Quando si dice in gergo scurrile “fare una gran bella figura di merda”. In realtà la si dovrebbe chiamare figura di mmmrda con almeno tre M ma va bene così.
Non ne avete mai fatte? Sono certo di si. Siccome credo che la figura di merda sia una cosa che accomuna tutti e che quindi sia estremamente democratica, vi racconto la mia più grossa (eclatante ed umiliante) per poi sentire le vostre.
Lavoravo come ascensorista, cioè quel pirla che vi ferma l’ascensore per fare manutenzione proprio quando siete stanchi e non avete voglia di fare le scale.
Dicevo, lavoravo come ascensorista a Ferrara e mi sporcavo come un maiale a causa del lavoro particolarmente “sporcante”: funi di trazione, grasso, olio, straccetti vari per assorbire il tutto… insomma ci si sporcava fino alle ossa facendo quel lavoro.
La mattina andavo a fare colazione in un bar di fronte alla stazione di Ferrara, un bar che si chiamava Bar Fiorella, il quale era frequentatissimo, in tempo di lezioni, da studenti che venivano a scuola a Ferrara da tutta la provincia.
Ok, questo il quadro: io scendo dalla moto (avevo una Gilera 125 da super tamarro), sono sporco come un maiale perchè i jeans sono quelli del giorno prima e mi trovo attorniato da ragazzini belli, sbarbati, puliti e profumati.
Non che io fossi vecchio, avevo qualcosa come 17 anni, ma lavoravo, e questo faceva di me un uomo rispetto agli studentelli che mi circondavano.
Insomma, faccio per entrare nel bar per comprare le mie solite Lucky Strike ma senza fare i conti con quello che è la mia nemesi, quello che è il fulcro, il perno ed il volano della mia vergogna: una soglia non più alta di un centimetro sulla porta del bar.
Il mio piede destro ci si incaglia, in quel maledetto pezzo di fredda pietra, ed io vado giù come nemmeno Rocky riusciva a fare, sbattendo al suolo il casco che avevo in mano il quale, picchiando con forza sul pavimento, fa un botto tale che tutti, anche quelli girati dalla parte opposta, si sono accorti di me e della mia figura da coglione.
Per fortuna ho avuto un lampo di genio teatrale e dal suolo ho guardato il cassiere, colui che vendeva le sigarette, e gli ho detto: “un pacchetto di Lucky Strike per favore. Morbide”.
Dentro di me, una grossa parte di me sperava di morire. Io, con tutto me stesso speravo di morire. Almeno avrei avuto una scusa per il fatto che ero sdraiato in un bar. Poi con il senno di poi è meglio non essere morto ecco.
Umiliante vero? E voi? Ne avete da raccontare? Dai che ci facciamo due risate.
Eccone una mia, tra le più recenti. Serata al pub, con una mia amica che ha ben pensato di portarsi dietro due sue amiche 50enni a me sconosciute.
Chiecchierando del più e del meno (soprattutto di uomini) ad un certo punto uno di queste dice. Io sono di Roma, ma mi sono trasferita a Brindisi quando mi sono sposata. E io: Poi ti sei liberata del marito ma sei rimasta a Brindisi?
Lei, tace per un attimo, poi mi guarda e fa: Sono vedova!
Sarebbe stato meglio andare a gambe all’aria, credimi.
Un giorno in ufficio.
Succede che avevo una pila di fogli sul mio pc.
Succede che cadono tutti di colpo.
Per 4 secondi una roba che neanche Mosconi.
Sento cigolare la porta d’ingresso. Continuo imperterrito.
“Ma porco d’un Beep congelato nel fango pure la porta ci si mette”
Sento dei passi. Ops.
Una voce mi chiede “Ma la riunione con quelli della CEI è qui?”.
“UHM EHM No di sopra”.
Olè. La signora tremava e non dal freddo :):
Poi ci sono quelle che mi fa fare mio figlio:
Serata tra amici, mi porto anche lui data la bella stagione. Si stava aspettando per strada i soliti ritardatari, si parlava in generale, lui sentendosi un pò escluso apre la boccuccia di rosa e dice:
Non vi credete che le tette della mamma sono così grosse perchè porta il reggiseno imbottito.
