C’è una GROSSA differenza tra personal branding e culto della personalità
Da Wikipedia: Il culto della personalità è una forma di idolatria sociale che generalmente si configura nell’assoluta devozione a un leader, solitamente politico o religioso, attraverso l’esaltazione del pensiero e delle capacità, tanto da attribuirgli doti di infallibilità.
In pratica stiamo parlando di un modo di comunicare del tutto incentrato sull’ego di un individuo, su una persona. La ripetizione ipnotica di una immagine, di una frase o di una foto che richiamino sempre e comunque all’attenzione verso l’ego di chi produce il contenuto.
Una spirale contenutistica al cui centro c’è sempre e solo lui/lei, una bolla dell’ego enorme e centripeta.
Questo non è personal branding ma, appunto, culto della personalità.
Chi fa personal branding si riferisce a una comunità, guarda fuori, non guarda dentro. Il nostro ego deve essere costantemente nutrito, questo è giusto, ma quando il nostro ego diventa l’unico protagonista di ogni nostra forma comunicativa allora qualcosa non quadra: quello che si sta facendo non è personal branding ma culto della personalità e quello che diranno le persone quando usciremo dalla stanza… beh, te lo lascio immaginare ;)