Ieri sera per la prima volta ho provato a guardare il tanto blasonato programma Sky che prende il nome di Master Chef Italia: trattasi di una intelligente ed appassionante gara di cucina in cui, attraverso varie prove, i concorrenti procedono in un percorso che porta alla vittoria. Una sorta di talent show, ma basato sulla cucina.
La cosa che mi ha del tutto sconvolto, e che farà si che io non guardi mai più Master Chef, è l’atteggiamento arrogante, borioso e spesso del tutto maleducato, dei cuochi-giudici.
I suddetti giudici, che sono in pratica anche i presentatori, sono Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich, e sono tenuti (essendo giudici, appunto) a giudicare l’operato degli aspiranti cuochi.
Ora, a parte Barbieri che trovo educato e moderato nei giudizi, anche se a mia volta non giudico il contenuto ma solo la forma in quanto non sono un cuoco, gli altri due sono decisamente sopra le righe.
Cracco è arrogante, provocatore e maleducato, a tratti offensivo e decisamente antipatico. Bastianich è spesso di più, quasi violento e del tutto inadeguato.
Il punto è che in Italia, come spesso accade, si confondono le cose: in questo programma si scambia la competizione con l’umiliazione. Cracco e Bastianich umiliano i concorrenti in modo arbitrario e violento, facendo sentire loro una pressione enorme anche sui comportamenti e sui lati caratteriali. Vogliono insegnare l’umiltà (parole loro) ma lo fanno con l’arroganza.
Il programma piace, come spesso accade, perché le persone godono nel vedere altre persone umiliate, frustrate. Il programma funziona perché fa leva sulla frustrazione degli italiani che, in quanto repressi, devono sfogarsi in qualche modo e trovano l’umiliazione inflitta degli altri una valvola magnifica.
Cracco viene definito da giornali e TV come un uomo con grande personalità, mentre io mi meraviglio che qualche concorrente non lo abbia ancora mandato in culo: essere arroganti non è personalità, è arroganza.
Un giudizio può essere dato in mille modi, nessuno vuole impedire loro di giudicare (in quanto giudici) ma le parole e gli atteggiamenti sono importanti.
In Italia abbiamo spesso il problema di travisare e di mal interpretare i termini: viene spesso definita “sincerità” l’arroganza e la stupidità di quelli che dicono sempre quello che vogliono, senza pensare alle conseguenze. La sincerità senza empatia diventa arroganza e maleducazione. Io non voglio guardare un programma in cui un uomo, dall’alto di una posizione privilegiata, umilia altri uomini e donne.
Non è educativo. Non è giusto. Non è corretto. E mi fa incazzare.
Effettivamente è proprio così…. l’atteggiamento dei giudici è indisponente. Il format è bello, mi piace, ma il modo di porsi dei tre “santoni” è odioso. Credo comunque che sia un’impostazione voluta dagli autori, non ci posso credere che siano così merde davvero!
e comunque io non lo guardo più perchè mi fa venire fame ….. anche se lo fanno dopo cena.
Ma qualcuno sa se nel master chef inglese o americano l’atteggiamento dei giudici sia uguale?
Lampo ha scritto:
mi hanno detto che è pure peggio! In ogni caso anche a me fa venire fame :)
Penso che siano gli autori a volerlo in questo modo, certo, ma questo non scusa l’atteggiamento. Che si fottano anche gli autori, ecco :)
Finchè non parlano di ciccioli e salama da sugo non li guardo !!!!!!
@ Capro:
e questo è corretto e ragionevole :D
Vedo che hai colto nel segno, il peggio è che queste persone ricalcano semplicemente quelli che sono gli atteggiamenti “normali” sul luogo di lavoro (e non mi riferisco alle cucine ma a tutti i luoghi di lavoro).
Il peggio che un atteggiamento aggressivo e arrogante potrei aspettarmelo (ma non giustificarlo) da una persona frustrata, non da professionisti affermati e di “successo”.
