Il cambiamento fa paura. Sempre. Ma il cambiamento è inarrestabile. Sempre.
Quindi dobbiamo capire fin dove avere speranza et entusiasmo ma senza diventare degli imbecilli fanatici per cui ogni cambiamento è SEMPRE positivo. Dobbiamo essere in grado di discriminare o almeno essere in grado di discutere delle cose senza pregiudizi. Insomma, ragionare.
In questi giorni ha fatto il giro del mondo la foto in cui vedete Mark Zuckerberg in mezzo a una folla di inebetiti indossatori di Oculus Rift (che io ho anche provato!), senza che i suddetti abbiano nemmeno modo di accorgersi dalla sua presenza, presi come sono dalla presenza virtuale negli occhiali.
Subito sono nati dei tweet che hanno definito la foto (e il futuro ad essa associato) distopica.
Per chi non ha voglia di sbattersi, la per distopia s’intende una immaginaria società o comunità altamente indesiderabile o spaventosa. Il contrario di un’utopia, per capirci, un mondo alla 1984 o alla Fallout e Stalker, per gli amanti di videogiuochi ecco. Un futuro in cui il Grande Fratello NON è un reality televisivo ma un dittatore che detiene il potere e le nostre anime, una cosa come quella descritta in questo mio post intitolato “distopia Ucraina“.
Ora, due informazioni su tutte. Dice Bauman, uno dei più grandi pensatori del nostro tempo:
In generale però le ricerche sociali mostrano che la maggior parte delle persone usa Internet non per aprire la propria visione ma per chiudersi dietro degli steccati, per costruire delle “comfort zone”
Allo stesso modo Neil Postman, sociologo teorico dei mass media e critico della cultura contemporanea, dice:
La devastazione spirituale giungerà, probabilmente, da un nemico con la faccia sorridente
Ma allora stiamo andando verso la catastrofe? Bauman dice che Internet, al contrario di quello che abbiamo sempre tutti pensato, è diventato un luogo per erigere steccati e per chiudersi in zone sempre più sicure. Quella che chiamo “bolla dell’ego” di cui ho parlato in questo post, in effetti, dice esattamente la stessa cosa ovvero che gli algoritmi ci spingono a usufruire di contenuto sempre più su misura e quindi a limitare i confronti e, di conseguenza, il pensiero trasversale.
Dall’altra parete però dobbiamo pensare a due cose: se, prima della distribuzione massiccia del cinema qualcuno avesse visto delle persone guardare un film, non avrebbe pensato ESATTAMENTE quello che pensiamo noi guardando quelli con gli occhiali?
Persone fisicamente vicine ma mentalmente distanti, ognuna persa nel proprio mondo, nel proprio immaginario, nel proprio privato fantastico, privo di fisicità. Nessuno parla con gli altri, nessuno comunica.
Et aggiungo: che la devastazione spirituale giungerà da un nemico con la faccia sorridente, è una cosa che sta in piedi e ci dovrebbe terrorizzare? Cioè, in base a questo paranoide ragionamento e tirando fuori una sorta di sillogismo, allora ogni faccia sorridente potrebbe essere veicolo di devastazione spirituale, da Jim Carrey a Gesù Cristo a Jerry Calà, da Berlusconi a Obama, dal Dalai Lama a Eddie Murphy fino a Mark Zuckerberg. Scusate, non sta in piedi, la reputo una cazzata.
Vi dico quello che penso io: che la devastazione morale arrivi non è detto e se dovesse arrivare probabilmente sarà con il sorriso, senza dubbio, ma non vuol dire nulla; meglio essere devastati con il sorriso che con le zanne di fuori, affilate.
Quello che è certo e che è DAVVERO importante è che Bauman ha assolutamente ragione:
il nostro mondo si sta frammentando e gli individui sono sempre più immersi in un mondo personalizzato che, spesso, non consente possibilità e necessità di confronto.
Dobbiamo essere vigili, non terrorizzati. Dobbiamo essere svegli, non paralizzati dal terrore.
Gli Oculus sono solo un mezzo, come tutto quello che ci circonda. Noi, siamo il fine. Solo noi.
Avete paura di Mark Zuckerberg?
Indossare gli occhiali per la realtà virtuale sarà come essere al cinema. Proprio DENTRO al film però ;) Non abbiate paura delle novità, a prescindere, mai :)Per approfondire e capire come funzionano gli occhiali: http://www.rudybandiera.com/realta-virtuale-facebook-0301.html#divanONE
Pubblicato da RudyBandiera.com su Martedì 1 marzo 2016
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Promesso, non ammorbo :)