Esistono persone alte. Come sono connotate, rispetto alle altre? Sono più alte, ecco tutto. Ok, ma se sono più alte non sono alte, in senso assoluto, quindi quando si dice “è alto” ci si riferisce ad una altezza che per noi è superiore alla media ma non a una altezza precisata, ognuno ha il suo metro. Ma se vediamo uno alto 2 metri e 10 centimetri si, tutti possiamo dire “è alto” senza timore di essere smentiti. In senso assoluto. Giusto?
Questo ragionamento per capire che gli assoluti, come è alto, è bello, è simpatico, è basso, è grasso si basano tutti su una cosa soltanto ovvero sulla media, la media che ognuno di noi ha nella testa.
Ok, questi sono i presupposti. Il post potrebbe finire qua e invece no, va avanti.
Stando sui social tutto il giorno tutti i giorni si imparano un sacco di cose e non solo cose futili o inutili. Si imparano un sacco di cose che esistevano anche prima della vita digitale ma si sa, la vita digitale aumenta in modo esponenziale il numero di rapporti sociali e molti di questi si fanno stretti, quindi si hanno maggiori possibilità di individuare, appunto, delle medie.
Se conosco 10 persone posso definire una media relativa a 10 persone, se ne conosco 100 la mia media sarà molto più… media.
Ok, come ci sono gli alti, i bassi, i grassi e i simpatici ci sono anche gli antipatici. Si, ci sono anche gli ipocriti e gli infami ma oggi parliamo di antipatici.
Li riconosci perché quello che dicono non ti piace. Mai.
Il fatto è che se guardi da vicino quello che dicono, se lo analizzi scevro da empatia, allora vedi che non dicono cazzate e se le dicono non sono motivo di tanta irritazione da parte tua.
Dicono cose che anche altri dicono, ma quando le dicono gli altri ti vanno bene, se le dicono loro no.
E non si tratta di “avercela con loro”, si tratta proprio che sono antipatici e tutto quello che fanno risulta, almeno, noioso.
Gli antipatici hanno una croce da portare: sentono che qualcosa non va, sanno che non dicono solo cazzate ma sanno anche che sono trattati in maniera diversa dagli altri, ma non capiscono il motivo (visto che non dicono più cazzate degli altri). Questo li rende frustrati e spesso permalosi, perchè vivono sulla difensiva.
In pratica l’antipatico amplifica la sua antipatia con la frustrazione che sfocia nella lagna e l’essere permaloso.
Il brutto, in tutto questo, sapete cos’è? E’ che l’antipatico ha un fluido di antipatia che viene percepito anche attraverso i supporti digitali e i device, ovvero l’antipatico è antipatico sempre, su Facebook, su Twitter, su Google plus o di persona. L’antipatico E’ antipatico. Punto.
Quello che io faccio ogni volta che comunico con qualcuno è capire se quello che mi dice mi piace o non mi piace semplicemente in base a chi l’ha detto. E’ una strada complessa e difficoltosa ma che si deve seguire, per non perdere opportunità, per non trattare male chi è “solo” antipatico e per non sopravvalutare chi invece è simpatico, ma ti vuole fottere.