Ci risiamo, di nuovo a parlare di Grillo. Non voglio essere monotematico ma siccome al mio Paese ci tengo, siccome ho un blog nel quale dire quello che voglio, e siccome penso che quello che scrivo possa fare anche riflettere, mi vedo costretto, di nuovo, a parlare di Grillo.
Il perché è presto detto: nella giornata di ieri, il suddetto leader del secondo partito italiano, il movimento che nella testa di Grillo dovrebbe governare il Paese, adesso e da solo, ha titolato sul suo blog “schizzi di merda digitale” motivando la violenta frase con il fatto che sul sito arrivano centinaia di BOT al giorno per commentare, in modo fasullo, e per dare contro a prescindere.
Ha anche argomentato che ci sono persone PAGATE dal sistema per dare contro al M5S.
Ora, io sono uno di quelli pagati dalla CIA (credo) e in ogni caso dal sistema tutto, per coprire la storia delle scie chimiche. Faccio parte, come sappiamo, degli “Oscuri” ossia quelli che riavviano i cellulari Android a vostra insaputa, ma non potrei fare parte anche di quelli pagati per parlare male di Grillo?
No perché a me tutta sta gente pagata inizia a fare invidia: se uno alla fine si fa pagare per coprire le scie chimiche, per parlare male di Grillo (anche sul suo blog) si fa pagare per riavviare i cellulari e conosce qualche Rettiliano, mi sa che alla fine ci salta fuori uno stipendio eh.
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pagato dalla CIA per coprire la storia delle scie chimiche. http://bit.ly/14iquAt via @RudyBandiera
Ma Beppe, dico io, non è possibile che essendo diventato il leader (leader piuttosto irruento e poco disponibile al dialogo) del più grande partito italiano, tu abbia anche smosso un sacco di detrattori? Quelli che prima non sapevano nemmeno chi eri o non ti consideravano, non è possibile che oggi si siano “svegliati ed agitati”? In definitiva, tutti i commenti negativi che cancelli dal tuo blog accusando gli stessi di essere macchinosamente comprati, non potrebbero essere persone che si sono rotte le palle?
Ieri ho rivisito il primo episodio di Spider-man, e una della frasi che più colpiscono l’immaginario di quel film è “da un grande potere derivano grandi responsabilità“. E me pare che le responsabilità che ti prendi non siano proporzionali al potere che acquisisci. Beppe, politicamente, cresci.
Il Movimento 5 Stelle ha davvero l’opportunità di cambiare il nostro Paese ed in parte lo sta facendo, ma Beppe Grillo emette spesso schizzi di fascismo dozzinale.
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Beppe Grillo emette spesso schizzi di fascismo dozzinale. http://bit.ly/14iquAt via @RudyBandiera
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da un grande potere derivano grandi responsabilità http://bit.ly/14iquAt via @RudyBandiera
Aggiungo: parlando con l’amico Riccardo la scorsa settimana, sono andato a firmare per questa petizione in cui si richiede che venga rimosso l’url del sito beppegrillo.it dal logo di partito. La motivazione è semplice e la riporto:
Il sito BeppeGrillo.it è un sito commerciale, ricco di pubblicità tra cui Adsense. Non è corretto che in un logo di un partito – che ha partecipato nel 2013 alle elezioni politiche italiane – appaia il logo di un sito commerciale. Tale sito viene gratuitamente promosso nei cartelli elettorali e nelle comunicazioni citanti il Movimento 5 Stelle.
Si richiede la rimozione di tale voce dal logo e la sostituzione con eventuale sito di un partito / movimento, primo di pubblicità o raccolta pubblicitaria diversa dalla richiesta di pubblica donazione.
La promozione di questa giusta presa di coscienza ha scatenato in molte persone rabbia e frustrazione, ed una imponente discussione qui. In molti mi hanno detto che mi dovrei occupare delle cose importanti, dei problemi veri del nostro Paese.
Ma questo E’ un problema vero!
Un partito che ha un sito con al proprio interno della pubblicità NON dovrebbe avere il proprio indirizzo sul logo del partito stesso, visto che quest’ultimo viene veicolato grazie a soldi pubblici. In pratica tutti noi paghiamo la pubblicità al sito di Grillo il quale, inserendo la pubblicità nel sito, guadagna.
