In questi giorni tiene banco la vicenda di Oscar Pistorius, ragazzone sudafricano, che ha perso le gambe in tenerissima età, e che grazie a delle protesi in carbonio potrebbe raggiungere i tempi per entrare “nell’ elite” degli olimpionici di Pechino.
L’ opinione pubblica si divide come al solito.
Il TG1 lancia persino una petizione per poter permettere al giovane handicappato (“diversamente abile” è una ipocrisia linguistica che non mi piace), di partecipare alle olimpiadi senza possederne un requisito fondamentale: le gambe.
Personalmente ho un’ idea abbastanza chiara di quello che sarebbe giusto: Pistorius non dovrebbe partecipare alla fase competitiva delle gare.
E’ ovvio che non ho assolutamente nulla contro questo ragazzo caparbio, volenteroso e veloce che decide di partecipare ad una gara sportiva. Anzi, trovo che il casino mosso dai media sia una cosa utile e funzionale ad una causa non sempre in prima pagina come quella degli handicappati che cercano di avere una vita libera come tutti gli altri.
Sono persone che DEVONO avere tutti i diritti e gli appoggi sociali che permetterebbero di avere una vita NORMALE pur possedendo un qualche deficit fisico… e purtroppo quello che sembra una banalità viene spesso meno: ma le olimpiadi sono una cosa diversa.
Ci sono due regole fondamentali che stanno alla base di una competizione olimpica: dei tempi in gara che devono essere “provati” per poter accedere alle gare olimpiche (e di questo Pistorius è fornito) e di essere normodotato… e qui viene il punto.
E’ difficile trovare esempi da fare in questo caso, ma secondo me si sta dando la possibilità di correre ad una persona che non ne ha le caratteristiche: si sta aprendo le porte al cyborg sportivo, al dopato “fisico”.
Non ho nulla contro il nostro amico, ma per partecipare ad una gara di corsa bisogna semplicemente avere le gambe.
E se domani un atleta con troppo zelo, si facesse tagliare gli arti inferiori per correre più forte attraverso delle protesi o quelli superiori per poter lanciare più lungo? In fondo se l’ ha fatto Oscar Pistorius, perchè non posso farlo io?
Okei per la corsia preferenziale non competitiva come a Roma. E se a Pechino non ce l’ hanno… che la facciano!
Bisogna stare attenti alla deriva del buonismo: essere buonisti non vuol dire essere ne buoni ne giusti.
pistorius deve correre. non possiamo fermare la ricerca. deve correre per se e per tutti quelli che sperano di camminare ma non hanno le gambe. se non ci fosse la f1 ( corse auto) oggi avremmo auto con tecnologia anni 60. riscriviamo le regole, aumentiamo il numero di corsie, ma pistorius a pechino ci deve andare. se in finale dovesse arrivare a medaglia, lo faremo salire sul gradino assieme all’atleta con le gambe e daremo una medaglia pure a lui. per intendeci, i velocisti sono tutti pieni di bumbone(prodotti dopanti) e queste secondo voi non sono protesi? se poi un cretino si vuol tagliare le gambe, a spese sue è libero di farlo. W PISTORIUS ciao belli
E bravo ARDU! Non avendo una idea precisa, tendevo ad avere la stessa posizione di Rudy; avevo solo il tarlo della possibile discriminazione che mi rodeva un po’. Leggendo quanto scrivi (e documentandomi un po’ qua e un po’ là) mi sono convinto che hai ragione tu; in questo seppur limitatissimo forum saremmo già 2-1 per noi.
Peccato che il CIO lo abbia già escluso…
Io gli darei una corsia non competitiva. Per correre alle Olimpiadi bisogna avere le gambe come per correre un GP bisogna avere la macchina. E ripeto che ovviamente non ho nulla contro di lui. Il discorso della ricerca della formula 1 abbinato a pistorius non c’entra niente secondo me: è stata fatta ricerca sulle macchine e adesso abbiamo delle macchine avanzate. Negli anni si è fatta ricerca sugli uomini normodotati ed adesso corrono più forte di 30 anni fa. cosa c’entra la ricerca su uno che ha delle gambe di carbonio con lo sport? una è ricerca su arti artificiali, l’altra è ricerca per rendere un corpo “normale” più performante. Non è che se non si fa correre pistorius si ferma la ricerca…..per me si è creata solo una deriva buonista. non ci accorgiamo che ragioniamo con il cuore su questa vicenda piuttosto che con il cervello. ovviamente è la mia opinione e vi voglio bene lo stesso anche se dite delle cazzate :-)
DEVE CORRERE!! Deve avere le stesse possibilità degli altri, deve essere un esempio per tante altre persone con handicap simili. E se qualche nuotatore si dovesse far tagliare le braccia per mettersi sù due belle pinne ne riparleremo…
certo che deve correre: ma non in competizione con gli altri… NON HA LE GAMBE! sarebbe il primo caso in cui gli atleti professionisti verrebbero frustrati dalle performance di un handicappato LOL. la cosa non mi dispiacerebbe….
il mio esempio si riferiva al fatto che la f1 cambia regole tutti gli anni, per dare Più sicurezza al pilota e piu’ competitivita’ alle vetture. se tu togli visibilita’ a pistorius(poter attaccare 4 patakini di merda sulle sue protesi di carbonio) si ritarda l’evoluzione delle protesi e si penalizza chi è gia’ penalizzato. kazzo, cambiamo le regole, le regole ci sono per poterle cambiare. per una volta schieriamoci dalla parte del singolo e facciamo fare una figura di MERDA ai super bombati. ciao belli
fresca fresca dal corriere della sera. Natalie Du Toit a vinto 1500 stile libero dei normodotati. anche lei come pistorius è sudafricana e gli è stata amputata la gamba sinistra all’altezza del ginocchio. ha nuotato senza protesi ( cosi’ sembra dalla foto) ciao belli
beh ecco: qua le cose cambiano. qui non si tratta di una persona con una protesi aggiuntiva che potrebbe essere migliorativa rispetto alla gamba “originale”. qui si parla di un fenomeno di atleta, che pur essendo senza un arto, nuota più forte degli altri! se non ammettono questa alle olimpiadi sarebbero da ardere vivi tutti i vertici del CIO. sempre che questa ragazza straordinaria sudafricana abbia gareggiato senza protesi alcuna.
Io sono un portatore di protesi come il nostro corridore, ma solo ad un arto, gioco molto bene a calcio, corro veloce ecc., e credo che lui non dovrebbe correre in competizioni, dove sia valutata la sola forza fisica, noi per certi aspetti siamo avvantaggiati dalla tecnologia, guardate le protesi di qualche anno fa’ e quelle di adesso! ma non per questo si non deve misurare anzi!!!
Argomento spinoso, scopo con piacere di non essere l’unico a pensare che dare le stesse opportunità non voglia dire fare le stesse cose…
complicato? forse lo è…
la ricerca scientifica permette all’atleta sudafricano di correre, pochi anni fa avrebbe sperato al max di camminare…ecco gli è stata fornita la possibilità/opportunità cioè di esaudire il proprio desiderio: correre;
ma correre alle olimpiadi dei normo dotati è un’altra cosa…è spiacevole ma è un’altra cosa: nessuno è in grado di dire se e in che misura le protesi aiutino/migliorino le prestazioni…
ritengo, modestamente, che sarebbe ingiusto nei confronti degli altri atleti: sottoposti a strappi allungamenti distorsioni in un numero maggiore di muscoli e articolazioni…
Non è certo buonista la mia posizione…nella speranza di non aver ferito sensibilità diverse dalla mia