Ci sono persone che non hanno ancora capito bene che cosa voglia dire taggare su Facebook, il senso della cosa, e che spesso potrebbe essere noioso essere taggati.
Mi spiego: il tag è quell’operazione che avviene si Facebook nella quale “etichetti” una foto con la presenza di un individuo. Il senso dell’operazione del tag sta nell’inserire una persona in una immagine perché questa persona è fisicamente presente nella foto, conosce tutti quelli che vi fanno parte oppure perché in qualche modo è correlato alla suddetta.
Bene, se vengono meno le tre cose che ho elencato in precedenza, il tag è una cosa del tutto insensata, a volte noiosa e spesso irritante.
Ci si trova dentro a foto assurde, con bambini che strizzano gattini, con orsetti infiocchettati o con bambini ed animali tutti insieme, dei quali non si sa nulla. O peggio, ci si trova taggati in poesiole senza senso ne metrica, insieme a completi sconosciuti che fanno i complimenti all’autore della poesiola, manco fosse Leopardi.
Senza polemica o astio mi permetto di dire, ai taggatori della domenica, che è una pratica del tutto fuori luogo e decisamente urticante. Come cadere di faccia in un fosso pieno di ortiche: non piace a nessuno, non l’ho scelto e faccio anche fatica a venirne fuori.
Per cortesia: basta.