In questo interessantissimo post di Daniele Di Gregorio su ikaro.net, si spiega in 37 punti (37 è un numero del cazzo lo so) cosa si deve e cosa non si deve fare per essere un blogger fichissimo.
Riporto solo alcuni punti per rispetto di De Gregorio ma è un articolo davvero molto interessante: ovviamente è interessante se avete un blog non se fate il muratore :-)
1- Nessun argomento è mai troppo vecchio – forse lo sarà per te, ma quanti potenziali lettori non sanno quello che sai tu?
2- Dai del tu a chi legge – Perchè si legge con due occhi, non con quattro o sei…
3- Scrivi chiaro e semplice – gli articoli semplici sono quelli più letti
4- Non sprecare energie con chi copia i contenuti – tanto saranno copiati
5- Non moderare i commenti – casomai ritoccali o cancellali dopo aver avvisato pubblicamente il simpaticone concludendo con la frase “poi non venirmi a fare il pippotto della censura”
6- Struttura bene i titoli – In poche parole devi riassumere il post. Difficile ma provaci
7- Linka alcune chiavi rilevanti nel post a risorse esterne – fondametale per acquisire rilevanza agli occhi dei motori
8- Linka regolarmente anche tuoi vecchi post – per ottimizzare la rilevanza dei contenuti interni
9- Non scrivere per richiamare l’attenzione di chi conosci, ma di quelli che non conosci
10- Non abusare dei siti di social news -più li usi più lavori per loro, non per te stesso
11- I troll sono i casellanti della strada che porta al successo – se li incontri significa che la direzione è giusta
12- Non bloggare per soldi – sono come le donne, più le cerchi più si fanno desiderare.
Gli altri ve li andate a leggere sul sito originale se vi interessano, ma il punto 19 -il mio preferito- lo riporto qua: “Sei un blogger, non una giornalista. Hai per caso la giacca col golfino e le scarpe impolverate? Non devi dire la verità, ma dare il tuo punto di vista.”
Belo, bello e BELLO!
Da quanto si legge sopra, direi che tu sei un blogger “PERFETTO”!
io SONO perfetto :-)
no, ti manca qualche centimetro :D
HAHA!!
Me ne mancano almeno 10 per essere semplicemente normale :-D
Beh, i miei due centesimi (al solito non richiesti) sull’argomento: premetto che non ho nessun blog e non ci penso nemmeno (e poi non ne sono capace, non ho tempo, non ho voglia, sono rimasto senza benzina, ho una gomma a terra, non ho i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi ha portato il tight. C’era il funerale di mia madre. Era crollata la casa. C’è stato un terremoto. Una tremenda inondazione. Le cavallette! NON VOGLIO AVERE UN CACCHIO DI BLOG!!!), però una volta ne ho visto uno… ecco le mie farneticazioni in proposito, punto per punto.
1. Un argomento vecchio può essere reinterpretato, ridiscusso, riconsiderato, abbinato ad un altro, sminuzzato, tritato, digerito e ruttato. Poco importa, un argomento non ha mai età se affrontato nel modo corretto e aperto.
2. Le lingue che utilizzano forme di cortesia complesse sono talvolta subdole, al punto che ho conosciuto gente che utilizza il “lei” con il/la proprio/a partner, al punto che nei momenti di più grandi intimità ne rovina la magia dicendo “Le piace?”. Ecco, con il blog è la stessa cosa.
3 – L’arte di essere chiari e semplici è la più difficile da padroneggiare: un po’ come riuscire a fare un peto in un ascensore sovraffollato riuscendo a dare la colpa a qualcun altro. Ma nel momento un cui riuscirete in questo, la soddisfazione sarà enorme: nessuno ne capirà la semplicità del gesto, ma di sicuro non si mancherà di attirare l’attenzione.
4 – Palahniuk, in “Fight Club” scriveva che tutto è la copia, di una copia, di una copia. Però nel caso di un blog, non questo tipo di nichilismo non ha valore, poiché è un continuo “work in progress” non lineare: si prende a casaccio, si aggiunge il proprio, si aspetta che qualcuno prenda a casaccio. Quello che conta sarà il lavoro finale, il cui valore complessivo è grandemente superiore alla somma delle singole componenti. Come l’umanità… vabbé, l’umanità è magari troppo: facciamo i Boy Scout.
5 – La comunicazione scritta si presta spesso e volentieri a fraintendimenti, mentre l’amministrazione di un blog può talvolta essere snervante: il bilanciamento tra queste due cose, determina l’efficacia dell’interazione comunicativa tra i lettori “passionali” ed il blogger.