Una cosa che mi piacerebbe sapere è anche dove vanno i soldi di AdSense presi dal sito di Grillo, mi piacerebbe capirlo. Lo dico senza ironia perché è una cosa che non so.
Non è una presa di posizione sterile, ma semplicemente una riflessione su come dovrebbero essere le cose. Il M5S è una cosa. Beppe Grillo un’altra. Ricordiamocelo sempre.
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Il #M5S è una cosa. #BeppeGrillo un’altra. Ricordiamocelo sempre. http://bit.ly/14iquAt via @RudyBandiera
Interessante e lucido anche il commento di Stefano Feltri sul tema: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/24/grillo-commenti-e-schizzi-di-merda-e-di-democrazia/540825/
@ Enrico Giammarco:
certamente più interessante e lucido del mio ecco :)
Cavolo anch’io ho scritto sull’argomento oggi, in maniera più ristretta …. e chiudo il mio post con “Se la rete è democratica, come dice il capo dei grillini, non può esserlo a corrente alternata e evocare i complotti quando si è al centro delle polemiche …. non è molto “nuovo” come si considerano i seguaci di Casaleggio.”
Rudy … non sei solo ahahahah
@ Stefano Fantinelli:
e ne sono felice amico mio :D
Mah,… alcuni dei commenti cui parla Grillo magari saranno anche genuini, ma il punto è che se la maggioranza dei commenti fosse stata veramente inserita da “persone non sobillate da una unica fonte” questi commenti avrebbero dovuto diluirsi nel tempo in modo casuale…invece appare che vi sia stata una concentrazione contemporanea sul suo blog e su vari social di questi commenti …con una temporizzazione da orologio svizzero (o dovrei dire atomico..) lasciando nascere il forte sospetto che vi sia una unica causa comune dietro tutti loro.
Personalmente, io ho “smascherato” un paio di persone in un social andando con evidente comportamento “troll” e dopo una breve indagine ho scoperto che erano professionisti dei social pagati per fare questo…Be certo 2 persone non fanno statistica…ma mostrano che il fenomeno in qualche misura esiste…
Se a questo si aggiunge l’evidente interesse del PD a screditare Grillo, per cercare di recuperare voti convolati verso il movimento 5S ..e per la paura che in future elezioni il M5S gli rubi altri voti visto che il principale motivo del successo del movimento 5S è proprio l’inadeguatezza del PD che sembra essersi dimenticato non esistono solo i dipendenti delle grandi aziende ma che esistono anche i giovani…(per non parlare di altre categorie che per dovere ideologico il PD dovrebbe difendere). Questo lo ammette lo stesso Bressani(ovviamente con la speranza di recuperare voti)…
Sommando tutti questi “indizi”…si forse Grillo magari esagera ma…qualcosa di vero sembra proprio esserci…
@ Francesco Abbruzzese:
Certo che qualcosa di vero c’è. Ricordo che è proprio il lavoro che svolge la Casaleggio Associati: marketing in rete attraverso la figura dell’influencer. Certamente è possibile “far parlare” la rete di un qualsiasi prodotto, anche un partito politico. O un movimento.
Ciao Rudy, sottoscrivo la prima parte el post. In fondo il web è pieno di “anti” tutto, troll e gente che ama creare flame e, soprattutto, di persone che la pensano diversamente da te. Non a caso nel post riguardante la risposta a Pacifici i primi commenti a fioccare su Facebook erano quelli antisemiti e che, ahimè, poi hanno fatto il giro del web tra social network e siti di informazione come se quello fosse il pensiero dei “grillini”.
In questo momento Grillo dovrebbe semplicemente imparare a essere meno impulsivo. Si veda il caso voto a Grasso o la pesantezza delle parole di quanto hai riportato.
Ribadisco invece la posizione dell’altra volta su G+ riguardo il sito farcito di banner: “”In ogni caso preferisco il sito di un movimento che porti a un blog con banner pubblicitari per “autofinanziarsi” piuttosto che i siti di PD/PDL/UDC/SEL ecc. che campano con i finanziamenti pubblici rubati dalle mie tasse”.
