Come da titolo: grazie all’inefficienza si generano posti di lavoro.
Fanculo alla meritocrazia e all’efficienza a tutti i costi: se tutti facessero il massimo sul posto di lavoro, ci sarebbe bisogno di impiegare metà delle persone.
E gli altri?
W l’inefficienza!
Questa ricetta anticrisi è una delle più sensate e percorribili mai sentite! Obama non ci ha pensato, Tremonti non ci ha pensato… insomma Rudy diventerai famoso come fine filosofo ed economista di questo passo!
I miei più vividi complimenti!
Proprio ieri sera parlavo con una persona, depressa, poiché lavora come esterno in una società “d’apparato” nella quale l’inefficienza regna sovrana.
Lui sarà sempre esterno poiché gli interni devono conservare il posto. L’ente gode di finanziamenti e – sebbene tu abbia ragione nel dire che l’inefficienza genera lavoro – questo lavoro è lottizzato.
Quindi solo pochi “intimi” avranno il privilegio di sfruttare l’inefficienza dell’apparato e si creerà un sistema da “Fattoria degli animali” di Orwelliana memoria.
La mia convinzione è che queste società soffrano di una patologia culturale endemica nelle prassi, simili ad una malattia cronica.
Anche se vi saranno cambi al vertice, se la base è colpita da questo modus operandi, l’unico modo per sanare l’azienda è di allontanare (naturalmente o forzosamente con dei tagliatori di teste) i dipendenti e generare un ricambio.
… ma chi ci proverà dovra affrontare trappole, tranelli e boicottaggi che spesso lo porteranno alle dimissioni.
Tutto questo mette in evidenza ancora sacche resistenza nell’accettare la competizione di impresa.
Lavorare tutti, lavorare meno. La ricchezza prodotta nel nostro Paese è sufficiente a farci vivere tutti meglio di come viviamo oggi. Forse farebbe vivere “peggio” una ristretta cerchia di persone che nababbeggiano alle nostre spalle. Cazzi loro.
Invece chi può sgobba come un negro sfruttato, chi non può viene sfruttato e basta, chi si arrangia col nero, chi entra mediante spintarelle nell’amministrazione pubblica e svivacchia come può. Ci vuole un po’ più di COMUNISMO! Non quello in stile sovietico, ma un po’ più di COMUNISMO SOCIALE e un po’ meno mercato secondo me è la ricetta giusta.
Ma non ce la faremo mai.
Quindi…cazzi nostri.
Parole santissime Nico, santissime parole.
@ Rudy Bandiera: io di santo non ho nulla Rudy. Nulla.
E se invece di invocare cambiamenti utopici, semplicemente si rendesse il Tempo Indeterminato più flessibile e meno di casta?
Chi è a tempo indeterminato pensa che … sia fatta: è ormai sinonimo di inamovibilità, di privilegi alla Freddie Mac, etc.
E se si ristabilisse il senso di responsabilità e adeguamento alla realtà?
Se si ristabilisse il principio Darwinista del “non lavori, ti licenzio”? Si creerebbe quella lotta di classe tra persone che spingono per salire e conservatori che spingono per non lavorare.
Io preferisco una sana competizione rispetto ad una egemonia di casta.
E – sarò iconoclasta – ma non ci vedo nulla di male nel fare le scarpe a uno scansafatiche … anzi … ci provo gusto …
e voi?
Punto di vista molto interessante.
Penso che il tempo determinato così come è oggi sia destinato a morire, nel senso che è un sistema che si basa su un mondo che on c’è più.
Dall’altra parte sono anche convinto che quello che oggi chiamano flessibilità sia in realtà precariato, e che cocopro, cococo, contratti a termine di due settimane e cose simili, siano sistemi inumani.
Una precisazione: “Se si ristabilisse il principio Darwinista del “non lavori, ti licenzio”?”. Non è Darwinista visto che all’interno della frase vi è anche una forte componente soggettiva che è quella del datore di lavoro.
Non è così facile…
Soggettiva ?
Certo, in linea di principio è soggettiva, ma se sotto di te hai una persona che lavora di più e quella persona è in grado di spingerti a concorrere nel lavorare di più e tu ti rifiuti … non la vedo soggettiva …
anzi! …
Ferrovie dello Stato e Alitalia insegnano … me ce ne sono molte altre.
Il problema è che spesso dei CoCoPro spingono e dall’altra parte vi sono persone che dicono: “vorrei ma non posso. Ho le mani legate e non posso fare nulla”.
