Per caso, questo fine settimana, mi sono imbattuto in Epicuro spulciando Wikipedia. Il suddetto filosofo greco era un gran figo!
Mi piace il suo saper essere razionale, diretto e con pochi fronzoli. In particolare sono stato colpito da un brevissimo passaggio del suo pensiero:
Epicuro ritiene che la filosofia debba diventare lo strumento, il mezzo, teorico e pratico, per raggiungere la felicità liberandosi da ogni passione irrequieta. Propone quindi un “tetrafarmaco”, capace di liberare l’uomo dalle sue quattro paure fondamentali.
Male: paura degli dei e della vita dopo la morte
Terapia: gli dei non si interessano degli uomini
Male: paura della morte
Terapia: quando noi ci siamo ella non c’è, quando lei c’è noi non ci siamo
Male: mancanza del piacere
Terapia: esso è facilmente raggiungibile
Male: dolore fisico
Terapia: se è acuto è momentaneo o morirai, se è leggero è sopportabile
Mi ricorda Asimov e le sue tre leggi della robotica: coinciso, diretto, freddo e crudo. Se fosse ancora al mondo mi piacerebbe prendere un paio di aperitivi con lui… mentre aspettiamo che Asimov ci porti le pizze in scooter.
solo perché Asimov è un extra comunitario?! che aldamaro che sei!
dato il numero dei commenti temo che nessuno abbia voluto confrontarsi con Epicuro per cui torno a consigliarti un po’ di f..a
ciao
mi sa che epicuro non fa più notizia. da domani più figa per tutti!
con tutte le sagezze di epicuro, ali uomini non riuscirano mai a superare le paure, tutti hanno paura della maorte, dai…sta nel metabolismo, nell’autodifesa del’organismo, nella tendenza di autoconservazione. è difficile riuscire a superarle, poi, valeva per la antica società elena tutto questo, oggi si parla di Dio, non di dei , il dolore fa paura, puo essere intenso è non produce necessariamente la morte (i denti), la mancanza del piacere non e facilmente raggiungibile, per niente, era un figo per che all’epoca era un saggio, ma oggi… considero con umiltà che è superato. Referito a queste cose presentate qui, x i resto della sua filosofia, non lo so.
mmm… per me rimane un figo. è chiaro come il sole che la paura della morte è intrinseca nella vita stessa, ma mi piace il distacco della breve analisi di quest’uomo. poi a me piace ancora parlare di dei: hanno un che di mitologico e mi sono più simpatici dell’onnipotente-onnisciente-onnipresente dio.
poi diciamo la verità: in quel busto di pietra è proprio un figo :-)
vi stupirò io ho sfiorato la morte ma non ne ho paura però mi seccherebbe…