Mi è capitato sovente di parlare, anche su questo blog, di DRM, di copyright, di diritti d’autore e così via. Sono tutte cose che alimentano un importante dibattito etico da molto tempo.
Io ho cercato di spiegare e spiegarmi chi avesse ragione: il “pirata” che scarica la musica, o la multinazionale che difende i propri pseudo diritti con le unghie e con i denti?
Credo fermamente che la soluzione a questo problema sia un giusto equilibrio: non è accettabile che chi produce o crea una canzone, un film o una qualunque forma d’arte, non possa trarne vantaggio economico. Sarebbe scorretto.
Ma non è nemmeno possibile che le grandi major facciano il buono ed il cattivo tempo imponendo dei prezzi all’arte (che dovrebbe essere accessibile a tutti) davvero proibitivi.
Sembra che anche i grandi gruppi tecnologici della terra inizino a capire questa cosa, e si direbbe che si sia intrapresa una strada un po più saggia rispetto al passato….. almeno per quanto riguarda il colosso americano Apple e la britannica Emi.
In questo mio simparticoletto ci sono i dettagli per capire un po di più della faccenda :-)
Mi sembra giusto! Cosa c’e’ di piu’ bello di ascoltare musica ad un prezzo ragionevole. Senza dubbio aiuterebbe a diminuire la pirateria!
tutti possono ascoltare tutto su tutto……sembra complicato ma non lo è. loro vendono di più e noi possiamo godere di ogni cosa. bella bazza :-)