Visto che sono un iconoclasta aggiungo anche che la tutela sindacale dei cocopro non esiste poiché i sindacati sono strutturalmente progettati per tutelare i lavoratori dipendenti e – a mio giudizio – si crea in certi casi – una competizione tra lavoratori dipendenti e cocopro, a discapito di questi ultimi, spesso assunti per fare ciò che i lavoratori dipendenti non fanno (con costi per l’impresa).
Perdonami ma nessuno ha detto che sei un iconoclasta.
Detto questo, quoto che la struttura sindacale è arrivata al paradosso ma non sono convinto che la competizione pura sul lavoro porti solo benefici.
Aumentare la produttività è un conto ma aumentarla solo grazie alla competizione trovo sia inumano.
Ci vuole un equilibrio tra le parti e tra le cose.
@ Enrico Giubertoni: quella che tu definisci lotta di classe io la chiamo guerra tra poveri. Mettere precari contro indeterminati e/o efficenti contro “fannulloni” è quello che vuole la classe padronale.
Se invece mi parli di pubblica amministrazione o aziende in odore di pubblico (es. FFSS o ex Alitalia), allora le teste da tagliare non sono quelle dei dipendenti, ma quelle dei dirigenti, che amministrano l’azienda in modo sbagliato.
I sindacati non hanno alcuna arma per difendere i precari; questo è vero. La colpa è “originale”; quando Treu sbudellò lo statuto dei lavoratori con i voti della sedicente sinistra, i sindacati non mossero un dito (il Sig. Cofferati, per la precisione). E adesso ci spacchiamo le ossa tra morti di fame, e Brunetta se la ride; tu ne sei un esempio tipico.
O si torna ad unio statuto dei lavoratori che metta al centro il lavoro e non l’impresa, oppure siamo destinati a rimanere alla mercè del primo legaiolo di turno che la colpa la dà agli immigrati che abbasano il costo del lavoro nero e non ai nostri governanti che hanno smantellato la parte sociale dello Stato.
La competizione tra dipendenti è giusta; ma va fatta a colpi di incentivi, non di ricatti (…sennò ti licenzio). Anche perchè al mondo tutti dobbiamo fare la nostra parte, ma nessuno è obbligato a dare sempre di più se non vuole/può/riesce. Con il sistema che invochi tu, il primo 50enne con problemi fisici, o di famiglia o psicologici che molla o si ferma, è perduto a vita. Mi spiace, ma il modello che disegni tu è una merda. Esattamente quella in cui viviamo.
@ Rudy Bandiera: Dio quanto mi manca la Cristina e i suoi deliri… Pensa le farneticazioni (con tutto il rispetto per Farneticone) che avrebbe potuto vomitare su un argomento come questo…
@ Nico:
Si è vero! Chissà dove è andata a finire….
Io di posti di lavoro ne sto facendo generare un sacco, credevo di essere una fancazzista ma ho appena scoperto di essere in realtà una cittadina modello e di avere una coscienza sociale molto sviluppata. Grazie Rudy
Mi associo a Pam e faccio outing: anch’io sono un fancazzista ad oltranza… ed oltretutto fosse diversamente non potrei restare appostato continuamente sul blog di Rudy… :)
Brava Pam! Questo post ha infatti la funzione di lavare le coscienze sporche, e ci riesce benissimo :-)
@ Nico: se vuoi che Cristina torni devi :
a) smettere di bestemmiare e/o inveire verso gli svariati santi del calendario
b) convincere Rudy a fare un articolo sullo stile “l’evoluzione della specie favorita dall’uso della canapa contrapposta dall’omosessualità monarchica dei comunisti atei estimatori di Woody Allen”
@ Rudy Bandiera: Bravo Rudy… sei il Nelsen Piatti delle nostre coscienze, il Perlana delle nostre anime, l’Amuchina dei nostri peccati…
:)
@ TylerDurden: Cazzo che ideona; mi permetto di “migliorare” il titolo: “la superiorità della razza cristiana rispetto alla razza omosessual-monarch-comunista, vista in chiave anti-Woddy Allen e/o qualunque blasfemo bestemmiatore da blog”
@ Nico: hai dimenticato la mariagiovanna… anche se l’argomento non l’abbiamo mai toccato sono convinto che ne sia sensibile…
:)
…ed i trans… come abbiamo fatto a dimenticarci di loro???
