Vado al sodo: mi hanno insegnato che raccontare storie, quello che chiamano lo storytelling, funziona. Quindi vado al punto.
Mi alzo alle 5.50 di mattina, mi doccio, mi vesto e vado in stazione insieme al mio amico e socio Skande. A Milano, dobbiamo andare. A Milano, non in Guadalupe.
Prendiamo il treno da Ferrara, il solito regionale pulcioso che fa schifo persino alle zecche, ed arriviamo a Bologna dove prendiamo (insieme alle straordinarie Valeria e Stefania di SocialMargarita) il Freccia Rossa per Milano. In ritardo. Di 15 minuti.
In treno il controllore mi prende il biglietto, lo guarda e dice “spero non sia il biglietto questo” ed io le dico “si si, che lo è”. Bene, il biglietto era datato 1 ottobre. Ieri era il tre.
Dalla fretta e grazie al fatto che il sito di Trenitalia andava male, ho dovuto fare la prenotazione mille volte prima che andasse a buon fine, e mi sono scordato di cambiare la data.
Morale della favola: ho pagato due posti per Milano il primo ottobre, che hanno viaggiato vuoti, ma non ho comprato quelli per ieri, che come conseguenza mi sono costati altri 80 euro (il biglietto per due) e 100 euro (la simpatica multa).
RESPONSABILITÀ MIA
Facciamo una riunione fiume insieme ad Andrea Albanese, una riunione che dura fino alla sera e che ci porterà a realizzare un progetto che ci farà sfondare e diventare ricchi, e prendiamo la strada per il ritorno.
Causa traffico rimaniamo bloccati, del tutto. Riusciamo ad arrivare alla metro ma perdiamo il primo treno, causa troppo pieno. Anche se siamo partiti un’ora prima della partenza del Freccia di ritorno verso Bologna, lo perdiamo. Questo era in orario, vaffanculo a lui.
RESPONSABILITÀ DI MILANO
Vado alla biglietteria automatica per cambio biglietto, e mi dice che il treno dopo è pieno. PIENO capito? Bene, quindi vedo di prendere quello dopo ancora, ovvero quello delle 20.15 ma cosa succede? Si blocca la dannata macchinetta mostrandomi il seguente errore.
Un fottutissimo generico errore di sistema.
Allora mi metto in coda alla biglietteria “normale” per cambiare il biglietto. Ho 64 persone davanti a me, in coda.
Al mio turno, dopo 30 minuti, il tipo gentilmente mi dice che la macchinetta ha bloccato il mio codice PNR e che si devono aspettare 30 minuti prima che si sblocchi. Peccato che erano almeno 30 che aspettavo in coda, ma in ogni caso non si sblocca.
Quindi cosa succede? Succede che il tipo, anche gentile devo dire, si sbatte ed inizia a cercare di capire cosa fare per farmi prendere un treno che non riesco a prendere a causa di una macchinetta marcia.
Dopo 44 minuti di attesa allo sportello arriva con un foglio, lo timbra, ci scrive a penna quale carrozza devo prendere e quale posto e mi manda via dalle palle.
RESPONSABILITÀ TRENITALIA
Giornata dalle 5.50 di mattina con arrivo a casa alle 22. Totale movimento: 410 euro solo di treno.
Stato di salute del sottoscritto alla fine del 3 ottobre: fegato spappolato, alla Vasco.
La prossima volta Italo. A qualunque costo, Italo.
Sbrigati a prenderlo Italo, perché magari al tuo prossimo viaggio, già saranno andati in fallimento e dovrai rifare il bis con #trenitalia
J-M (oppure d’ora in poi forse farei meglio a firmare Working Poor!
Solidarietà! Sui treni si viaggia sempre con sorpresa (sempre sgradita)Su twitter c’è pure l’hastag #odiotrenitalia con alcune disavventure, ma non arriva nemmeno vicino a rappresentare il “problema trenitalia”: avrebbe bisogno di una spinta ;-)
Caro Rudy, come ti capisco!
Ascolta questa:
28 agosto 2013 – Spendo la bellezza di 150 euro perché Trenitalia mi porti da Torino a Milano, da Milano a Rimini e viceversa.
Tutte Frecce (Bianche e Rosse). Perfetto!
Arrivo a Milano senza problemi. Poi aspetto la Freccia Bianca (Milano/Lecce) per approdare a Rimini.
Saliamo tutti e taaac: su 4 carrozze manca l’aria condizionata. I finestrini non possono essere aperti. Temperatura all’interno della carrozza: 38 gradi.
I passeggeri si lamentano; un sessantenne cardiopatico contatta il capotreno (non riesce a respirare!), una ragazza in stato interessante chiede di essere spostata, un’altra nei pressi di Bologna SVIENE.
DELIRIO!
Il capotreno rischia il linciaggio.
Chiamo la Protezione Civile perché qualcuno a Bologna ci porti dell’acqua. La persona con cui parlo al telefono resta senza parole, ma niente: non si può intervenire. L’acqua però ce la portano. IO a Rimini finalmente scendo, ma quel treno in QUELLE condizioni prosegue la sua corsa. Pace all’anima loro!
Il giorno successivo a Rimini aspetto il treno per Bologna (in ritardo); decido quindi di salire su un altro treno perché un solo ritardo mi avrebbe fatto perdere TUTTI i treni successivi. Un regionale chemanconelterzomondo. RITARDO ANCHE QUELLO! A Bologna CORRO giù per le scale mobili perché il Freccia Rossa per Milano è in partenza. Lo prendo al volo!
E’ IL TRENO SBAGLIATO!
Scoppio in lacrime disperata, il capotreno mi lascia rimanere in prima classe (sebbene non mi spettasse) per pietà.
Anche questo Freccia Rossa è in ritardo. Ovviamente perdo l’ultimo per Torino. Torno sul regionale. Arrivo alle 2.00 di notte. Dalle 19:00 alle 2:00 Rimini/Torino. Dalle 19:00 alle 2:00 R I M I N I / T O R I N O
Trenitalia, chiedi? Orrore e odio per tutti i secoli dei secoli amen.
NTV (italo) sta alla canna del gas e probabilmente, grazie ai tuoi 410 euro, sarà comprato da Trenitalia. Anche Alitalia sta alla canna del gas e forse, grazie ai tuoi 410 euro, sarà comprata da Trenitalia…Ti rimane la macchina…a meno che Trenitalia non entri nell’azionariato di autostrade spa. Insomma sei circondato…mai più dire MAI PIU’. (oppure stai a casa ed usa Skype…finchè dura…) :)
Salve sono un disegnatore di fumetti e invio questo messaggio email per segnalarvi che è nato un blog, da me realizzato dove sono alla ricerca di storie vere da trasformare in fumetto per poi renderle pubbliche. Le storie che cerco trattano delle disavventure che i cittadini subiscono causa trasporti pubblici, malasanità ecc. insomma un po tutto ciò che rende la vita sgradevole nel nostro bel paese. Il blog è questo http://mritalio.blogspot.it/
Spero nella collaborazione