Ci hanno sempre insegnato che imparare è una palla. La scuola è pedante, gli insegnanti spesso annoiati, i programmi scolastici fuori dal tempo. Lo studio è noioso, logorante e spesso percepito come inutile. L’imparare è da perdenti.
Partendo da questo presupposto (assurdo) io ho sempre pensato che all’imparare manchi una cosa fondamentale: manchi la passione. Non la passione necessariamente di chi ascolta ma soprattutto la passione di chi racconta.
Non è possibile raccontare qualcosa, far arrivare un messaggio e generare empatia senza che tutto questo venga erogato con passione, quella vera.
Io amo il mio lavoro, lo amo alla follia. O meglio amo da morire il contatto con gli altri, il continuo confronto, la possibilità di raggiungere miriadi di persone e l’opportunità di costruire dubbi e sicurezze in me che possono essere trasmessi ad altri.
Amo la condivisione di ogni cosa possa-debba-voglia essere condivisa.
Amo il Web e la vita sociale che ne scaturisce, amo il Web e la vita reale che ne scaturisce.
Per questo faccio il mio mestiere e per questo lo insegno ad altri.
Quando mi dicono che andando nelle aziende a fare formazione io creo la concorrenza io rispondo che non è vero, io creo un mercato.
La consapevolezza delle opportunità e delle possibilità intrinseche nel Web è il primo passo verso la creazione di un mercato che porta possibilità e guadagno a tutti: guadagno materiale e immateriale, possibilità di lavoro, di carriera, di amore e di amicizia per tutti.
Ma ci vuole la passione. La passione per quello che si racconta e per questo mondo. Ci vogliono il cuore e la pancia.
Così quando faccio le mie lezioni ci metto tutto, do tutto. Ne esco devastato, come dopo una trasfusione, ma la gente si diverte. La gente si diverte ed esce arricchita. La gente si diverte ed esce con nozioni utili. La gente si diverte.
La chiave di tutto sta proprio in questo, l’imparare è una ficata si lo si va con il sorriso: mi hanno sempre detto che le cose si imparano meglio con il sorriso sulle labbra. Beh, la foto in testata è quella che abbiamo fatto durante il secondo giorno del corso che io e Skande abbiamo tenuto a Roma giovedì e venerdì, su personal branding e SMM.
Scremare la noia, mettere pancia e passione, amare quello che si fa, amare le persone che si hanno di fronte. Avere voglia di condividere, di insegnare, di trasmettere e di imparare. Queste sono le chiavi, questa è la strada che tutti dovremmo seguire, da una parte all’altra della cattedra.
Dare, prima di avere, e farlo divertendosi. Sorridere è la chiave di TUTTO.