:)
@ TylerDurden: minchia, è vero! Dai Rudy, non possiamo mica fartelo noi sto cazzo di Blog!
Inventa qualcosa: i termini chiave sono: – bestemmia
– blasfemia
– monarchia
– d-o
– transessuale
– bisessuale
– gay
– razza
– comunismo
– Berlusconi
@ Nico:
Caro Nico. Questa posizione è anni luce lontana dalla mia visione del XXI secolo.
Parole come progettualità, idee, voglia di realizzarle, competizione sono estranee al vocabolario della sinistra italiana? Eppure sono nel programma d’azione dei liberal di tutto il mondo.
Perdonami ma questo è quella logica manichea di contrapposizione d’apparato che continua a farci credere nel perdurare dell’esisttenza dello scontro tra la NATO e il WARSAW PACT (che è finito nell’anno 1989 del secolo passato).
@Rudi Bandiera
Sono io a definirmi iconoclasta perchè trovo molto divertente rigettare le logiche manichee e conservatrici che esistono ancora in Italia e mi permetto di dire esattamente quello che penso senza veli.
Insomma mi associo a @ TylerDuren
hehehe :-D
buona giornata :-D
:-D
Ma come Tyler! I trans li ha tirati fuori Ketty durante il delirio sull’abominio omosessuale, e Cristina ha dato il meglio di se!
Cri, ma dove cazzo sei!?
Ecco, siamo andati un pelo OT… torniamo all’inefficienza come sistema GIUSTO :-)
@ Rudy Bandiera:
In effetti mi associo sempre anch’io a Tyler… uno con un nome così fa paura :-)
@ Enrico Giubertoni: Parole come progettualità, idee, voglia di realizzarle, competizione sono estranee al vocabolario della sinistra italiana?
Rispondo no. Anzi.
Semmai sono estranee all’attuale regime.
Per il resto, il ragionamento che ti porta al patto di varsavia, francamente, non l’ho capito. Diciamo che c’entra come i cavoli a merenda.
@ Rudy Bandiera: come?? siamo andati in OT??? …evvabbè… se siamo fancazzisti sul luogo di lavoro vorrai mica che facciamo il diligenti proprio sul tuo blog????
:)
@ Nico:
Infatti
6 governi di centro sinistra all’unanimità implosi per contraddizioni interne e litigi la dicono lunga sulla progettualità della sinistra italiana …
… per non parlare della capacità di superare le difficoltà senza cedere e nella capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati …
Per quanto riguarda l’attuale governo … beh … chi è causa del suo mal pianga sè stesso … facendo due calcoli … gli schieramenti del precedente governo hanno regalato la maggioranza all’attuale con un simpatico autogol.
Ecco perchè sono iconoclasta: perchè sono convinto che questa sinistra mi sia estranea … io sono un liberal apolide.
E mi dispiace: non risparmio nulla. Fino a quando non si accetterà di avere fatto degli errori e ci si trincererà dietro scuse e invettive, non nascerà un polo liberal in Italia.
Ammettere un limite è secondo me la premessa fondamentale per superarlo. Non c’è niente di male nello sbagliare, lo facciamo tutti. L’importante è andare avanti tenendo un contatto con la realtà e superare i propri errori.
Almeno IMHO.
@ Enrico Giubertoni: Io non sono liberal. Io sono di estrazione socialista (da non confondere con il Craxismo), quindi sono di sinistra.
I liberal o sedicenti tali sono quelli che hanno portato l’Italia dov’è. Inclusa la sedicente “sinistra progressista”, che di progressi ne ha fati solo verso destra. E si vede.
E’ vero che la sinistra deve partire dall’ammissione dei propri errori, ma intendiamoci sugli errori… A mio modo di vedere l’errore fatto è stato non avere avuto il coraggio di continuare a fare il mestiere della sinistra, svendendo l’identità per qualche voto (mai arrivato).
@ TylerDurden:
io AMO l’OT!
Quando è un OT divertente mi va benissimo, figurati :-)
@ Rudy Bandiera: Potresti fare un post chiamato OT, dove i frequentatori abituali del blog possano inserire tutte le proprie considerazioni OT rispetto ai post in voga…
Insoma, fa quèl. Caz!
@ Nico: a seguir te Rudy dovrebbe anche fare una chat ed un privè per gli incontri… :)
@ TylerDurden: cazzo! Che ideona! Dai Rudy, evolvi. Non puoi rimanere fossilizzato sui tuoi 4 o 5 post insulsi quotidiani. Il mondo avanza. Rischi di rimanere OT…
@ Nico: Uè Nico… chessuccede????? hai trovato “ideone” due mie fregnacce??? devo preoccuparmi? :)
@ TylerDurden: si.