@ Antonella Viapiana:
Tuo figlio è il mio nuovo idolo :D
La mia è simile alla tua Rudy. Studentessa, cinema d’essai, una ressa che nella sala c’era gente anche seduta per terra. Mi gira la testa, temo di svenire sulla poltrona e decido si uscire a prendere un po’ d’aria. Faccio lo slalom tra le persone sedute ovunque (qualcuna la pesto di sicuro), arrivo all’uscita dove ci sono quei tendoni malefici che non sai da quale parte tirare o spingere, la testa mi gira sempre di più, faccio fatica a capire dove diavolo è la porta dietro la tenda, la trovo, la spingo ed esattamente in quel momento le gambe mi cedono e stramazzo al suolo, lunga distesa sotto il bancone della biglietteria. La bigliettaia, che stava facendo un cruciverba, sente aprire la porta, alza lo sguardo ma non vede nessuno (io ero esattamente sotto il bancone) e si rimette a fare i cruciverba come se niente fosse. Rimango lì sdraiata a tempo indeterminato, finchè qualcuno si accorge di me.
@ Antonella Viapiana:
@ Paul Moll:
il figlio di Antonella è un mito! Ultimamente è stata una delle mie fonti principali di divertimento!
@ Pam:
Ma c’era gente attorno che ti vedeva o c’era solo la bigliettaia che NON ti vedeva? Hehehe
‘giorno Rudy. Durante la veglia funebre di mia nonna, una parente esperta in occasioni mortuarie non la smetteva di recitare rosari coinvolgendo tutti i presenti. A metà pomeriggio si tira un sospiro di sollievo perché la tizia sembra andarsene. C’è chi prega, chi no. Dopo nemmeno mezz’ora questa ritorna, io ero in cucina e non me n’ero accorto. Vado in soggiorno, vedo che sta per attaccare il milionesimo rosario e sbotto (giuro mi è scappato, non volevo): E CHE PALLE! Anche il cadavere mi ha guardato male. Per fortuna mi ha salvato mia zia, che comparsa alle mie spalle, nel silenzio generale, se n’è uscita con: “come imposto il grandangolo? Vorrei fare una bella foto alla bara”.
@ Andrea Giuseppe Capanna:
HAHA! Si ma anche te, cioè quella te la sei cercata, mica sei inciampato o roba simile. Dai uffa…
@ Rudy Bandiera: non me la sono cercata, ho pensato ad alta (altissima) voce! E comunque pure io una volta sono caduto faccia avanti, mentre facevo il superiore snobbando un gruppo di ragazzi che a loro volta mi snobbavano. Mani avanti, con quel bel CIOK tonante da palmi sul pavimento. Ero in piscina, il telo mi si è avvilupato addosso e le infradito le sto ancora cercando. A me questo tuo post ha fatto tenerezza, davvero.
@ Andrea Giuseppe Capanna:
ah ci credo, ero per terra come un cane bagnato, sporco e lavoratore, circondato da skuali ragazzotti del cazzo.
Mi faccio tenerezza da solo…
Ultima in ordine cronologico : ero in casa di un’amica x cena ordino pizza ! suona l’addetto e nell’aprire il portone di casa mi accorgo che era stato serrato all’inverosimile con tremila ganci ! così esclamo : azz avete un carabiniere in casa ! apro il portone pago e prendo le pizze…..nel frattempo dietro le mie spalle un colpo di vento fa chiudere la porta ! rimango fuori di casa…..il tutto davanti alla fila di condomini che si era creata davanti l’ascensore :-)
@ Dreamofzena:
HAHA! Ci mancava solo che fossi solo in braghette, come nei film di banfi :-D
@ Rudy Bandiera:
Eri in coda all’ascensore ? :-)
@ Dreamofzena:
Cazzo quanto mi sarebbe piaciuto :-D
la fila sarebbe di sicuro raddoppiata se fosse stato una donna…come nella pubblicia!!;)…ke dire di quelli ke alle veglie funebri parlano di matrimoni e nascite?ma ti sembra il momento?!