Il blog di Grillo ha banner, l’area dedicata al M5S (programma, forum, accesso riservato ai simpatizzanti, ecc.) no. Forse sarebbe più corretto un redirect verso l’area del movimento da un indirizzo tipo http://www.m5s.it, ma non ricevendo finanziamenti per mandare avanti la baracca a me da molto meno fastidio questo di chi ha bei siti senza banner ma intasca non meno di 5 volte quanto spende come “rimborso elettorale”.
@ Piersandro Guerrera:
capisco il tuo punto di vista, credimi, ma non è molto trasparente fare pubblicità sul sito di un partito. A mio modo di vedere dico
@ Rudy Bandiera:
Certo, però la domanda è un altra: perché il problema ce lo poniamo solo adesso e non dalla prima volta che il M5S si è presentato alle elezioni? Ha sempre avuto lo stesso simbolo eppure la sua prima tornata elettorale l’ha avuta nel 2010 per le Regionali/Amministrative. Perché si deve sempre trovare un cavillo sul M5S adesso che ha maggiore visibilità e prima, quando non contava un cappero, non se lo cagava nessuno?
Ovvio che a te, come a molti altri blogger, faccia comodo la cassa di risonanza di un’eventuale polemica sul M5S, però è un modo secondo me poco corretto di cavalcare la notizia. Sicuramente non al livello di quei “cerca flame” a tutti i costi, però nel caso del sito con i banner è così da sempre… perché svegliarsi SOLO adesso?
Piersandro Guerrera ha scritto:
eh no, qua sei in malafede. Su questa cosa ci ho riflettuto quando mi è stata segnalata, e ci ho scritto quando ci ho riflettuto. Quindi puoi dire che ho torto, certo, ma non che parlo per avere una cassa di risonanza.
@ Piersandro Guerrera:
E’ facile rinunciare ai fondi pubblici se a pagare e’ la pubblicita’, e quindi noi consumatori, elettori e alla fine …coglioni
@ Rudy Bandiera:
Non fraintendermi, continuo a ritenere le tue opinioni assolutamente fuori dai flame e non polemiche, però allora a pensarci prima doveva essere chi la cosa te l’ha segnalata e magari tu stesso potresti evidenziare la cosa.
Il problema è che anche involontariamente si cavalca l’onda e guarda caso, per un motivo o per un altro, sta accadendo adesso che si cerca ogni ago nel pagliaio di Grillo e il M5S.
@Marco Meneghello,
Davvero non capisco… influencer non è una cattiva parola. Anche Rudy (il blogger di questo articolo) fa l’influencer.
Casaleggio, è a i vertici di M5S ed ha tutti i diritti di fare propaganda politica PER IL SUO PARTITO, come ne hanno diritto tutte le persone, naturalmente presentandosi per quello che sono.
Questo è molto diverso dal pagare persone per fingersi elettori del M5S che minacciano di non votarli più credo.
Certo entrambi i comportamenti sono permessi dalla nostra “democrazia”, ma io preferisco non frequentare le persone del secondo tipo.
Se la vuoi vedere diversamente come la nostra democrazia permette a queste persone di “bloggare” conto M5S “sobillati” da qualcuno, allo stesso modo permette a Grillo di segnalare questi comportamenti…poi saranno gli elettori a scegliere quale comportamento preferiscono.
@Rudy a proposito del comportamento “arrogante” e “fascista” di Grillo nei confronti degli altri partiti, credo non sia molto diverso dal comportamento che per anni il PD ha avuto nei confronti di Berlusconi. Dovremmo chiamare fascisti anche loro? No, la verità è che secondo me entrambi i comportamenti SONO GIUSTIFICATI, semplicemente perchè sono dovuti non ad una volontà “di prendersi la ragione” a tutti costi ma semplicemente al “non riconoscimento” del proprio interlocutore per motivi morali….le loro valutazioni morali potranno essere sbagliate…ma sicuramente legittime (tu dialogheresti con una persona che a torto o a ragione ritieni un camorrista o un mafioso?)
Se la vuoi vedere in termini diversi la nostra “democrazia” non obbliga il M5S a doversi alleare giocoforza con una forza politica, hanno tutti i diritti di decidere di fare opposizione senza per questo essere chiamati fascisti. Inoltre la nostra democrazia come garantisce il diritto ai “commentatori” pagati o meno di commentare nei social allo stesso modo garantisce il diritto a Grillo di segnalare questi comportamenti. Saranno poi gli elettori a decidere.