@ Nico:….sapevo io…. :)
Farò l’utopista: L’inefficienza genera posti di lavoro e un assunto assolutamente banale e lo conoscono molto bene sia MisterB sia le amministrazioni locali. Avete mai sentito parlare di PIL? Basta movimentare qualcosa e il PIL aumenta, per assurdo tu butti la spazzatura e i rifiuti nella terra dei fuochi oppure costruisci asili sulle discariche o in prossimità e dopo devi bonificare la zona e fai morire gente di tumore? Il PIL aumenta sia all’andata sia al ritorno. Rifate il manto stradale e nessuno controlla i lavori? Ferrara primeggia in questo campo! Ebbene l’anno dopo o durante tutto l’anno avete gente che lavora sulle buche e sui rattoppi. Tutto questo però ha una derivata molto interessante gli appalti molto spesso sono urgenti e in quanto tali vanno agli amici o agli amici degli amici e la Casta, non importa se di destra o di sinistra, ci gode e si consolida.
Siccome il globo terrestre non ha risorse infinite semplicemente ci stiamo scavando la fossa sotto i piedi. Forse sarebbe ora di discutere di concetti e di economia e metterci anche le “utopie” o ideologie, se volete, che riguardano la tutela dell’ambiente e uno sviluppo sostenibile in cui la mutualità tra esseri umani abbia globalmente un valore fondamentale.
@ Roberto Zambelli: non è utopia. Sarebbe sufficiente seguire Obama sulla strada delle energie rinnovabili (quelle vere, non gli inceneritori…). Creerebbe lavoro e colmerebbe un po’ di quella fossa che ci stiamo scavando sotto i piedi… Ma occorre troppa progettualità per i nostri eccellenti governanti clericofascisti. E darebbe troppo da pensare ai loro elettori, che sono abituati a delegare questa incombenza al loro padrone. E’ meglio continuare così… gli amici e gli amici degli amici sono piezz’ e core; se cambia sistema che fine fanno?
@ Roberto Zambelli:
Che il PIL non sia un indice di qualità della vita ne trovi traccia in questo post: http://www.rudybandiera.com/prodotto-interno-lordo-non-indice-qualita-vita-1217.html
Insomma come dire, il post è nella categoria “provocazioni” ed ha avuto un ottimo effetto… cà nissuno è fesso ;-)
@ Rudy Bandiera: io pensavo che “provocatorio” fosse solo l’atteggiamento volutuoso delle veline… sarò sulla buona strada per diventare un berluscones?
Eh no. Quello non è provocatorio ma populista. Credo…
@ Rudy Bandiera: il solito disfattista, pessimista, catastrofista… c’è un altro termine in “ista”, ma non lo ricordo…
Credo fosse “ciclista” quello che intendevi.
@ Rudy Bandiera: si si… ecco. Quello. Grazie. Ciclista!
sono le 3 di notte e vado a letto tranquillo perchè ho trovato altra gente cui non piacciono le definizioni/offese che finiscono in ….ista. Se così non fose lo scoprirò domani quando riaccendo il computer. Utopista l’ho usato su me stesso e quindi lo ritengo neutro. Mentre non so a cosa servono le provoazioni se non a “provocare”. Sarò fesso? Ci sognerò sopra. Buona notte! PS: in effetti lo posto ora che sono le 7.55. Ho dormito bene. Grazie.
quoto le buche di ferrara :D
non ricordo di aver mai visto una strada appena asfaltata che è tutta un sobbalzo, mi pare che di solito prima di buttare il catrame ci passano col rullo per appiattire, qui invece è perennemente in sciopero :D
per non parlare della maledetta buca alla rotonda quando entri in via ravenna! la riempiono e dopo 2 giorni è già profonda quanto prima! è un maledetto buco senza fondo!
se in una società statale ci sono alcuni fancazzisti a tempo indeterminato, ferie pagate, e poi ci lavorano degli esterni che si fanno il culo, con contratti fasulli di precariato, non sembra una vita normale. Lavorare tutti, lavorare meno, come dice Nico, ma pure i disoccupati dell’ efficienza potrebbero essere impiegati per lavori socialmente utili pagati dallo stato efficiente, ricco e pieno di risorse economiche, se fosse appunto efficiente.