@ Rudy Bandiera:
@ Paul Moll: il mio bambino è un gran simpaticone, una volta in un negozio una signora sconosciuta disse in dilaetto locale “Eh li femmini so tutti puttani” E il mio bambino la guarda e le risponde “ma anche tu sei una femmina”
non serve la traduzione vero?
questo è un bel post per il Venerdì ma ora a mente fredda non saprei, io ne faccio almeno 7 la settimana;
fra gaffe (tipo al lavoro: “ma sei guercio c’è salva ed esci cliccalo no?!”.- il collega ha un occhietto fermo),
lapsus (un ‘etto di formaggio a pecorina, alla gastronomia del conad)
però ci sono quelle legate all’ improvviso bisogno , il bisogno quello grosso! Uh quante mutande ho lanciato al vento tirando un sospiro di sollievo tanto per il senso di liberazione quanto per aver evitato occhi indiscreti; una su tutte:
20enne all’ isola d’ Elba, mangio bevo, e mi butto in mare. C’è gente intorno e allora gli do una ventina di bracciate fatte bene poi mi fermo ma un sinistro impulso mi dice che mi devo spingere più a largo, e allora riparto e nuoto ma mi devo fermare il dolore è forte, sono strizzoni alla pancia, è la freddata, mi devo liberare e allora riprendo a nuotare fino a che la spiaggia è lontana e temo, temo di morire affogato non so se dal mare o dalla merda ma comunque affogato.
Quando sono sufficientemente lontano e mi sembra di toccare l’ orizzonte dove mare e cielo quasi si uniscono io mi tiro giù il costume e gli mollo una bella ….
Aah libero,liberato e vivo tiro su il costume, un’po’ troppo a strascico col senno di poi.
Avete presente quei boxer con la mutanda di retina? eh ho proprio tirato su la rete…
insomma sono tornato in spiaggia ormai scampato al pericolo, moralmente risollevato e da buon sopravvissuto mi sono sdraiato al sole, tempo cinque minuti e il puzzo di merda mi ha fatto destare non vi dico quanto ho brontolato , ma che schifo , ma da dove viene , ma qualcuno se l’ è fatta addosso e così per tutto il pomeriggio fino a quando con un amico ho raggiunto le docce del campeggio. Vi ricordate che avevo tirato su il costume un’po’ a strascico? Beh avevo fatto una buona pescata la rete era piena e il pescato è anche stato mostrato ai presenti.
@ jack 3 mani:
jack fai schifo ma credo che mi sarebbe piaciuto conoscerti quando ventenne frequentavi l’isola d’elba
@jack ma che schifo ahahahahahhahahaha.
Dunque, quando avevo meno anni ero solita cercare il consenso popolare con beffardo coraggio. Avevo un vespino bianco e con quello mi divertivo a curvare imitando gli sportivi: in parole povere cercavo di portare il ginocchio a terra :-). Un giorno però l’ho fatto nel centro del paesello, di domenica mattina, d’estate. La rotatoria era perfetta, ma ho dato troppo gas in chiusura e la vespa s’è incrinata di brutto brutto brutto mentre le rimanevo incollata sotto. Ho raggiunto i tavolini del bar più frequentato, in scivolata sotto il mezzo, “cataffottendomi” sulle sedie; mi si è riunita una folla attorno che chiamava a gran voce un medico. Io, dolente ma facciadichiulo, mi sono rimessa in piedi con vestiti e ginocchio a brandelli, sono risalita sul destriero e sussurrando un “non mi son fatta niente” sono ripartita a razzo.
@ s.liston: tu non c’eri perchè ti mandavano in inghilterra a studiare l’ inglese, ero con l’ orco al Cavo, mandegliela tu una figuraccia mia (che non faccia schifo all’ elena) ti do libertà assoluta. @ Elena: elenina scusa ma se sono figure di merda, sono figure di merda
no fa una piega
Due anni fa traslochiamo in casa nuova, noi con tutti gli ammennicoli e i gatti.
