È finalmente uscito il nuovo iPhone che, nella sua versione più performante, si chiama X: iPhone X.
La prima cosa che salta in faccia è il prezzo che è un poco edificante “a partire da 1189 euro” e qua abbiamo già il primo dato: costa un botto. Ma perché?
Apple ha una caratteristica peculiare, a mio avviso: da quando è uscito l’iPhone, ormai 10 anni fa (guarda caso questo modello si chiama X che in numeri romani… beh lo sapete) da quando è uscito il primo iPhone dicevamo, Apple ha smesso di innovare. Dispositivi potenti, veloci, BELLISSIMI ma di innovazioni poche.
Anche questo X ha un processore definito neurale, di cui hanno presentato il loro modello i ragazzoni di Huawei qualche mese fa, è un borderless come per esempio alcuni modelli di Samsung, ha il riconoscimento facciale come Android da almeno due versioni a questa parte, è subbakuo come i Samsung di ultima generazione, ha la ricarica wireless come tutti gli altri telefoni di fascia alta, ha il grandangolo come l’LG G6 per dirne uno e così via.
Si ma il punto non è innovare o meno: in questo caso è rendere usabili, migliorate, standard et intuitive delle caratteristiche che in tutti gli altri telefoni manco si sa che esistono!
Qualcuno di voi ha mai sbloccato il proprio Android con il sorriso? Qualcuno ha mai parlato di processori neurali se non gli addetti ai lavori? Qualcuno ha mai apprezzato il grandangolo nel cellulare o ricaricato il cell in wireless?
Ok, non innova ma migliora TANTISSIMO tutto quello che c’è in giro, rendendolo DAVVERO usabile e non si limita a fare una etichetta per una scatola con un nome roboante. A questo aggiungo un fatto: ok, non innova, ma chi lo fa? Samsung innova, per caso? Huawei lo fa? Il nuovo Note 8 che uscirà domani, innova in qualcosa? No, come Apple migliora molte cose ma non ci sono novità sotto il sole.
La verità è che nessuno innova in questo settore da 10 anni e questo ci porta al secondo ragionamento, il prezzo.
Il mercato degli smartphone è maturo e come mercato maturo ha delle caratteristiche: la “filiera” produttiva è lunga e copre tutte le fasce di mercato (a parte Apple che continua a coprire, e giustamente, le fasce SOLO alte) quindi abbiamo telefoni da 150 euro a 1200 (il nuovo Mate 10 pare costerà come l’iPhone e il Note 9 costerà, da domani, 999 euro).
Costano molto? Si. Ma cosa abbiamo in mano in cambio? Tutto.
In un telefono di fascia alta abbiamo una reflex di qualità con zoom ottico, un computer ad altissime performance (stiamo parlando di gingilli con 6 giga di ram), dei display a risoluzioni impensate, delle CPU da miliardi di operazioni al secondo che ci permettono di fare TUTTO con un unico dispositivo portando verso quello che, a mio avviso, sarà il prossimo futuro ovvero la convergenza.
Un SOLO dispositivo che diventa tutto quanto, da telefono a computer a telecomando della TV (Samsung DEX è una basetta, un hub che ti permette di collegare il Note a un monitor e di lavorare come a un computer, con mouse e tastiera. La stessa cosa fa Continuum di Microsoft che ha perso il treno di questa opportunità con Windows, ma questa è un’altra storia). Nel prossimo futuro compreremo basette, non computer, perché i computer li avremo in tasca.
In definitiva:
- iPhone X è innovativo?
No, non lo è, ma prende molte idee e e spunti già esistenti portandoli all’ennesima potenza e rendendoli davvero usabili. Girando la domanda, gli altri, sono innovativi? Non direi. - iPhone X è fiko?
No, è FIKISSIMO. Il comparto fotografico è strabiliante, non mi vengono altri termini. Il software è il solito stabile e funzionale iOS e tutto l’ambaradan è il massimo ottenibile ad oggi. - iPhone X è costoso?
Si, ma la domanda è sbagliata. Anche una Lamborghini è costosa ma non ci chiediamo il perché lo sia di più di una Panda. Quando compriamo una fascia alta di un prodotto in un mercato maturo abbiamo altissima qualità a caro prezzo. - iPhone X è bello?
Una cifra.
iPhone X costa tanto perché è fico o è fico perché costa tanto?
Entrambe le cose. Con quello che ha dentro DEVE costare molto e con quello che costa diventa fiko per il classicissimo mood modaiuolo di Apple, che da sempre la contraddistingue e la rende l’azienda non solo leader di settore ma con il brand più potente che si sia mai visto sulla faccia della terra.