Ultimamente, non so perché, mi chiamano spesso a parlare di motivazione. Sarà l’età che ho raggiunto, saranno i capelli bianchi, sarà il fatto che pensano che io sia motivato, ma mi chiamano e io ci vado. Ci vado perché ci credo!
Credo che la motivazione sia qualcosa di profondamente radicato in noi, che deve soltanto essere tirato fuori. E non può essere tirato fuori attraverso gli slogan anni ’80 con cui ci hanno ammorbato il cervello per così tanto tempo, facendo più danni di un terremoto. Dobbiamo tirarla fuori lavorando su noi stessi, capendo prima di tutto che cosa ci piace e trovando una strada per raggiungerlo. Senza un obiettivo, un metodo e un’intensità di lavoro, non esiste motivazione e non possono esistere soddisfazioni.
Ringrazio tantissimo i ragazzi di Popwave – Marketing Trainer per avermi invitato a Reggio Emilia a parlare, appunto, di motivazione. Quando il mio amico Francesco Canuti (dietro di me nella foto, stentoreo e perplesso) mi ha chiamato, mi ha detto che non solo avrei dovuto parlare di un tema come questo, ma che l’avrei dovuto fare in un’enoteca, e senza slide. Ecco, questa sì che è motivazione! Una cosa totalmente nuova, mai fatta prima, e che mi ha stimolato tantissimo.
Sono molto felice quando vengo invitato a fare cose diverse dal solito, e se queste cose diverse dal solito sono dentro un’enoteca, insieme ad aziende che hanno deciso di investire sulle persone, allora trovo sempre la motivazione giusta per dare il massimo e per divertirmi.
Grazie mille, ragazzi!