“Nel metrò di Buenos Aires scompare un convoglio con trenta passeggeri. Giovane topografo, esperto matematico, scopre che le sue tracce si perdono alla stazione Borges dove si è aperto un varco in un’altra dimensione spazio-temporale.”
Questa è un ‘avvincente storia che lessi anni fa (facevo le superiori) su un libro di testo scolastico, di quelli dati per le vacanze estive, che si chiamava “L’ ora della fantascienza”.
Oggi, dopo quasi vent’ anni, mi sono di nuovo ritrovato davanti questo nome… Moebius.
Mi è tornato in mente il fatto che ne rimasi turbato ed adesso capisco il perchè…..
tu sei turbato di tuo in effetti da molto tempo, ma siccome oramai ci sono tantissime persone che ti leggono non posso scrivere chiaramente quale ne sia la causa :-), dunque cari lettori visto che il tema è la fantascienza, potete dar sfogo alla vostra fantasia per vedere chi indovinerà tale misfatto.
che figo!!!!! Ciao psicopatico “turbato”!!!
chi piu’ sa’ meno sa’. come vive bene l’ignorante! è convinto di saper tutto. un altra dimensione? perche’ no, è talmente complesso questo mondo che non dobbiamo mai dire no. vallo ha spiegare ad un uomo dell’ottocento che esistono i computer, e gli uomini vivono nello spazio per mesi. spieghiamogli che hanno inventato una bomba che può distruggere la terra ( questa è la piu’ bella stronzata del genere umano). ciao belli