Non è che adesso voglio fare del mio blog un insieme di manualetti sul come fare e non fare le cose, ma chi mi segue (non dico dal 2007 ma anche da meno, ecco) sa benissimo che scrivo molto semplicemente di quello che mi passa per la testa. Scriveva l’amico Alessandro Pozzetti l’altro giorno in questo post:
Un altro esempio lampante è Rudy Bandiera: sul suo blog lascia spazio ad episodi personali, oltre che ad articoli professionali, e nonostante tutto ha raggiunto obiettivi invidiabili
A parte gli obiettivi che sono opinabili, il resto è vero. Scrivo di quello che voglio quando voglio, in barba alle regole del blogging verticale che io stesso spiego ai corsi. Come dire, fai quel che dico e non quel che faccio.
Ecco, dopo questa doverosa premessa, vado al punto: mi trovo spesso a notare comportamenti terrificanti che le persone hanno a causa del proprio smartphone. Ho provato a fare una breve liste di cose che NON si dovrebbero fare con lo smartphone, per rispetto di se e degli altri. Molte di queste saranno condivisibili, altre più personali ma tutte, secondo me, sono uno spunto di riflessione.
Non scrivere quando sei in compagnia
Se sei con altre persone evita di avere il telefono in mano e di scrivere in continuazione. Non importa chi tu sia o quale ruolo occupi, non sta bene essere altrove con la testa mentre si è li con il corpo. E’ intollerabile… metti via quel coso.
Non stare in mezzo agli altri a telefonare
Se sei per esempio a tavola con altre persone e ricevi una telefonata, non stare li seduto a parlare perchè la cosa costringerà gli altri a due spiacevoli conseguenze ovvero dover parlare piano per permettere ma te di sentire e anche di ascoltare la tua telefonata. Ma chi se ne frega delle tue cose, alzati e cambia stanza. Il che mi porta a una ulteriore riflessione.
Non sei obbligato a rispondere
Se sei in un momento come a tavola, o ti stai salutando con delle persone puoi non rispondere. Se il telefono squilla silenzia la suoneria, non lasciarla andare che è imbarazzante, e non rispondere. Saluta, bacia, abbraccia, fai quello che devi fare poi congedati e alla fine richiama. Fai una cosa alla volta, falla bene e non costringere gli altri a subire le tue cose. Manda eventualmente un messaggio preimpostato a chi ti chiamava dicendo che lo richiamerai.
Non selfarti in loop
Non ci sono cose più imbarazzanti, viste da fuori, dei selfie. Vedi le persone che fanno facce stranissime, che si sentono cool e mettono la bocca a culo di gallina. Non esagerare, ti prego, se non vuoi essere patetico.
Non condividere in continuazione
La condivisione è una ficata, io ci campo sulla condivisione e sui social, ma la condivisione digitale NON è tutto. Quando sei con gli altri, purché tu non sia Claudio Gagliardini, non fare foto da sparare sui social in modo compulsivo. Goditi il momento, l’aria, la compagnia. Non comportarti come un drogato.
Disabilita le notifiche
Le notifiche sono il male del’ultimo decennio, lo scrivo da tempo. Quindi LIBERATENE. Fatti un piacere, vivi leggero. Nel mio telefono ho levato TUTTE le notifiche sonore e di vibrazione, tranne SMS e telefonate. Non voglio che il mio telefono sia una tortura e non voglio che sia una tedia per gli altri.
Tienilo in mano il meno possibile
Quando sei in mezzo agli altri tieni il telefono in mano il meno possibile perchè già averlo li è una fonte di distrazione. Il primo segreto della personalità, del carisma se vogliamo, è la presenza. La presenza si ottiene solo con la concentrazione e se abbiamo quel monolite in mano la concentrazione è in parte da esso assorbito.
Non dimentichiamo che lo smartphone ha un ascendente incredibile su di noi.
A tavola bandiscilo
Mentre è divertentissimo twittare mentre si guarda la TV, perchè la TV è per sua natura un momento individualistico e lo si rende sociale, non tenere il telefono sul tavolo quando mangi. Tanto se suona lo senti, se ti arriva un messaggio invece te ne sbatti.
Infine: non sei il suo schiavo
Ricorda sempre che lo smartphone è un mezzo, è il tuo mezzo, il tuo strumento per rimanere in contatto con il mondo. il contatto con il mondo è il fine e lo smartphone è il mezzo.
Il telefono è un oggetto che ti trasporta, e in quanto oggetto non è il tuo padrone, sei tu il suo.
E’ bello, utile, affascinante ma è un mezzo e tu sei il suo padrone. Non fare che diventi il fine e non esserne schiavo.
Sono un docente, divulgatore, consulente e TEDx speaker: insegno a persone ed aziende a non avere paura del digitale e a viverlo come un’opportunità, sia personale che di business.
Ho scritto 3 libri su tecnologia e digital: Web 3.0, Digital Carisma e Condivide et Impera.
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Le 7 regole per vivere online | TEDxBologna | Rudy Bandiera