rivoluzione digitale della lettura che probabilmente il 2010 vedrà ufficializzata e confermata.
Insomma, il 2010 sembra nascere sotto l’auspicio dell’umanizzazione dell’informatica di massa e con l’umanizzazione chissà, forse riusciremo a vivere in un mondo migliore e più interconnesso, un mondo dove non sia la competizione pura ad essere il volano dell’economia ma la condivisione delle esperienze, creando una sorta di coscienza collettiva evoluta e migliorata.
Io non dico di no, ma forse sotto sotto sono una reazionaria. Voglio dire, riguardo agli e-book, che me ne innamorerò quando dal video uscirà quel meraviglioso ed eccitante profumo di carta stampata e frusciante :)
@ Cicapui:
In realtà è molto più normale quello che dici tu: cioè la gente la pensa come te e non come me… ancora ;-)
Penso che gli ebook/kindle possano bissare il successo di mp3/ipod dello scorso decennio.
Sembra strano pensarlo ma l’iPod che oramai è divenuto l’oggetto più comune per ascoltare musica esiste solo da meno di 10 anni.
Non riesco ancora a figurarmi come potrà essere il mondo tra 10 anni se Amazon riuscisse a bissare il successo di iTunes: avrebbe ancora senso stampare giornali di carta?
Rudy Bandiera ha scritto:
Già, però devo sbrigarmi a cambiare idea, che non ho più posto nelle librerie….
@ Sergio:
quoto completamente e totalmente tutto quello che hai detto.
Lo scopriremo solo vivendo…diceva Battisti in una canzone di Mogol!
@ Ketty Increta:
veramente lo diceva mogol attraverso una canzone di battisti, ma questa è roba antica,
@ Rudy Bandiera:a voi cyber-modernisti dico: riducete tutto in file quanto vi pare, mi fa comodo anche a me, lasciatemi solo la stampante, perchè se le videate non le stampo non riesco a leggere un cazzo sul video.
grazie Jack
@ jack 3 mani:
Ma scusa, non era Battisti che componeva le musiche e cantava e Mogol i testi?
E io che ho detto? La canzone è di Mogol, ma lo diceva Battisti nel senso che era lui a cantarla!
Ma come siete precisi!
io a schermo non ci vedo, quindi non faccio testo. Ma i vantaggi dell’avere libri a basso costo con diritti decenti per gli autori sono innegabili, soprattutto per i testi specialistici. Certo però che se tutti usano Kindle … finiamo come con l’I-Phone: senza vantaggi né per gli utenti, né per gli autori, ma solo per Amazon!
@ Agnese:
per quello che riguarda il leggere a monitor non ti preoccupare. Un aggeggio come Kindle ha una risoluzione praticamente”cartacea”, non devi immaginare di leggere su un monitor come quello al quale sei davanti. Dai un occhio se ti va http://it.wikipedia.org/wiki/Amazon_Kindle
Agnese ha scritto:
Non useranno tutti Kindle, voglio sperare! E’ stato semplicemente il primo famoso, ma ne esistono altri e ne nasceranno moltissimi appena il mercato lo richiederà.
Detto questo, gli autori prenderanno i soldi dalle vendite, esattamente come adesso, e le librerie… beh quelle sarebbe il caso che si modernizzassero ed iniziassero a vendere delle secur digital con dei libri dentro, se non vogliono fare la fine dei negozi di dischi…
Con gli ebook c’è un problema che (parzialmente) con gli mp3 non c’era: quando è uscito l’iPod l’mp3 era già il formato standard della musica digitale.
Certo di li in avanti sono usciti altri formati e DRM che vincolano ai dispositivi file.
Nel caso degli ebook non esiste ancora un formato standard: pdf, mobipoket ed epub ma anche semplice txt e html sono alcuni tra i formati più gettonati.
Fortunatamente quasi tutti i dispositivi supportano più formati o è comunque possibile effettuare conversioni senza perdere troppo in qualità.
Purtroppo però in questo scenario io leggo un forte vantaggio per amazon che ha il dispositivo più venduto (o almeno penso) e il catalogo di libri più esteso (e anche qui penso, non ho verificato).
Personalmente ho un cybook, e l’idea che amazon kindle possa diventare il dispositivo standard (rendendo standard il formato proprietario amazon) mi preoccupa non poco…
La vera rivoluzione sarà quando esisterà l’impiego virtuale con lo stipendio reale!!! non dover andar più in fabbrica o in ufficio che bello!!!…..A quando il fatidico giorno?! Speriamo presto….! Ebook sicuramente più comodo ma io non riesco a leggere tantissimo su un supporto digitale è una questione ottica….. poi carta o non carta non m’interessa….
@ Sergio:
per la seconda volta oggi, ti quoto completamente ;-) In effetti il formato, la standardizzazione del formato, è un bel problemino. Tra i lit di Microsoft, i PDF e tutte le varie cazzate, è una giungla, ma è anche vero che molti lettori leggono quasi tutti i formati.
Se Kindle facesse un formato “aperto” leggibile anche da altri andrebbe benissimo, altrimenti vanno benissimo i PDF o tutto quello che capita.
Laura ha scritto:
ma guarda che questi reader sono straordinari eh! Non pensare di leggere su un monitor, è completamente diverso, credimi.
Comunque staremo a vedere… mi piacerebbe vivere per sempre per poter vedere cosa succederà.
@ Ketty Increta:
la canzone non è una poesia dove qualcuno legge le parole di chi le ha scritte la canzone vive sulla linea del canto che si basa sulla musica quindi il paroliere si condiziona fortemente a queste per esprimersi.
Mogol con battisti scriveva determinate situazione con la PFM per esempio ha usato un linguaggio completamete diverso. (OT a palla grazie Ketty)
@ Rudy Bandiera:
capisco che i programmi di visualizzazione degli ebook siano studiati per facilitare la lettura, ma… al cesso ci porto il macbook, sul treno ci porto il macbuk, e sulla spiaggia col cazzo che ci porto il macbuk ( e se poi anche a letto mi porto il macbuk mi butto dal terrazzo)
@ jack 3 mani:
HAHA! Ma dai, sei in spiaggia tutto il cazzo di anno?! Quando vai in spiaggia ti posti un libro, te lo pago io :-)
Rudy Bandiera ha scritto:
Beh quando avrò i soldi ne comprerò uno…. adesso devo già cambiare PC e Mobile….grazie bye!
Favorevolissimevolmente all’ e-reader, all’e-book ed a tutto quello che comincia per e-. Poi, avendo deciso di lanciarmi nel mondo dell’editoria, prevedo nuovi spazi d’azione. E’ vero che la carta regala sensazioni diverse ma forse attraverso i supporti digitali, un po’ per curiosità, un po’ per tendenza, un po’ per comodità risusciremo a rinfoltire le statistiche che ci vedono come scarsamente lettori. Diciamoci pure che la parola rimane attrice indiscussa… Dante non risente del tempo e dell’evoluzione. In un’epoca relativamente recente gli intellettualoidi :-) erano sostenitori indefessi della macchina da scrivere fino a quando il computer non ha lavorato per loro anche sotto dettatura. Perciò io credo che i vantaggi sarebbero reali non solo in termini economici: mi vengono in mente per esempio i chili di libri che affannano pensieri e corpi agli scolari.
@ Elena:
Brava.. brava. Brava!
Grazie!
Altro che nuove tecnologie! Un po’ di neve o pioggia e black out collegamenti web!
Che rabbia! (Scusate l’OT, ma sono particolarmente incxxxxxta!)