Non mi piace, i pasti che consigliano sono troppo pesanti pieni di grassi e calorie, dovrebbero consigliare alle persone Piatti Gustosi e allo stesso tempo Leggeri per L’organismo :-( Delusione assoluta!
@ Roberto:
ragionamento lineare e corretto. Mi complimento con te :)
Concordo pienamente. Riflessioni giuste e opportune. Anche io ho provato a guardarlo il giorno in cui Federico (mi pare si chiamasse così) è stato cacciato fuori. Un certo sadomasochismo ho però notato da parte della vittima che godeva, piangendo e singhiozzando. L’arrogante è sempre forte del fatto che vi è un popolo di animelle pronte a farsi sculacciare pubblicamente. Non è competizione. È show al massacro, con sguardi e atteggiamenti e questo perché si è persa la lettura razionale e realistica delle cose, dei fatti.Il programma va. E allora qualsiasi riflessione muore sul nascere perché questi programmi contano su un vasto pubblico, ed è
in questo …vasto… che i nostri sociologi dovrebbero concentrare le loro emerite ricerche per agevolare l’evoluzione dell’umanità :-) tilovvo
Zaira ha scritto:
e allora vedi che la cosa è reciproca? ;)
bendetto. Quest’anno è inguardabile. Il cibo si muove intorno ad altri sentimenti, per me. L’arroganza e la gratuità delle offese non hanno niente a che vedere con la cucina. E’ un altro tipo di programma è solo intrattenimento anche di basso livello. Un Gordon-Ramsey show de noantri.
La puntata di ieri è stata forse la più “maleducata” di MasterChef Italia.
Spero che sia stata un’eccezione rispetto alle altre finora viste e non l’inizio di un trend che poco gradirei anche io.
A parte ciò, tutti e tre i giudici sono SEVERI. Probabilmente sono fomentati dai produttori e autori, sempre in cerca di parole grosse da piazzare nei loro spot, però la bellezza di questo programma è proprio l’assenza di buonismo. Sanno fare un complimento quando è meritato e allo stesso tempo evidenziano, ognuno a suo modo, un piatto di merda.
Per ora è uno dei pochissimi programmi TV che guardo volentieri, uno dei pochi che sembra contenere un’onestà molto rara nella totale finzione televisiva di questi ultimi anni.
Credo che ad alcuni sfugga una cosa. L’accento va posto sul fatto che gli autori scrivano sceneggiature di questo tipo. Dove l’umiliazione è uno dei meccanismi narrativi ricorrenti. Non si sta dicendo che Cracco (ma chiunque altro al suo posto) è un “maleducato stronzo”, si sta dicendo che un autore gli fa fare quella parte. Ma perché? Perché tira essere maleducati e stronzi? Oppure tutti quanti sono così “intelligenti” da riconoscere il gioco delle parti in modo così leggero e divertito?. Oppure non è che a forza di esporsi a prodotti narrativi dove stronzaggine, cinismo e quant’altro ci si abitui a questo modelli relazionati che, beninteso, esistono in abbondanza al di la del programma televisivo. Ma proprio per questo leggo il post di Rudy come un post “preoccupato”. (ovviamente è una mia lettura) Forse nella vita, appunto, servono altri modelli relazionali.
Marco
ciao Rudy:
tornato in Italia per le feste Sky dava masterchef ovunque e a qualunque orario.
Una sera, mentre mi docciavo ( :) ), pensavo proprio a questo modo di fare tv, a questo modo di fare i reality: in fin dei conti sono sempre gli stessi. Dei giudici arroganti che umiliano di continuo i partecipanti.
Ci volevo proprio scrivere un post sul mio modesto blog… ma poi chissà come mi è passato di mente.
Il funzionamento di questa TV è più che ovvio, lo spettatore si impersonifica nel giudice, nel carnefice quindi, e trae beneficio da questo giochino sadistico di veder gli altri soffrire.
