Avete presente vero cos’è un bambino? E’ quel gingillo piccolo, che corre avanti ed indietro, si dimena e urla, cazzo si… urla.
Sappiamo che a tre o quattro anni non si ha idea di cosa sia l’educazione civile visto che si è troppo piccoli per averla imparata. E sappiamo anche che per crescere sani ed equilibrati si deve giocare ed urlare. Si, urlare.
“Un giudice di pace di un piccolo comune in provincia di Pavia ha imposto ai bambini di una scuola materna di giocare “in silenzio”. E ha intimato agli insegnanti del micronido “Gavina” di Stradella, undicimila abitanti nell’Oltrepò Pavese, di vigilare affinché i baby disturbatori di due, tre, quattro anni, alcuni ancora muniti di ciuccio e pannolino, non si avvicinino troppo a quell’area del cortile che confina con il condominio a fianco, per non disturbare la quiete dei vicini. Non importa poi se in quell’area off limits ci sono le altalene e gli scivoli. Gli adulti non vanno disturbati, punto.”
repubblica.it
Ma chi sono queste persone che vogliono fare si che dei bambini vengano “castrati” nella loro attività di gioco?
Ma sopratutto questa è gente che non ha altro da fare che stare a casa a “subire” i gorgheggi dei fanciulli?
E quel Giudice di pace siamo sicuri sia di pace e non di inedia?
A me capita diverse volte di avere dei bambini sotto alla finestra e devo dire che si, rompono anche i coglioni se provi a fare il pilino del pomeriggio, ma MAI mi sono sognato di dire qualcosa.
Mi sono comprato i tappi per le orecchie.
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Guarda, io a Pavia ci vivo e ti posso dire una cosa fondamentale: i pavesi D.O.C. hanno la nebbia nel sangue (lo so, un giorno qualcuno mi verrà a cercare per sfregiarmi la faccia, come minimo). Ringrazio il cielo tutti i giorni per avermi fatto nascere a Roma, dove ho trascorso i miei primi 18 anni di vita.
Vedi… a me poi si chiude la vena e allora io sai cosa farei?
Li farei urlare ancora di più! Magari senza farli entrare nella zona off-limits, ma li farei urlare come aquile!
Cosa gli fanno?… li multano? li arrestano? cosa gli fanno!?
Berciate bimbi pavesi, berciate!
@ Arianna: ehm… lascia stare la nebbia. Le teste di cazzo di sono a Pavia così come a Roma…
Ci scommetto la porchetta nostrana che ho nella dispensa che quel condominio è pieno di anziani. Eh, chi è che può lamentarsi dei bambini, se non ne ha di propri che contribuiscono al rumore? I vecchi. Sono più acidi di una Drag Queen sobria. Ma poveri bambini, che facciano un po’ di casino finché possono!
@ Andrea -> Queste lande sono particolarmente popolose di ultraottantenni (il che è ovviamente un’ottima cosa), ma ho appurato che è la fascia dei cinquantenni/sessantenni a creare maggiori problemi. Gli ultraottantenni sono di solito molto pazienti (ho sempre subito il fascino del colloquiare con loro. Sanno trasmettermi una serenità che tutti gli altri non hanno) e con capacità uditive un poco ridotte rispetto alla media.
@ Cavron -> Sì, beh, tutto il mondo è paese e magari pure gli alieni sparsi da qualche parte nell’universo non sono da meno.
@ Arianna: …ho sentito dire che un certo Sig. Dio si è lamentato di loro… Pare che lo disturbino mentre progetta i prossimi 7 giorni di lavoro…
In effetti così è esagerato. Giustamente l’articolo parla dei suoni urbani: se si preferiscono sentire i VROOM delle macchine, l PEEEE dei clacson, gli SLAM dei portoni, i FRRSCHH degli scarichi… per carità, ma sono tremendamente desolanti. A volte, in certe città di provincia, nei giorni di festa o nelle ore centrali, c’è un tale silenzio che mette persino paura, sembra che siano scappati tutti.
Tuttavia, da maestra di scuola materna, apprezzo il riposo sonoro, e so per esperienza che i bambini stanno perdendo la capacità di giocare in maniera libera e “costruttiva”: nel senso che, durante la ricreazione, che per noi è lunga e appunto servirebbe a far crescere il senso dell’autogestione, non fanno altro che correre, scontrarsi, simulare i combattimenti corpo a corpo, i balletti, e appunto, urlare. Pochissimi sono spontaneamente impegnati nella simulazione o, meglio ancora, nell’inventare ruoli e ambienti di fantasia…
Un giorno ho accompagnato due mie nipotine ai giardini: ecco arrivare tre mamme sguaiatassime tra loro, rivolgersi ai loro bimbi urlando… e naturalmente loro rispondevano allo stesso modo…
Con questo non accetterei che alla scuola si appioppasse il divieto di far giocare i bambini, o che nei condomini si vietino i giochi in cortile, l’allegria è allegria punto e basta, le risate sono tra le cose più belle che esistano… però un minimo di controllo educativo forse è necessario.