Non sono un esperto ma so leggere e pensare. Se in Italia si presentano 100 casi d’influenza nessuno ne parla, se invece i casi d’influenza sono 100000, se ne parlerà a livello nazionale.
Ecco perché agli inizi nessuno nessuno considerava grillo, ed ora invece se ne parla.
Penso che di democratico nel m5s ci sia ben poco amore per questo paese che sta colando a picco
Francesco Abbruzzese ha scritto:
“Essere” un influencer è ben diverso dal “fare” l’influencer. Un blogger che esprima la propria opinione è un influencer se seguito a sufficienza. Un blogger che venga pagato occultamente per spingere un brand online mi pare essere altra cosa. E ancora diverso è avere batterie di account attivi e coordinati pronti a commentare all’occorrenza dove serve: per promuovere un prodotto, un servizio o un movimento politico.
Non è esattamente il mio campo, ma ho amici che lavorano nell’ambiente della promozione online che mi riferiscono come tale tipo di servizio sia facilmente disponibile. Si possono comprare followers su Twitter, su Facebook e così via, più o meno “attivi”, basta pagare.
È applicare questo metodo alla politica che mi lascia perplesso. Non perplesso sull’efficacia; efficacia che le recenti elezioni hanno abbondantemente sancito. Mi lascia perplesso il lato.. chiamiamolo se vuoi “morale”.
Certamente funziona: basta dare il “la”, un messaggio qualsiasi, purché URLATO ed ecco che questo viene ripetuto. Non importa che sia vero, non importa che sia poi smentito. Il messaggio deve indignare chi lo propaga, perché è la condivisione stessa del messaggio a dar soddisfazione al condividente, non il messaggio in sé. La filosofia del FATE GIRARE.
Prova, è facile. Ti inventi una notizia qualsiasi e poi diffondi. Non importa che sia una bufala, farà lo stesso il giro del mondo. Magari finisce anche in parlamento.
@ Marco Meneghello:
sai che non capisco il commento? Perdonami, per quanto io sia d’accordo con te sul fatto che uno non “fa” l’influencer ma al massimo “è” un influencer, vorrei capire dove vedi quelli che inventano qualcosa e poi la strillano. Perchè se il riferimento è a me, scusami, ma dobbiamo un attimo discuterne :)
@ Rudy Bandiera:
No, non era un riferimento a te. :-)
Colpa mia, molto del mio ragionamento mi è rimasto in testa e non è passato dalle dita alla tastiera.
Io mi riferivo a tutte quelle storie balzane che vengono condivise sui social network. A volte sono cose vere, ma passate (emergenza sangue! c’è un cagnolino da adottare!) altre volte sono vere e proprie balle (ti ricordi la lista dei magnifici primi 100 giorni di Hollande?).
Queste notizie più o meno plausibili girano senza sosta per il web perché nessuno si prende la briga di controllare il contenuto prima di condividerlo. Il meccanismo mentale è piuttosto semplice: a chi legge viene richiesto un impegno minimo (un click) e quel pensiero si diffonde.
Questo meccanismo applicato alla propaganda politica può dare risultati sorprendenti. Si crea il messaggio e lo si fa girare il più possibile: basta toccare le corde giuste. E questo è esattamente il metodo usato dal M5S, una continua ripetizione di piccole banalità che però hanno coagulato una notevole dose di consenso.
Ogni tanto questo sistema s’inceppa, ricordi la farsa delle matite? Parte il primo a dire che vanno leccate, e giù dietro tutti quanti, nonostante le smentite. Ancora oggi avrai chi sarà pronto a giurare della validità del consiglio.
Spero di essermi spiegato, sono reduce da un’influenza che mi ha incasinato non poco la testa e faccio fatica a ragionare chiaramente! :-)
@ Marco Meneghello:
capisco perfettamente. E scusami ma non era chiaro davvero. Grazie :)
Ma quali trolls! Ma è possibile che a Grillo non sia passato per la testa che molta gente abbia dato il voto al M5S pensando che sarebbero andati in Parlamento per cambiare qualcosa e che adesso protestino perchè son capaci solo a dire no a tutto? Ovviamente adesso vanno sul suo blog e lo dicono, esprimono il loro dissenso come da sempre si fa. Se non gli piace pazienza, ma cancellare i commenti e accusare la gente di vendersi per criticarlo mi pare, oltre che idiozia pura, anche un chiarissimo segno di scarsa o nulla democrazia.
