In questi giorni di inizio primavera fuori stagione, ci sono due cose che ci investono attraverso i media.
Le votazioni per la fiducia al Senato e il festival.
Le votazioni al Senato sappiamo tutti come sono andate e, che si sia di dx o sx, stendiamo un velo pietoso….spero non sia vero il fatto che il parlamento è lo specchio del paese. Anche se temo di si.
L’altra leccornia mediatica è, come tutti gli anni, Sanremo: quella allegra manifestazione canora alla quale partecipando degli scellerati che si fanno appioppare il nome di CANTANTI.
Il punto è che il festival non è più il festivaldellacanzoneitaliana: è la passerella dei carnet milionari, degli abiti pitturati da stilisti strapagati che non hanno più il senso della misura, dei gossip, delle scollature, elle canzonette che fanno leva sui sentimenti, che sperano di fare breccia nel cuore ma riescono a farla solo nei timpani dei poveri abbonati RAI.
Il festival dei dietro le quinte e delle riprese di nascosto, il festival del trito e il festival del ritrito…..e il direttore di RAI 1 si aspettava anche più ascolti?! Ma ci ha preso tutti per subnormali?!
Se invece dei dekrepiti “cantautori” e dei ragazzotti stonati che ci sono a questa edizione ci fossero dei talenti veri sono certo che lo share aumenterebbe….con buona pace di Del Noce.
non è che ci considerano stupidi. noi siamo stupidi! il festival è una minestra riscaldata e anche male. pero’ c’è una cosa semplice per farli smettere, basta non guardarlo.caro rudy se tutti fanno come me vedrai che cambiano il palinsesto e anche delnoce. ciao belli
beh ardu….io a dire il vero il festival non l’ho guardato (per salvare la mia sanità mentale).
ho semplicemente letto i giornali….non si può scappare all’invasione mediatica…si è costretti a subire informazioni.
baci a tutti :-)
dovrebbero chiamarlo “festival della Rututuia italiana”!!
o, per americanizzarlo un po che fa tanto figo, festival della RURUTUJA! :-)