Ehm… nei condomini si vietassero… ho sbagliato… da brava maestra in vacanza!
C’è soltanto una persona che ha amato i bimbi più di me: Erode….
:)
@ TylerDurden: Ah sì eh? GRRR.
Poi ci meravigliamo delle baby gang, di bambini armati, di bullismo ecc ecc…come diavolo possiamo pretendere che imprigionandoli in asili/lager, non crescano con delle turpe psichiche! Ma per favore!! Ma quale mente malata puo’ pensare di imbavagliare dei bambini costringendoli a giocare e ridere o piangere in silenzio? Potremmo proporre alle mamme dei fanciulli di tagliargli le corde vacali, che ne dite? Si risolverebbero moltissimi problemi, anche quando il piccolo piange perche’ a fame in piena notte, chi se ne frega, tanto non lo sento!
A dire il vero avevo un bambino l’estate scorsa che si era messo in testa di essere un batterista, un cazzo di batterista.
Tutti i giorni scendeva in cortile battendo dei bidoni vuoti come un cretino… mi aveva esasperato… ero in ferie.
Capisco Tyler e capisco Erode ;-)
I bambini devono fare il loro mestiere di bambini e quindi fare casino. Quando mai nella vita ti ricapita di urlare a squarciagola per la felicità scendendo da uno scivolo? Quelli che non li sopportano non si ricordano più di quando erano bambini loro. Poi magari se urlano anche in casa di notte scendi e dici ai genitori di imbavagliarli, ma di giorno lasciateli giocare cazzarola!
I bambini fanno casino sempre, ci vogliono delle regole e si devono rispettare !!Noi della nostra generazione siamo cresciuti tutti con piu’ disciplina,e nessuno e’ morto per questo !!Dalle 2 alle 4 c’e’ il silenzio da rispettare,perche’ ci possono essere persone che hanno necessita’ di riposare,anziani,malati,mamme stanche ecc..Insegnare ai propri figli anche un po di regole,non e’ sicuramente cattiveria,ma intelligenza !!
@ cristina:
“Dalle 2 alle 4 c’e’ il silenzio da rispettare” non mi pare di aver letto che i bambini tacitati facessero casino dalle 2 alle 4… o sbaglio.
E poi mi risulta che negli asili facciano anche il pisolino a quell’ora… insomma Cri, mi sa che hai detto una cazzata :-)
@ Cicapui: mai stato “bambino” io…..
:)
@ Rudy Bandiera:Parlavo delle regole condominiali, e pensavo che valessero per tutti !!Aspetta allora che leggo meglio !!
@ Rudy Bandiera:Si ho detto una cazzata,non avevo inteso che era un asilo pre-ospizio !!!Roba da matti !! Ma sti giudici li paghiamo noi !!Ma pensa te !!! Che meschinita’,questa e’ cattiveria !
@TylerDurden: per questo adesso che sei grande appena puoi ti appendi al lampadario urlando “arriva Tarzaaaaan!”
@ cristina:
Capita, Nico ad esempio ne dice tutto il giorno ;-)
@ Cicapui:
occhio a Tyler… se gli diamo fastidio ha detto che dichiara guerra al Piemonte!
@ Cicapui: no: sono della serie Nexus 6
:)
@ Rudy Bandiera non tutti dormono ma solo i figli dei genitori che lo richiedono. Da noi la maggior parte fa ricreazione dalla 12,30 fino alle 14,45, alle 15,30 se si può stare in giardino, nella stagione calda. Ma è orientato verso i prati e abbiamo poche case vicino.
Comunque, orari a parte, se fossimo in piena città, eh, temo che incontreremmo guai… Gente di quel tipo, capace di denunciare la scuola, ce n’è dovunque.
@ Mariagrazia:
io se rivedo il bambino con i tamburi, lo fracco di mazzate… :-)
@ Rudy Bandiera: crudeeeleeee! In effetti, contenere le urla dei bimbi salverà un pochino il mio udito… ammesso e non concesso che farò questo lavoro a lungo, probabilmente arriverò a cinquant’anni afona e sorda. Per cui se chiedo ai bimbi di non urlare faccio 2 opere di bene, eh eh: una verso di loro, quando possono parlare normalmente senza gridare è meglio (è ovvio che “All’arrembaggio” non si può dire a voce normale, mica è il teatro dell’assurdo) e correggono il vizio che imparano dai grandi tipo le due mamme che citavo prima; poi verso di me e delle colleghe… l’inverno è lungo e le orecchie son delicate… i nervi pure…