Il tutto mi scaturiva quando il giudice (che mi sembra si chiami Cracco) sbeffeggiava una concorrente avvocato chiamandola “delle cause perse”. La stessa poi – tutta rossa e concitata e capendo il rischio per la sua immagine professionale – tentava timidamente di ricevere delle scuse dal sadico giudice.
Una carriera forense rovinata forse.
Ma quanti spettatori se ne rendono davvero conto?
Grazie per aver dato voce anche ai miei pensieri “sotto la doccia”.
Cristiano ha scritto:
i tuoi pensieri sotto la doccia sono la mia priorità! :)
Il programma funziona perché fa leva sulla frustrazione degli italiani che, in quanto repressi, devono sfogarsi in qualche modo e trovano l’umiliazione inflitta degli altri una valvola magnifica
Quando andavo all’università, il mio professore di Cinema, fotografia e televisione ci spiegò che dopo l’attentato alle torri gemelle, un evento che – inutile a dirlo – scosse profondamente gli USA, i programmi di quiz televisivi dovettero riadattare le “penitenze” inflitte a coloro che rispondevano in modo sbagliato alle domande del quiz.
In particolare, quello a cui lui faceva riferimento, aveva iniziato a somministrare scosse elettriche (ovviamente di bassissima intensità) ai concorrenti che sbagliavano le loro risposte.
Questo avvenne perché a seguito delle fortissime emozioni che avevano travolto il pubblico americano, la soglia di sensibilità delle persone si era notevolmente alzata.
Siamo animali in fondo.
Ci educhiamo e ci abituiamo, purtroppo non solo alle cose belle.
Non ricordo chi diceva
Metti un uomo a mollo nella merda.
All’inizio sarà convinto di morire per lo schifo.
Dopo una settimana si abituerà all’odore.
E dopo tre mesi ti dirà “sai che però qua sotto si sta belli caldi!”
@ Sara Paolucci:
saggya donnina sei
MasterChef dovrebbe solo aiutare e commentare i piatti e la bravura… Trovo molto maleducato e con atteggiamenti non scorretti Joe, non si può lanciare oggetti, discriminare la persone e fare commenti sgradevoli… MasterChef Australia è completamente diverso, bello, i Chef molto affabili e umani… Barbieri grande persona, educata, posata e civile.
@ Francesco: concordo pienamente ed aggiungo anche che in Masterchef Australia si posono imparare molte cose dalle Master Class spiegate con cura e semplicita’. Il tutto nel buonumore. E fa piacere vedere l’armonia che regna tra i concorrenti. In tutti i casi non credo che la maledjcazione sia un criterio da proporre nella societa’ odierna …
Una vera scorpacciata di arroganza e di ignoranza, peccato che gli autori cerchino il maltrattamento e la sofferenza, per me è disgustoso!! I veri maestri, quelli seri, non si comportano MAI così, nemmeno su contratto. Il mondo della cucina di eccellenza, come tutte le grandi professioni, si muove prima di tutto sul RISPETTO reciproco e sulla passione trasmessa, il messaggio che passa è pessimo: SPAZZATURA!!!!
La mia famiglia è composta da esuli istriani come quella di Bastianich, nella nostra cultura gettare il cibo nella spazzatura è come bestemmiare in chiesa.
Mi vergogno a pensare che Bastianich abbia accettato di fare cose simili, è un insulto a chi muore di fame (come la mia e sua gente durante l’esodo!).
Non esistono soldi che possano dare l’autorità per fare certe cose, se un piatto è buono lo si dice, se non merita basta eliminare il concorrente.
Non vi è onore nel mutilare la professionalità dei concorrenti, vorrei ricordare che gusti sono gusti e che vorrei vedere i 3 grandi cuochi giudici cucinare davanti ad una giuria di aborigeni australiani che probabilmente non annuserebbero nemmeno le “delizie” preparate dai 3 “dei onnipotenti”.
@ Lampo:
Programma stupido e indisponente come i tre giudici, uno più stronzo dell’ altro. Cracco è di una maleducazione e di un’ arroganza insopportabile. Sarei disposto a pagare per prenderlo a pugni in faccia a calci nei coglioni.