@Cicapui,
Scusa, parli come se il M5S fosse al governo e non stia mantenendo gli impegni presi. Guarda che al momento l’incarico di governo lo ha avuto Bressani….
In generale vi sono attacchi ed addebiti al M5S che di solito si fanno ad un partito che é al governo…..qualcuno mi spiega perché ? Sinceramente non lo capisco…Nella vita bisogna anche prendere decisioni….se qualcuno che prima votava PD lo ha votato sperando che si alleasse con il PD tanto vale che continuava a votare PD…..?…..
In realtà, praticamente tutti le persone che hanno votato M5S con cui sono in contatto(che prima votavano PD) dicono che se M5S si allea con PD non lo voteranno più ….molto in contrasto con quello che apparirebbe dai commenti
Sono queste considerazioni + la strana correlazione temporale dei suddetti commenti (apparsi simultaneamente in vari posti nello stesso intervallo di tempo stretto) a creare sospetti sulla loro veridicità.
Comunque nei prossimi giorni correlerò annunci di lavoro con la questione commenti per verificare se vi sono dei collegamenti….magari trovo anche qualcuno che ha “commentato” disposto a dare delucidazioni e poi pubbicherò i risultai….vi faccio sapere…..
@ francesco abbruzzese:
Secondo me ha ragione a dire che Grillo dice una mezza verità, il punto è che essendo un uomo intelligente sa benissimo che approfitta dello stesso sistema di cui usufruisce. Probabilmente non ci sono né troll pagati dal csx né troll pagati da Casaleggio, ma questo meccanismo di comunicazione urlata crea sicuramente gruppi spontanei che, magari tramite multinick, fanno:
– gli attivisti M5S in ogni dove (basta postare nell’hashtag #m5s per essere sommersi da ovetti proGrillo)
– gli hater di Grillo
Si potrebbe discutere se è nata prima la gallina o l’uovo, nel caso degli effetti specifici secondo me Grillo sa benissimo chi ha iniziato. Se fai campagna per mesi contro i politici che dormono, contro il mancato decisionismo cosa pensi che accada appena succede il contrario? L’avversario ti prende l’arma e la usa allo stesso modo. È internet, è la politica, è la vita.
@Il Pantofolaio,
Il punto è che la cosa non è simmetrica mentre è normale che la gente se la prende con chi è al potere non ha senso che la gente se la prenda con chi è all’opposizione….non ha proprio senso e non vi sono precedenti storici di “popolo” che attacca chi non è al potere. La cosa che è sempre accaduta dall’origine dei tempidi è invece che chi è al potere demonizza il “nuovo” e lo attacca con ogni mezzo per mantenere il potere. Per cui è improbabile che “improvvisamente” in un tempo molto ristretto e SOLO DOPO CHE GRILLO HA DIMOSTRATO DI ESSERE UN PERICOLO FORTE per i poteri costituiti che “il popolo” lo attacchi. La cosa più probabile è che la cosa sia stata manovrata. Questa ipotesi è sostenuta dalla distribuzione temporale dei commenti oggetto della discussione: La loro distribuzione temporale analizzata statisticamente non supera i test statistici della “distribuzione casuale” Il che significa che gli eventi hanno una unica causa comune….Si tratta di test statistici…non di giudizi fatti a naso….certo non si può avere la certezza al 100%, ma una qualsiasi persona che si occupa di statistica assumerebbe per “molto probabile” questa interpretazione.
Quindi ad essere sul libro paga del pdmenoelle siete in due: tu e la Gabanelli? (aspetta, ora lo dico come te lo dirà il peppecrillo si passaggio: “pacato da Pifanio!!!!11!!1!!”).
Al di là di tutto, sarei curioso di sapere quanto si guadagna da un blog come beppegrillo.it. Sarebbe istruttivo per l’intera blogosfera.