Aperitivo del mercoledì sera al Bistrot (un locale come un altro di Ferrara), esterno, sera.
Ci si trova io ed altri due cari e vecchi amici, un ingegnere impiegato in una importante azienda di riduttori ed un assicuratore, e si comincia a parlare.
Io: “E te come vai?”
Assicuratore: “Di merda. Rompono tutti i coglioni, vogliono sempre di più spendendo meno e non ci sono più soldi in giro. Senza contare che lo Stato mi prende tutto. Io non posso fare nero e mi schiacciano.”
Io: “E te ingegnere?”
Ingegnere: “Non me ne parlare. Un casino: mi tocca fare ferie forzate per non fare cassa integrazione, i mercati sono fermi, non ci sono soldi e, cazzo, c’è una rana da manicomio in giro. Insomma ecco, sono cazzi.”
Io: “Ok, prendiamo uno spritz“.

Poi arriva un altro vecchio amico, uno di quelli che si vedono poco o niente ma che si conosce da vent’anni. Vende macchine di lusso.
Io: “Oh! Giusto te! Tu almeno andrai bene! Come va con il lavoro?”
Macchina man: “Guarda di merda. Il mercato dell’auto è in crisi nera, nessuno ha più un soldo e quelli che hanno qualcosa col cazzo che comprano una macchina! E tu invece?”
Io: “Una merda che non ti dico. L’informatica, il marketing ed i siti Internet sono la prima cosa che la gente smolla appena ha un po di rana. Insomma un casino. Dai che prendiamo un altro spritz.”

Morale della favola: fate i baristi.