Siccome sono in aria di rinnovamento al blog, oggi inauguro una nuova sezione nella quale voglio parlare di quelle effimere, odiosissime cose che accadono nella vita di tutti i giorni. Eventi banali e comuni a tutti che fanno innervosire un casino ma che in realtà sono cazzate.
Primo esempio: si decide di fare il bucato con la biancheria e tutto quello che c’è di bianco nel classicissimo “cesto dei panni sporchi”.
Si prepara il tutto, si mette in lavatrice, si alza la temperatura per ottenere un bianco che più bianco non si può e si fa partire la macchina. Dopo circa due ore, si estrapola il bucato profumato di ammorbidente e con orrore si scopre che è tutto celeste chiaro… lo stesso colore che hanno i confetti del un battesimo di un bambino!
Con orrore e sgomento si inizia a stendere fino a quando ci si imbatte nel colpevole, l’assassino del bucato: un calzino nero NUOVISSIMO che è sfuggito al nostro controllo e che si è imbucato in mezzo alla roba bianca.
Si perchè qui non si tratta di una nostra dimenticanza, ma di un vero e proprio sabotaggio da parte del calzino! Questi semplicissimi organismi (le calze da uomo SONO organismi) sono votati al sabotaggio della felicità e dell’equilibrio delle persone.
Spesso si perdono in anfratti spazio temporali e non si faranno mai più trovare, ma ancora più spesso si insinuano nei nostri vestiti, nelle zone più recondite ed intime dei nostri panni sporchi, con il solo scopo di tinteggiare il tutto del loro colore di appartenenza: una sorta di richiamo verso il proprio gruppo o di indottrinamento del bucato.
E’ possibile che un solo calzino possa inibire il bianco candido delle braghette, spostando lo spettro cromatico verso il blu? E’ possibile che questo avvenga? La risposta è si, e l’unico modo per sfuggire a questo evento pestilenziale è controllare in maniera super accurata la biancheria prima di posarla nel cestello.
Il cestello… non ammette errori. Ed il calzino lo sa.
hahaha
maledetto calzino!
ahahaha verissimo!!
ma almeno hai ritrovato il calzino che ti mancava :)
@ sn_imperfetta:
assolutamente no! La maledizione continua :-)
ah no? credevo fosse il famoso calzino scomparso… :)
allora inizio a pensare che sia la tua lavatrice a giocarti brutti scherzi..
osservala attentamente mentre farai il bucato forse capirai se è lei a mangiarseli :)
@ sn_imperfetta:
è in garage la maledetta sgualdrina…. :-)
@ Rudy Bandiera:
ascolta è un bel post, leggero divertente, anch’io ho fatto la lavatrice una volta, e ho dovuto ammettere che, nonostante la buone volontà tra me e lei non ci sarà mai dialogo, una distanza incolmabile fatta di strane sorprese tipo quella che è capitata a te.
è così c’è poco da fare il bucato non è una cosa che s’improvvisa, lavare i panni è una cultura, non è che un giovane uomo del 2000 può pretendere di portatre gli indumenti a nuovo splendore avvalendesi della tecnologia, insomma la lavatrice non è come la lavastoviglie. Certo è una comodità, ma secondo me bisogna avere fatto la gavetta: chi ha conosciuto il sapone di marsiglia e strofinato i panni sui lavabi all’ aperto può destreggiarsi con quell’ arnese infernale. Solo chi ha sofferto le dure regole dei bucati fatti a mano con le tinozze ed i bruschini e i colletti da strofinare, può azzecare la lavatrice senza fallare o trovare profughi calzini neri in mezzo alle mutande bianche.
In conclusione Rudy caro non ci fasciamo la testa col calzino, non è roba per noi il bucato, farò leggere questo tuo disperato e commovente post a mia zia e a mia madre e quando avranno finito di ridermi in faccia, forse, qualche dritta me la daranno.
@ jack 3 mani:
Amico grazie, grazie mille. Leggendo questa tua ho pianto tantissimo. Grazie.
la lavatrice è amica mia e mi vuole bene, mi da sempre una taglia in meno…