Credo che sia arrivata, per le grandi lobby che gestiscono il mercato planetario della musica, di rivedere un pelino il loro modello di business: continuare a “rapinare” la gente vendendo Cd a prezzi decisamente alti, non sembra avere un grande futuro:
“E’ il primo sorpasso che riguarda una grande etichetta discografica.
La Atlantic records, marchio del gruppo Time Warner sotto il quale sono stati pubblicati prima gli album e poi i cd di artisti che hanno fatto la storia della musica moderna, come Ray Charles, John Coltrane e i Led Zeppelin, ha fatto il 51% del suo fatturato quest’anno attraverso la vendita via internet dei brani musicali, mentre il resto è stato fatto attraverso i supporti fisici tradizionali come cd e dvd”
corriere.it
Chissà che non comincino a rivalutare il modello dello sharing. Forse, per continuare a sopravvivere dovranno farlo per forza.
Se online è una fonte di risparmio, perché non approfittarne. E’ l’acquirente che crea il sistema, e non viceversa, e quando le cose vanno diversamente, è perché lo subiamo passivamente. Ciao belli