1000 persone in fila per farsi mettere un chip nel cervello da Elon Musk. Tu ti metteresti in fila?
Pare siano 1000 i volontari nei test di Neuralink, l’azienda di neurotecnologie fondata da Elon Musk, per l’inserimento di un microchip nel cervello. Neuralink ha ottenuto l’approvazione per condurre test su esseri umani dalle autorità statunitensi all’inizio del 2023 dopo il rifiuto dell’anno scorso a causa di preoccupazioni per la sicurezza, come il rischio che gli impianti potessero spostarsi all’interno del cranio o surriscaldarsi.
Nonostante i problemi passati e un’indagine in corso su Neuralink per la dipartita di 1.500 animali durante i test, migliaia di individui aspirano a essere tra i primi 11 scelti per ricevere i primi impianti nel 2024, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Insomma, un successissimo.
Parto con il dire che è concettualmente una figata il poter avere un chip che ti permetta di controllare macchine, device, computer e diavolerie simili senza alcuna interfaccia.
Non solo è una figata ma credo sia il futuro: l’evoluzione della tecnologia moderna non sta “solo” nella capacità computazionale ma anche nelle interfacce utilizzate. Se abbiamo uno smartphone super potente ma con una interfaccia poco intuitiva lo smartphone lo teniamo nel cassetto.
Ecco, la tecnologia di Musk mira a bypassare direttamente l’interfaccia. Il che è bellissimo. Ma…
Non dipende solo da COSA ti fanno ma anche da CHI te lo fa.
Prima di tutto il pensiero che qualcuno metta le manine nel mio cervello mi terrorizza più di ogni altra cosa. Non stiamo parlando di un piede o di una operazione di appendicite, ma del cervello: un millimetro di errore potrebbe compromettere, che so, la capacità di vedere o di parlare o di muoversi. Già questo mi atterrisce, poi il CHI me lo dovrebbe fare mi atterrisce ancora di più.
Musk non brilla per trasparenza, empatia o per umanità, in questi anni lo ha dimostrato: si è detto molto di lui ma quello che emerge è che sia senza dubbio un uomo che vuole cambiare il mondo ma disposto a farlo anche passandoci sopra.
In definitiva penso che questa tecnologia sia inevitabile ma vorrei solo che non fosse un’azienda privata posseduta da un magnate bimbomi***a a mettermi le mani nel cervello. Tutto li.