Tre giorni dopo mio marito alle sette del mattino esce per andare al lavoro e mentre apre la porta di casa i gatti scappano giù dalle scale. Caccia un urlo per chiamarmi in soccorso e io, in mutande e maglietta perchè mi stavo vestendo, esco per le scale. La porta si chiude alle mie spalle! Fa niente, dico al marito “dammi le chiavi che rientro” e lui “ma io non le ho”. Minchia! Suono a quello del piano di sotto (son sempre in mutande eh) e gli chiedo di chiamare i pompieri. Intanto vado in cantina, che per fortuna era aperta, e chiudo dentro i gatti.
Poi arrivano i pompieri: quattro strafighi che manco Brad Pitt. E io sempre in mutande.
E’ abbastanza di merda come figura?
ihihihi cicuzz, direi che si avvicina di molto ma con quei quattro fighi, già che c’eri, perché non hai chiuso pure il cico in cantina? :-)
@ Elena:
ci ho provato, ma non voleva saperne ;)
Ragazzi, questo è il post con i commenti più belli che abbia mail letto!
Sto morendo dalle risate :-D
@ Elena:
non ti darò mai il mio Ciao in prestito
@ jack 3 mani:
sei un’immagine terrificante
@ Cicapui:
quanto vorrei che uno di quei pompieri passasse per questo blog, oggi.
@ Antonella Viapiana:
!!! :D !!!!
@ Rudy Bandiera: oooh ma mi date tutti addosso! Ma che volevate una figura di merda con l’ erre moscia, stai a vedere che per raccontare una figura di merda ho fatto un’ altra figura di merda!!!
@ jack 3 mani:
HAHAHA!!
Dai racconta che una volta per raccontare una tua figura di merda, hai fatto una gran figura di merda :-D
tanto tempo fà in 1galassia lontana…ero al waizen,dopo 1pinta di sana gordon son andato a far pipì xandar in bagnio c’è 1scaletta.Nel scenderla son scivolato e volando,mentre il mio culo si faceva tutti i gradini ho aperto la porta con i piedi,continuando a scivolare fino sotto a 1tavolino,dove mi aspettava 1amico.Amico ke naturalmente stava ridendo.mentre ero incastrato con le gambe sotto al tavolino è arrivata la Barbara la padrona è mi ha kiesto tutto a posto??e io…si si mi fai un’altra pinta di gordon.In fine quando son andato a pagare ho detto ti pago una medio piccola di gordon…
@ Elena:
Comunque, vado per un momento OT, solo per dire che la prima volta che ho letto “Elena” mica lo sapevo chi eri, ma dopo il tuo commento ti ho beccata, Elenuzza bella!
@ jack 3 mani:
va bene, in estrema sintesi, sempre all’elba una ventina d’anni fa, in campeggio.
dalle docce comuni qualcuno con gesto fulmineo porta via accappatoio e costume a jack tre mani mentre era sotto la doccia. lo schifoso per un po’ chiede a gran voce che gli indumenti gli vengano restituiti ma nessuno gli risponde. dopo altri 10 minuti di assoluto silenzio compare all’uscita dei bagni tutto nudo come un verme e con intorno alla regione pubica una striminzita scatola di cartone che aveva rimediato in qualche cestino. in tali vesti jack attraversa sdegnoso la piazzola antistante i bagni e poi tutto il campeggio fino alla sua canadese tra gli applausi degli amici e le espressioni di sgomento delle mamme mentre coprono gli occhi ai figli. questa era una delle poche figure di merda di jack tre mani che non comprenda rifiuti organici dallo stesso pordotti
@ Cicapui:
in confidenza, questo blog è fighissimo eccezion fatta per la nuova grafica :-)
@ Elena:
ghghgh e diglielo!
Torremolinos,Spagna , spiaggia nudisti . Paolo, mio caro amico si trova insieme ad altri amici quando all’improvviso il suo viso inizia a fare strani sgugni ,gli occhi iniziano a lacrimare , tutti lo guardano incuriositi domandandogli che cazzo gli è preso.La risposta del Paolo è uno starnuto spaventoso .Fin quì tutto normale se non fosse per quel caccolo di merda che il povero Paolo sgancia alla velocità di un prieiettile dal ……..!!!!!. Ancora dopo tanti anni se ne parla in quella spiaggia dell’annedoto ma lì il Paolo non si è più visto!!
