Innovare l’innovazione. Questo dovrebbe essere il mantra in Italia, la parola d’ordine per cercare di svecchiare un sistema che risente ancora di un antico sistema comunicativo e di un obsoleto modo di rapportarsi.
Il problema italiano sta nella formalità: un Paese in cui se non hai 60 anni non sei considerato nulla dalle aziende, un Paese in cui il giovane è sbarbato e appena passa i 30 anni è vecchio, un Paese che fa innovazione senza innovare è un Paese che NON innova.
A #Sinnova14, a Cagliari, in Sardegna, qualcosa per innovare davvero è stato fatto. Non è sufficiente raccogliere le migliori menti della nostra generazione per creare un ecosistema innovativo se queste menti se la raccontano tra loro, quello che serve è chi sappia comunicare ed arrivare a chi NON potrebbe mai conoscere certe dinamiche.
La divulgazione, la consapevolezza, la chiarezza, la conoscenza di massa sono le vie da seguire.
Quindi a Cagliari c’erano sì persone in grado di cambiare davvero le cose ma anche persone in grado di raccontare il cambiamento. Il risultato è stato quello che vedete di seguito:
Buzz, ovvero il numero di contenuti generati online attorno all’hashtag.
Engagement, ovvero le conversazioni nate attorno ai contenuti del buzz.
Reach potenziale, ovvero il numero totale di persone potenzialmente raggiunte o raggiungibili in base alle conversazioni di cui sopra.
In Sardegna importanti personaggi del Web italiano come Riccardo Luna o il potente Gianluca Dettori hanno raccontato che cosa potrebbe diventare l’Italia di domani, ma il merito organizzativo è stato di invitare anche persone come me non tanto per chi sono io, ma per gli individui che riesco a raggiungere con il mio linguaggio e con la mia voce.
In Sardegna non ce la siamo raccontata tra di noi, a quanto pare.
Dico e ripeto il terzo teorema
Qualunque tipo di promozione basato su eventi che fondono la “real life” con la “digital life” sono il modello dell’advertising di domani: la fusione digital-real-life è la pubblicità del futuro. Di certo non cliccheremo su dei banner e dei link per sempre.
La fusione tra online e offline è la strada verso il domani, verso il Web 3.0.
Se continuiamo a raccontarcela tra di noi, senza divulgare e sentendoci una élite, non andremo da nessuna parte.