Stephen Hawking, probabilmente il più grande fisico vivente ed uno dei più brillanti della storia, è riuscito seppur per pochi secondi, a liberarsi dalla schiavitù del suo guscio malato.
Tutti i giornali del mondo riportano la fotostoria di questo eroe handicappato (non mi piace il termine “diversamente abile”) che riesce a librarsi in assenza di gravità come a solo pochi esseri umani è stato concesso.
La storia di quest’uomo è commovente ed imbarazzante per la natura: uno dei cervelli più potenti, performanti, spumeggianti, avanzati e profetici di tutti i tempi, racchiuso in un corpo malfermo, statico e profondamente malato.
Io ho avuto la voglia di leggere uno dei suoi libri più famosi:”Dal big bang ai buchi neri”. E’ impressionante cosa la sua mente sia riuscita a partorire, cosa abbia potuto confutare solo con l’aiuto dell’ immaginazione e della matematica.
Pazzesco il suo modo di “tradurre” concetti astratti e spaventosamente complicati, in parole semplici e capibili da chi di fisica non sa un bel niente.
Il grande genio britannico, dice di essersi sentito veramente libero dal proprio giogo per una volta nella vita e sostiene con fermezza la ricerca umana nello spazio.
Afferma infatti che l’umanità non abbia un futuro senza andarsene dalla terra….. se lo dice Stephen Hawking deve far pensare…..
dico la verita’, ho visto la scena per televisione, credetemi mi sono emozionato. un corpo tanto infelice liberarsi per qualche istante dalle catene della sfiga. noi ammiriamo il suo sapere,ma se la natura fosse stata piu’ benigna nei sui confronti dandogli una mente normale in un corpo normale, anche lui avrebbe goduto della ” normalita’” dell’essere umano. ciao belli