La più recente è stata ieri sera… siamo 3 amici che passeggiamo sul marciapiede e ci viene incontro un bambino (avrà avuto sì e no 8 anni). Ecco, diciamo che il bambino barcolla vistosamente, per non dire che davanti a ognuno di noi fa come se si dovesse smarcare da un difensore (va a zig-zag, non si capisce da che parte ti vuole passare, muove le braccia come un equilibrista ecc.). Appena ci passa, mi giro verso l’amico dietro di me sventolando la mano di taglio di fronte al volto, quasi a dire “ma è scemo?” e mi scappa anche un biascicato “ma questo…”. Appena mi giro, ho praticamente di fronte il papà del bambino che mi lancia un’occhiataccia e poi va a riprendersi il pargolo.
allora…avevo 16 anni e mi apprestavo a fare capodanno con mio fratello ed i suoi amici, più grandi di 6 anni! capirete che a quell’età una sedicenne ha una passione viscerale per gli amici (sempre strafighi) del fratello maggiore. bene, io ne amavo appassionatamente uno. quindi per quell’ocasione speciale, contenta che mio fratello avesse acconsentito a portarmi con lui, mi ero fatta tutta carina: tacchi e vestito (e il mio abbigliamento abituale è felpa e jeans). insomma, arrivo al luogo di ritrovo, tutti mi guardano ammirati, non potevano credere che fossi davvero io…io cerco di muovermi elegantemente su quei trampoli…ci stavo riuscendo…quando prendo una buca piena di fango e ci cado in pieno! O_O ovviamente tutti a ridere, e mio fratello che per dispetto neanche mi ha portato a casa per cambiarmi. quindi sono stata tutta la sera sporca di fango! e questa è una…ce ne sono altre davvero memorabili..!
@ GaiamnesiaC:
Oh cazzo! HAHA! Spero che almeno tu ti sia ubriacata alla morte per resistere alla figuraccia :-)
14 anni: visita guidata all’interno della Fiat con la scuola. Visto le dimensione della fabbrica la visita all’interno della stessa era con quattro pullman veri e propri. La guida, prima della partenza dice: ragazzi per ragioni di sicurezza se dovete usare i bagni fatelo adesso perchè poi sarà impossibile fermare il pullman dentro la fabbrica.
Ecco, durante la visita a me è venuto il mal di pancia, ma un mal di pancia che non scorderò più e poi è successo l’irreparabile.
Nonostante nessuno se ne sia accorto, nel mio cervello già vedevo la scena dei compagni di scuola che si rotolavano a terra dalle risate. Credo che una parte di me sia morta quel giorno….
ma magari! ennò però…s’è ubriacato il mio adorabile fratellino, e quindi ho passato la serata a fare la crocerossina (di fango vestita).
serie al ristorante:
da “singolo” con amici
“ma dai! macche antipasto di mare, antipasto toscano e pizza!” alzo la voce per farmi capire meglio dai compagni di merenda ” ma scusa in pizzeria il pesce è proprio da imbecilli è chiaro che fa schifo” tavolata di sei di fianco tutti col mare caldo nella scodella.
ancora da fidanzato:
a pagare euro 95,00 lascio 100,00 : ” no niente resto, mancia anche per la cameriera era uno schianto”
” ah bene la lascio a lei quel’ era?” ” la più bella! quella mora mi sono praticamente innamorato” esco raggiungo la mia compagna, “ho lasciato cinque di mancia, siamo stati bene vero?” “mmh a te t’è piaciuta la patrizia !” “e chi è la patrizia?” “quella che c’ha servito, la moglie del proprietario” ” ah manco vista, li consci?” “certo lui è amico di sandro (il fratello n.d.a.)” ” ah ecco perchè c’ hanno trattato bene, ma quel’ era il marito?” “quello che stava alla cassa” e vai! una subito e l’ altra arriverà a scoppio ritardato.