Comandare il proprio computer solo con la “forza del pensiero“, guidare la nostra autovettura senza toccare il volante, rivedere i nostri sogni la mattina e poter interpretare ogni pensiero come un atto concreto al di fuori della nostra mente.
Fantascienza? No:
“La macchina in grado di leggere e riprodurre le immagini nel cervello umano potrebbe divenire realtà in un futuro non troppo lontano. Questo grazie anche al lavoro di alcuni ricercatori nipponici (…)
Una volta perfezionato il sistema, il passo successivo punterà dritto a visualizzare le immagini all’interno del pensiero umano, qualcosa di simile alle “nuvolette” dei fumetti. Non solo: la sfida è rivolta anche ai sogni, che potrebbero addirittura un giorno essere registrati e rivissuti da svegli (…) Tra quelli ipotizzati, di sicuro il più curioso è quello del “neural marketing“: nel passare vicino ad un cartellone pubblicitario, il dispositivo leggerebbe la mente del potenziale cliente, proponendo un acquisto a tema con quanto pensato dal passante” punto-informatico.it
Scenari straordinari vengono semplicemente spalancati da una scienza che si basa sui principi della banale (semanticamente parlando) lettura del cervello.
Pensiamo a quali prospettive ci vengono offerte da una cosa come questa: a livello medico non ci sarebbero più barriere sintomatiche.
Un dottore non dovrebbe chiedere ad un paziente che cosa sente, perchè lo potrebbe vedere in maniera dettagliata su un monitor. Questa cosa sarebbe addirittura rivoluzionaria se abbinata a bambini, anziani o a persone che non hanno possibilità di esprimersi.
Allo stesso modo, o meglio secondo lo stesso principio, ogni tipo di interfaccia diverrà del tutto obsoleta visto che per far compiere un’azione ad una macchina la si dovrà solo pensare. Se il sistema sarà perfezionato ogni cosa si muoverà solo in base ad un nostro “sforzo mentale“.
Ma allargando ancora questa rivoluzionaria scienza si possono immaginare cose straordinarie: il vero e proprio sharing del pensiero.
Immaginiamo di essere tutti connessi ad una centralina, o a più centraline come i ripetitori dei cellulari, che abbiano la capacità di interpretare i nostri pensieri e di metterli in condivisione tra gli individui, sempre che essi lo vogliano.
Se fossimo in un ristorante pieno di gente ed avessimo bisogno di una informazione, la potremmo ricercare all’interno dei Data Base mentali degli altri avventori, che a loro volta potranno condividere sezioni informative di cervello a loro piacimento: una sorta di condivisione delle cartelle come oggi avviene con software Peer to Peer come eMule.
Se tutto questo oggi è ipotizzabile, di contro è anche ipotizzabile una pericolosa violazione dell‘intimità mentale, della nostra intima personalità che teniamo gelosamente racchiusa all’interno della nostra testa.
Allo schiudersi di un’opportunità tecnologica moderna si aprono anche molte questioni morali che vanno affrontate con l’evolversi delle scienze che ci permettono cose impensabili fino a qualche anno fa.
Di fatto l’etica deve andare di pari passo con la tecnologia, non per frenare quest’ultima ma per indirizzarne l’uso.
“sharing del pensiero” un po’ come “gli occhiali a raggi X per vedere le ragazze nude”! Riguardo Alex da Ge ti ho risposto da Pam.
GRANDE ALEX!!
ben tornato… è sempre un piacere leggere le tue cazzate :-)
Una qualsiasi macchina comandata dal pensiero sarebbe un fiasco colossale. Supponiamo, per assurdo, che il mio PC fosse comandato dal pensiero: cosa succederebbe se aprissi un browser? ogni 4 secondi aprirebbe un sito porno. Questa è ferma dimostrazione che tale macchinario non funzionerebbe.
diciamo allora che una qualsiasi macchina comandata dal TUO cervello insano sarebbe un fiasco colossale.
quella comandata dal mio pensiero si aprirebbe sul sito del vaticano, poi su quello della ricerca etico/compatibile poi su quello delle donazioni online.
vedi? opinabilissimo!
Sinceramente questa innovazione dello sharing delle informazioni custodite nella nostra mente mi preoccupa e non poco, per fortuna esistono dei metodi per schermare la nostra mente e i nostri pensieri: questi metodi ci permetteranno in futuro di difenderci da queste tecnologie, che sicuramente sono state pensate per aiutare, ma che finiranno per essere troppo invasive. Vedi la scoperta della bomba atomica…
Questi metodi per schermare la mente, se volete ve li spiego, non si sa mai :)
Si si dai spiega!
Sono curioso…
barriera mentale: la barriera mentale è un metodo poco diffuso di protezione psichica, se non sapete di cosa vi parlo è perchè non fate parte di quel ristretto numero di persone che hanno imparato questa tecnica antica di protezione. Il sistema di schermo mentale è semplice da spiegare ma non così tanto da attuare, consiste cmq nella capacità di concentrarsi su alcuni pensieri in modo continuo: ad esempio una cantilena o dei pensieri felici (vedi peter pan che li usava per volare), facendo questo si è in grado di erigere una barriera protettiva mentale contro coloro in grado di leggere e interpretare la nostra mente.
si però Conte detto così non vuol dire niente.
cioè dacci qualche fonte, quale link su cui studiare…
http://www.alberosacro.org/psicodinamica.htm
la psicodinamica si avvicina molto a quello che intendo io, ma per sapersi schermare da un attacco psichico ci vuole pratica ed esperienza.
Eragon e anche Harry Potter rendono un pò l’idea, stiamo parlando di fantascienza e di futuro e non di fiabe per ragazzini sia chiaro