Ferrara 2007: la GRANDE Reynolds Wheels non c’è più: e come lei non c’è più nemmeno l’ Alcoa (leader mondiale nel settore dell’estrazione e lavorazione dell’ alluminio).
A prendere il posto di questi due colossi americani è arrivata Romagna Ruote che sta spolpando e divorando silenziosamente l’ azienda dall’interno…..
Scusate se sono partito in quarta ma io in quella fabbrica ci ho passato 12 anni della mia vita e il pensarla in sfacelo, con tutte le persone che ci lavorano e mantengono delle famiglie, è una cosa che mi manda al manicomio.
Era un grande stabilimento: grande non solo in senso di dimensioni ma di fatturati e lavoro svolto.
Un “fabbricone” con 400 dipendenti che forgiavano cerchi in lega per il mercato americano: cerchi per le grandi macchine che si vedono nei film.
Impianti potenti e gente fiera di lavorare in un’azienda leader del settore.
Poi la decadenza. Il materiale è diventato più costoso, la manodopera troppo cara e il precariato ha fatto il resto rendendo tutti meno qualificati.
Si sono cominciati ad assumere ragazzi di tutte le razze con contratti a termine anche da cinque, ripeto cinque, giorni.
Nessuno ha più investito, le macchine sono diventate vecchie, obsolete e poco produttive.
La competitività è scesa a picco e si è iniziato con la cassa integrazione: preludio ai licenziamenti.
Oggi l’azienda è passata di mano in mano, scendendo una china che sembra non avere fine: i dipendenti si sono più che dimezzati e le commesse sono praticamente nulle.
Il signor Alessio, proprietario dell’azienda, ha ricevuto MILIONI di euro dall’ Alcoa per assumersi la responsabilità di risanare una ditta in crisi….. ma la crisi è rimasta.
Ora, grazie ad un accordo privato, l’ Alessio potrebbe rilevare a tutti gli effetti l’azienda con una cifra simbolica di 100 miseri euro, per poi ipotecare l’immobile, venderlo, investirci, demolirlo, giocarci a bocce….. per fare quello che vuole di 200 lavoratori.
Qui non si tratta più di un’azienda in crisi: qui si tratta di qualcuno che sta speculando sulle vite degli altri, qui si tratta di qualcuno che paga in ritardo gli stipendi, qui si parla di qualcuno che non ha più credito in nessuna banca, qui si parla di qualcuno che sta facendo un gioco pericoloso.
Lunedì 14 maggio queste persone saranno in piazza per rivendicare la dignità ad un lavoro che hanno sempre svolto con impegno e che è stato stuprato dalla speculazioni di pochi mediocri imprenditori.
Questo è il sistema di lavoro del ricco e proliico nord est.Poi si crede che il problema sia la Cina. Sono gli squali nostrani i più pericolosi
parole sante amico mio! prima di vedere il male in quello che viene da fuori, cerchiamo di guardarci bene attorno….
tranquilli la fabbrica non morirà :-) ….. almeno lo voglio sperare. colgo l’occasione per chiedere scusa della mia ingiustificata assenza che avviene oramai da diversi ghiorni, sarò saltuario ancora per qualche tempo, ma poi quando la mia vita sarà di nuovo ripianificata mi farò sentire ancora con le mie cazzate :-), ciao ardu ti penso
ci sei mancato lele :-)
ferrara anni 60 era la seconda provincia emiliana. oggi è una delle ultime del nord. c’ era una montecatini con un laboratorio ricerche leader nel mondo, felisatti, imi, stayer, toselli e molte altre che ora mi sfuggono, che davano da lavorare a migliaia di operai. ora parliamo della fine dell’alcoa, è una tragedia, tanta brava gente che deve mantenere una famiglia. avrei tanto da dire, Anch’io ho le mie convinzioni, avendo vissuto in prima persona una tragedia simile. (dimenticavo la costruttori).lo so caro lele che sei trambustato, per questo che ti saluto con tanto affetto.saluto anche giorgio che conosco di fama. ciao belli
Mi dispiace leggere queste cose ma prima di dare un’azienda come questa in mano agli Alessio , il manegement della Alcoa si doveva informare di CHI sono gli alessio . Chiuque conosca o abbia avuto a che farne direttamente sa che sono così , banditi in giacca e cravatta . A tutti i ragazzi che lavorano in Romagna Ruote dò un consiglio : NON FIDATEVI DI QUELLO CHE DICONO . Un bocca al lupo a tutti i lavoratori della Romagna Ruote .