Questo post, per il suo contenuto sconcio e terrorizzante, è adatto SOLO ad un pubblico adulto.
Ho un caro amico, di mestiere guida le corriere, che mi è venuto a trovare a casa. Mi ha raccontato alcune delle avventure che gli capitano gironzolando per la periferia di Bologna, ma tra tutto quello che mi ha detto, una avventura mi ha fatto impazzire di risate e gioia e felicità e tutto il resto che segue un racconto brillante.
In pratica si trovava nella sua solita tratta, è arrivato al capo linea, ha scaricato tutti quelli che aveva su poi si è rilassato e cioè ha alzato la radio, ha spento le luci interne, si è acceso una sigaretta ed ha fatto una sonora scorreggia.

Poi il mio amico parte, si avvia verso il deposito e quando ne passa il cancello sente una voce da dietro: “Mi scusi?”.
Lui ovviamente rischia l’infarto, visto che non si aspettava ci fosse qualcuno, ma la signora che era rimasta su gli si avvicina e gli dice: “e adesso come faccio ad andare a casa?”.
Lui mosso a compassione l’ha caricata in macchina e portata a casa, ma mai e poi mai si toglierà dalla mente il fatto che la signora l’abbia anche sentito scorreggiare, nella discreta penombra della misteriosa corriera.