Forse sono io che sono particolarmente intollerante, ma c’ è una cosa che davvero non riesco più a sopportare: le lamentele inutili ed insensate della gente.
Si perchè quello che penso è che spesso le persone si lamentino solo per sentirsi parte di qualcosa, per sentirsi accomunate in un disagio: per avvicinarsi ed amalgamarsi con gli altri.
Visto che spesso non si riesce a socializzare come si vorrebbe o a rapportarsi agli altri in maniera funzionale, la lamentela (fine a se stessa) diventa il veicolo principale per la socializzazione, il volano dell’ amicizia.
Adesso siamo a fine giugno, periodo notoriamente più caldo dell’ anno: come a gennaio/febbraio è di norma il freddo, a giugno/luglio è di norma il caldo.
Detto questo, io non riesco a capire il perchè la gente continui, senza soluzione di continuità, a lamentarsi per il caldo.
Certo che c’ è caldo cazzo! Simo in estate!
Se fossimo in Alaska di certo avremmo più fresco: allo stesso modo anche se fossimo in marzo avremmo meno gradi… ma siamo in Italia in piena estate.
Il bello che questi personaggi, con l’ unico scopo di scambiare quattro parole, indicizzano e spiegano nei minimi dettagli tutte le loro sensazioni di disagio: spiegano i dettagli della sudorazione con mappatura corporea annessa e spiegano con precisione maniacale le sensazioni che derivano dal bere roba fredda e gassata.
Queste stesse persone sono quelle che in dicembre ti vengono a dire, con fare sconsolato e rassegnato:”mamma mia che freddo… non si può andare avanti così. Che schifo di stagione.”
Ora io mi domando e dico: visto che ormai il luogo comune “non ci sono più le mezze stagioni” si sta avvicinando ad essere una realtà scientifica, perchè tutte queste persone che si lamentano per un fenomeno del tutto naturale e non modificabile con le parole, non emigrano tutte a Miami?
Io sono pronto a preparare una colletta ;-)
Si dicono cose scontate perche’ spesso si e’ a corto di argomenti…cosa che come tu ben sai … a me non capita mai!! Ciao e buona giornata!!!!
si è caldo, ma nelle nostre zone è un caldo normalissimo. se la TV e i giornali non parlassero di caldo africano, nessuno parlerebbe di caldo eccezionale. 2 fiocchi di neve ed è siberia. spegniamo la TV per un mese e parleremmo sicuramente di cose pensate con la nostra testa. ciao belli
Finalmente qualcuno che la pensa come me!
È davvero impossibile: in ufficio, sui mezzi pubblici, nei locali… tutti a lamentarsi del caldo.
Oltre al facile tentativo di socializzazione (come il classico: “hai da accendere”), io avverto la sempre maggiore insofferenza verso il benché minimo cambiamento climatico.
In inverno sto in casa con il maglione (con con le bermuda come alcuni) e il riscaldamento lo tengo spento o quasi.
Oggi se non ci sono 24 gradi si parla di freddo.
O in estate senza il condizionatore non si può stare.
Naturalmente nel disinteresse più totale verso l’ambiente.