“Catturare il vento a 100 metri da terra. L’Italia produce energia in Texas” (http://www.repubblica.it)

Il petrolio è stabilmente sopra i 100 dollari al barile e il dollaro non vale più un cazzo (ci vuole un biglietto verde e mezzo per comprare una monetina da un euro).

E mentre gli abitanti di questo delirante pianeta si fanno ancora le guerre per l’oro nero, abbiamo delle tecnologie avanzate e “mature” per produrre energia a ZERO impatto ambientale.

Ora: mentre l’ ENEL ci costruisce le centrali a carbone sotto casa, le turbogas direttamente in casa (e investe in eolico all’estero) e mentre si strutturano enormi e costosissimi rigassificatori nel nord dell’ Adriatico (http://adria.blogolandia.it), gli ecologisti più estremi dicono che non si possono fare gli impianti eolici da noi perchè sono “rumorosi” e soprattutto andrebbero ad incasinare la migrazione degli uccelli che passano da quelle parti.

Allora sapete cosa dico io a questi pseudo ambientalisti: dico loro che penso che tra un cancro ai polmoni misto ad un enfisema polmonare misto a una malattia della pelle dovuta a contatto con “pioggia chimica” e misto alla fine del pianeta a causa dell’effetto serra, preferisco che qualche stormo di pennuti del cazzo si faccia frullare dalle enormi pale di quei cosi.

Non voglio essere populista ma se continuiamo di questo passo di uccelli da sterminare ne rimarranno pochi. Siamo arrivati al punto in cui non c’è più tempo: o si decide o si muore. Io non voglio morire. Basta con le cazzate.