Ricordate quando raccontai la storia del dentifricio? In pratica dicevo che io compro sempre un certo dentifricio perchè mi piace (il Mentadent Microgranuli per intenderci), la mia signora invece non ne ha uno preferito e ne compra sempre diversi, ma quello che uso io tutto sommato non le dispiace quindi quando i suoi esperimenti vanno male e le cagate che compra non le piacciono, usa il mio lasciandomi di fatto, ad usare i suoi che non le piacciono per non buttar via del dentifricio.
Insomma, un’altra breve storia si avvicina a questa appena menzionata e tratta di un soggetto in questo momento molto discusso: l’albero di Natale.
Bene, chi mi conosce sa che sono un tipo abbastanza minimalista, cioè gli orpelli di ogni genere non mi piacciono e vorrei non ci fossero, quindi l’albero natalizio rientra, dal mio punto di vista, tra gli orpelli che non servono ad un cazzo.
Ma, e qui viene il bello, la Principessa Leila ama gli orpelli che non servono ad un cazzo ergo ama anche l’albero di Natale.
Mi seguite?
Bene, lei lavora come commessa in un negozio nel centro di Ferrara (che è poi Tezenis tanto per fare delle sana pubblicità) e sotto Natale lavora come una pazza e non ha tempo di fare assolutamente niente se non mangiare, dormire e lavorare.
Ora, so che i più svegli di voi hanno già intuito il finale della storia e cioè che tutti gli anni, l’albero di Natale che a me fa schifo, lo devo fare e disfare IO, me lo devo sciroppare IO!
Sono un uomo straordinario, lo so.
Tu scatti sempre foto in modo che si veda l’orologio sulla parete. Che non è un orpello. E’ un oggetto fondamentale per l’esistenza di ogni persona, a causa del quale ci hai rotto le balle per una settimana. A fare quell’albero ci avrai messo 5 minuti. A fare l’orologio quanto ci hai messo? :)
@ Pam:
ehm… certe informazioni (private) le dovresti tenere per te, cara la mia babba natale :-)
oddio Rudy mi fai schiattà!!!!!!! ahahaha
Prima di tutto noto che ancora ti brucia questa cosa del dentifricio. Ma non l’avete ancora risolta? Invece, l’albero. Devi sapere che a me il Natale come festa fa ribrezzo, ma l’albero lo vedo come una cosa a parte, un modo per fare qualcosa di creativo che stranamente mi riesce bene. Uhm vediamo, bene le luci blu, molto attuali, peccato ci siano anche quelle rosse, intermittenti? Puntale bocciato, troppo “troppo”. Suggerisco l’inserimento di un boa piumato bianco, vero must degli alberi di quest’anno. E adesso che mi odi mi levo di torno, non vorrei trovarmi il puntale piantato nel cuore.
@ Luca:
no no non mi morire qui sul mio blog per favore!
@ Andrea Giuseppe Capanna:
hei tu, vattene subito da queste pagine!
bah, l’albero di Natale è una gran bella cosa. Ma non per chi deve farlo e disfarlo, cacchio! (Si è capito che a casa mia tocca sempre a me, si?) Comunque io ci schiaffo su le palle di tutti i colori e me sbatto se i colori non son di moda: quelle ho e quelle metto. E le luci a casa mia son di tutti i colori. Solo che quest’anno mi si son bruciate quelle blu, così ho aggiunto un bel 180 luci solo blu per completare l’opera. Alla fine sembra un albero fatto da uno schizofrenico. E’ bellissimo!
però che bella soddisfazione, dopo, no? no? no?
Cicapui ha scritto:
HAHA! Anche il mio ricorda una profonda sofferenza mentale :-D
@ Agnese:
bellissima… si, si, si, assolutamente si… :-)
attento che quello spuntone in cima “all’albero” potrebbe finirti in un occhio!
ma quella che stanza è? brrr è fredda e grigia, mettici un po di colore! piglia un albero più grande con tante lucine e orpelli colorati!
@ MjK:
è il bagno, non vedi l’orologio? :-)