Perchè il Boss esclude la data di Milano dal suo tour? Ci snobba forse?
L’Italia gli ha rotto i coglioni e andrà solo a Roma, Torino e Udine per saltare la “Capitale morale” del Bel Paese?
No, niente di tutto questo ma “c’era da aspettarselo, dopo l’avviso di garanzia arrivato a dicembre al suo promoter Claudio Trotta, titolare della Barley Arts: disturbo della quiete pubblica e mancata osservanza dei provvedimenti dell’autorità. «The Boss» rischiava addirittura il carcere. Tutto per quei 22 minuti di bis dopo il concerto del 25 giugno 2008. Springsteen rispettò accuratamente i decibel previsti, ma li sforò durante i bis, con la versione trascinante di Twist and Shout e American Land eseguita dopo l’orario fatidico delle 23.30″.
Allora cosa è successo dopo quella serata? Che gli abitanti della zona di San Siro, o meglio alcuni (si parla di 46 sfigati) hanno firmato un esposto: adesso a termini di legge, Bruce Springsteen rischierebbe o l’arresto fino a tre mesi.
Siamo in un Paese in cui 46 individui si possono permettere di rovinare la festa ad altri 80mila, bloccando un concerto di uno dei più straordinari artisti viventi.
Ora, io capisco benissimo l’incazzatura di essere svegliato da un bis di rock ‘n roll in uno stadio: mentre stai sognando il salame all’aglio, la piazza e di scopare la tua vicina vieni svegliato da una rabbiosa chitarra elettrica e ti innervosisci.
Ma uno normale va in bagno, si fa una sega e torna a letto.