La scorsa settimana sono stato a Milano qualche giorno, per lavoro, ed ho assistito ad una cosa che mi ha fatto molto riflettere, una cosa che mi ha fatto capire cosa manca all’Italia.
Ero in piccolo Hotel che si chiama Serena, dalle parti della fermata Lima, a due passi da corso Buenos Aires. Una sera sono rientrato ed ho aspettato che mi venisse consegnata la chiave della stanza, dietro a due signori che a loro volta stavano facendo check-in.
Due signori normalissimi, di mezza età, diciamo sulla cinquantina, probabilmente marito e moglie. Dalla pelle rovinata, le mani grosse forti e callose avrei detto due contadini. Dalla parlata di certo toscani.
Evidentemente non avvezzi agli alberghi stavano capendo cosa fare: la signora dopo avere consegnato la carta d’identità ha chiesto se sarebbe potuta uscire anche anche prima che le fosse restituita. Giuro che l’avrei abbracciata da tanto era dolce.
Ma non è stato tanto quello a farmi riflettere, ma il marito che stava cercando di capire come funziona la cosa dei pagamenti. Il gentile portiere gli ha spiegato che avrebbe potuto pagare quando voleva, anche al check-out, quando si va via, come in genere si fa normalmente.
Il signore, con un accento toscano magnifico e del tutto privo d’ironia, ha detto:
“no no, preferisho pagare adesso, he non si sa mai he mi rubano il portafoglio…”
Al che io sono stato illuminato. Nessuno penserebbe di pagare prima per paura di non poterlo fare in caso di furto di portafoglio, perchè il pagare l’albergo sarebbe l’ultimo dei problemi. Ma quel signore l’ha fatto, ha messo gli altri davanti a se stesso, ha messo i diritti degli altri davanti ai propri.
Quel signore mi ha dato una lezione straordinaria e mi ha fatto capire che all’Italia mancano gli italiani come quell’uomo toscano, mancano uomini onesti, uomini che abbiano voglia di mettere da parte l’individualismo e che mettano il prossimo, chiunque sia, al centro della propria visione delle cose. Manca l’empatia. Manca l’onestà.
Siamo tutti noi a dover prendere esempio da quell’uomo, siamo tutti noi a dover diventare come lui. Partendo dai politici, corrotti, mangia-pane a tradimento che hanno perso di vista la collettività a discapito della propria fame patologica.
Grande Rudy!
L’Italia è piena di gente così…peccato che non ce ne accorgiamo.
grazie
Sei un ottimo osservatore, cosa siete disposti a fare voi per il vostro paese? questo disse un presidente usa? E noi dovremmo comportarci come quel grande toscano incontrato da Rudy. Esclusi i politici, in Italia ci sono tantissime brave prsone.
@ sciura pina:
Ti chiedo scusa, volevo approvarti ma con le dita che mi ritrovo sul mio samsung sono come un elefante. Approvo il tuo commento
Penso che l’esempio piacerebbe molto a Oscar Giannino, che lo girerebbe subito alla Stato, che paga i suoi fornitori dopo anni.
In ogni caso concordo sul fatto che gli italiani cosi sono tanti tantissimi, almeno quelli con una certa età, solo che non fanno notizia.
Si osserva poco, e si emula anche meno; mica sempre c’è li pronto un blogger a prender nota della cosa.
I signori sicuramente brava gente onesta …. ma mi ha meravigliato di più il comportamento “aperto” dell’ hotel… Io che ci vivo in questa città non ho mai trovato “strutture” così disponibili: provate ad andare andare a prendere un aperitivo (o happy-hour)ad esempio, ti chiedono subito di pagare il conto ancora prima di averti servito la consumazione!!!…
+Laura
Il cliente aperitivo è diverso dall’ospite che pernotta. In questo caso diciamo che rimane il bagaglio a … far da garanzia!
In ogni caso io ho sempre pagato alla partenza, altrimenti avrei cambiato. Ma comprendo i diffidenti: sono in contatto con qualche albergatore che mi dice che ancora oggi capita di vedere clienti che scappano di notte calandosi dal balcone
@ Gregorio:
Io all’estero qualsiasi cosa, anche l’aperitivo, l’ho sempre pagato dopo…. La politica degli Hotels è diversa da catena, tipologia o paese a volte. Normalmente si paga al check-out ma ci sono alcuni alberghi che ti fanno pagare al check-in (es. Ibis)….