Sono un blogger, prima di tutto sono un blogger e non posso non notare quello che sta accadendo in Iran e che, grazie ad Internet, rende tutti noi partecipi.
Arrivo lungo, lo so, ma fino adesso ho sperato che quello che stava accadendo in quel Paese fosse un fuoco di paglia, una cosa che si sarebbe spenta ed esaurita… quasi in silenzio; ma non è così, e parte di quello che credo sia mio dovere è informare di quello che avviene, quello che tutti sappiamo, ma che quasi nessuno percepisce per intero.
Ci sono posti nel mondo, oggi, in cui si muore per il proprio voto.
Neda Soltan è il simbolo, il baluardo, la “presenza scenica” che dimostra come nel 2009 la vita non valga niente di fronte ai diritti alla quale essa stessa aspira.
Il video è passato e ripassato lo so, ma questo è intero ed è, per sua stessa natura, violento: tutti dobbiamo sapere cosa succede in quella parte del mondo. Tutti
Pace amico, felice che ne abbia scritto anche tu.
Solidarietà alle vittime…non è demagogia…ma un sentito e vero sgomento colmo di indignazione. Ben fatto Rudy
Aprire gli occhi è il primo dovere di ogni cittadino. Grazie!
Rivoluzione.
Almeno loro ci provano.
Speriamo che l’abbiano vinta e che il sangue versato possa servire a ristabilire giustizia ed ed equità.
E’ terribile vedere come una vita umana vale meno di niente, che si possa morire per un diritto che a noi italiani pare scontato! Meditate gente..meditate!
Tutta la mia solidarieta’ ad un grande popolo, da molto tempo usato e sfruttato. Il voto uccide, purtroppo è vero, e come dice l’amico Nico, speriamo vinca la RIVOLUZIONE. Ciao belli