6 – Se fosse tutto per colpire l’attenzione del search engine, sarebbe sufficiente scrivere “tette” ogni volta. Un titolo strutturato è l’anticamera ad un post strutturato. Un post strutturato è un post sempre degno di interesse. Ho già detto “tette”?
7 – Oltre al vigile occhio del search engine, un link serve anche a far capire al viandante che si trova a leggere il post che l’autore potrebbe non aver detto una completa cazzata poiché ne riporta la fonte: facendo questo significa che è pronto al confronto costruttivo, ed il confronto costruttivo in un blog è un altro elemento il cui valore complessivo supera la somma delle parti.
8 – Collegare i contenuti di vecchi post, è la spina dorsale che definisce la coerenza del blog, oltre a far individuare al lettore quella che può essere l'”umanità” del blogger: sarà quindi evidente che percepire un’affinità di interessi tra il lettore ed il blogger ne migliorerà l’interazione ed il successo del blog stesso.
9 – Un blog riservato ad una ristretta cerchia di persone è l’anticamera della noia: piuttosto che una cosa del genere, è molto più pratico andare al bar.
10 – Il social networking sta al blog come uno spritz sta ad un piatto di Lambrusco e ciccioli: per sapere che c’è talvolta bisogna essere di passaggio, ma limitandosi a quello si rischia di perdere facilmente il piatto forte ed il rutto libero baritonale che suggellerà la soddisfazione del contenuto.
11 – Un grande saggio (io) dice sempre che “l’imbecille è quella persona a cui bisogna dare sempre ragione, poiché per convincerlo del contrario occorrerebbe troppo tempo”; senza poi parlare del fatto che la vita di un troll è appesa al sottile filo di una query SQL… delete from xyz where user=’troll’ ed egli andrà perduto per sempre, come lacrime nella pioggia (in realtà conosco ben altri metodi molto più efficienti, subdoli e spietati ma non li vado certamente a dire ai potenziali rompiscatole).
12 – Esattamente come le donne, se si vuole bloggare per soldi bisogna averne molti. E nemmeno la soluzione ” A.A.A. Prorompente Mediterranea, provocantissimo decoltè chiamami 555-1234″ funziona granché bene: ci si diverte sull’istante, ma poi non si ha più nulla da dire. Esattamente come il blog, che dopo poco tempo diventerebbe l’ennesimo 404 page not found.
Ed ora aspetterò la telefonata di Rudy che mi dirà che questo mio post lo ha commosso (forse perché era alla sua sesta bottiglia di Frizzoro) e dopo avermi offerto Lambrusco e ciccioli “come se fosse l’ultima volta” (bella frase: evoca quel forte pathos da film noire), mi dirà che sono più bello di lui (sempre per colpa del Frizzoro) :-D
Beh io di fronte a cotanta conoscenza, ironia ed acume non posso fare altro che alzare il telefono e dire commosso al D0k che questo suo post mi ha commosso (la ripetizione funziona dicevano in Natural Born Killers).
Quindo offro al sopracitato D0k Ciccioli e Lambrusco e voglio che sia come se fosse l’ultima volta.
L’unica cosa che mi rompe, o mio Maestro, è che sei più bello di me.
Vado in garage ed apro un altro bottiglione di Frizzoro!
PS: ho già detto “tette”?
Vale la pena vivere anche solo per leggere questi post del D0k. Inseriti in questo blog, ovviamente. Che è chiaro, sintetico eppur autorevole.
Se mi commuovo anch’io posso avere un po’ di lambrusco e ciccioli? E non dico “tette” perchè io non ne ho bisogno, io le ho!
(Avete notato come sono breve e incisiva?)
Tu ne avrai doppia dose Cicapui perchè sei chiara, autorevole, coincisa, beve, incisiva ed hai (consentimi il francesismo) le tette!
Tutto il resto è nebbia e tristezza: preparo il cargo con i Ciccioli che ti raggiungerà quanto prima ;-)
Questa è la seconda ragione per cui vale la pena vivere!
La terza ragione per cui vale la pena vivere è che la parola “tette” è stata usata in questo post per ben sei volte… vedrai gli hit! ;-)
Io e’ poco che ho il PC e non mi vergogno dire di trovarmi ben lontano dall’essere un blogger “fico”!!!! Comunque provero’,voi che dite???
Ma io dico che hai ragione!
Io invece mi sento molto, ma molto fico, ma la cosa prescinde dal blog ;-)