Ognuno ha bisogno di un nemico, ma non di un nemico qualunque, un nemico proprio su misura, preciso e ritagliato sulle proprie paure, le proprie ansie, le proprie frustrazioni.
Prendiamo ad esempio il Giappone. Si si proprio il Giappone, quel paese in cui le persone hanno gli occhi a mandorla e dove la tecnologia è la più evoluta del mondo. Vi ricordate cosa è successo, in Giappone, nel 1945? Gli hanno tirato due bombe atomiche e da li nulla è stato più lo stesso.
A parte le ovvie implicazione di carattere politico, sociale e soprattutto sanitario è anche nato qualcosa che proprio non ci si aspettava…. È nato Godzilla.
Dalle paure dei giapponesi, dalle paranoie post atomiche, dal terrore di un mondo mutato e generatore di mostri è nato appunto IL mostro per eccellenza, il mutante. Qualcosa che non si era mai visto prima, un repellente mostro generato dagli incasinamenti dell’atomo, altra cosa che non si era mai percepita prima.
La paura incondizionata nasce dall’ignoranza, la paura nasce dalle favole, che prende solo spunto dalla realtà.
Ma Godzilla non è nato in Italia o nella Germania devastata dalle bombe, no è nato in Giappone dove quello che è successo non era mai successo prima.
Un mostro, un nemico su misura, nato dalle fantasie orrorifiche dei giapponesi. Pensateci, noi oggi vediamo i film di Godzilla perché gli americani hanno tirato la bomba atomica su Hiroshima, cioè la cultura pop mondiale è influenzata da questo. Pazzesco, no?
Allo stesso modo, scendendo di livello, lasciando perdere i mostri e popoli intieri, ognuno di noi necessità di un nemico su misura e proprio per questo nascono realtà magnifiche come le scie chimiche, il terrore della massoneria e dei gruppi di potere, i rettiliani, gli alieni, le varie distopie tecno-aberranti e ancora, su cose che esistono veramente, complotti globali come quelli deliranti dei nazisti verso gli ebrei.
Tutti vogliamo un cattivo da combattere per sentirci buoni. Noi siamo i buoni.
Il problema è però che se tutti noi siamo diversi e se tutti i nemici sono cuciti su di noi e sulle nostre paure, va da sé che i miei nemici non saranno i vostri e che la frammentazione dei cattivi renda impossibile il confutarli.
La cosa meravigliosa di tutto questo è che mentre accade che tutti ci si concentri su un punto non ci rendiamo conto della visione globale che abbiamo sotto gli occhi, tutti i giorni. Mentre stiamo a pensare che i rettiliani ci ammazzeranno, che le scie chimiche ci inquinano, che la massoneria trami
non ci rendiamo conto che Facebook verte verso una sola cosa ovvero… la conquista del mondo.
Mentre perdiamo tempo con le cazzate questi mettono insieme il più grande gruppo umano di tutti i tempi, trasversale et eterogeneo, in cui tutti continuiamo a pubblicare gattini ignari del fatto che siamo dei target e che i signori di Paolo Alto sanno tutto di noi.
Pubblichiamo complotti su una piattaforma che usa i nostri dati per renderci consumatori compulsivi.
Pubblichiamo complotti e teorie dei complotto nell’unico luogo che, è evidente, punta al dominio del mondo attraverso i dati personali delle genti.
Ora, non voglio essere preso per un depresso pazzo paranoico, ma se esistesse una sola realtà che incarna tutti i complotti che il mondo ordisce da secoli, beh quella sarebbe Facebook.
Ma si sa, le genti sono strane e tira più un gattino o una polemica sulle tasse che un carro di buoi.
Grazie ai fotografi Elisa Piemontesi e Lorenzo Lucca che hanno la pazienza di seguirmi et fotografarmi con perizia, ironia et cura della mia personcina.