Quando ti chiedono “sei felice?” devi sempre stare a pensarci. La felicità è un “sentimento” complesso che non può essere racchiuso in una sillaba come SI o come NO. La domanda è tendenziosa, direbbero in tribunale, e non porta a risposte esaustive.
Lo stesso discorso vale per la domanda “hai mai avuto un mentore?”
Quando Luca Oliverio me l’ha fatta, al telefono mentre ero al mare a mangiare il pesce, sono rimasto di sasso. Ho pensato “cazzo, ma io ce l’ho mai avuto un mentore?”.
La risposta era più vicina e davanti al mio naso di quanto non potessi immaginare: io un mentore ce l’ho avuto e ce l’ho. E’ mio padre. E l’ho voluto raccontare in questo breve racconto ospitato sul sito di Franz Russo.
Di seguito il comunicato stampa ufficiale dell’iniziativa che stiamo promuovendo “Cambia la vita di un bambino”, realizzata dall’associazione Mentoring Usa Italia onlus con lo scopo di indicare dei buoni esempi a tanti bambini che prematuramente abbandonano la scuola o scivolano verso la droga o la violenza
MENTORING LANCIA LA CAMPAGNA “CAMBIA LA VITA DI UN BAMBINO”:
“UN ANGELO CUSTODE” PER OGNI MINORE CHE RISCHIA DI LASCIARE LA SCUOLA
Mettere accanto ad ogni ragazzo a rischio di dispersione scolastica un mentore, formato da esperti, che lo aiuti a comprendere l’importanza della scuola e a non abbandonarla. E’ il concetto, semplice ed efficace, alla base dell’attività di Mentoring Usa Italia Onlus, l’associazione nata da un’intuizione di Matilda Raffa Cuomo e che negli USA ha già salvato 20.000 studenti. Per contrastare la dispersione scolastica, un problema che tocca 3 studenti italiani su 10 e che spesso è causa di bullismo, abuso di droga ed alcol e violenza negli stadi, Mentoring lancia dal 17 settembre la campagna di raccolta fondi “Cambia la vita di un bambino”, che si propone di formare 1000 mentori per aiutare altrettanti minori in difficoltà in tutta Italia.
Incontri che cambiano la vita. Persone che, con le loro parole ed il loro esempio, diventano punti di riferimento, stelle polari che ci guidano nelle difficoltà dell’esistenza. Se ogni bambino che vive in condizioni di disagio potesse contare sull’aiuto e sull’affetto di una guida ben formata, probabilmente non lascerebbe la scuola e non cadrebbe nella trappola della droga e della violenza. E’ questa l’intuizione di Matilda Raffa Cuomo, da cui nasce Mentoring Usa Italia Onlus. Negli Stati Uniti, dal 1987 ad oggi, Mentoring ha già salvato 20.000 studenti e annovera sostenitori del calibro di Bill Clinton, John McCain, Cindy Crawford, Andrea Bocelli, Colin Powell, le cui esperienze sull’importanza di aver incontrato un “angelo custode” nella loro vita sono state raccolte da Matilda Raffa Cuomo nel libro “The person who changed my life”.
L’iniziativa viene replicata on line, in collaborazione con InTime, il blog di Francesco Russo, e la collaborazione di un centinaio di influencer, giornalisti e Mentori di eccellenza che hanno deciso di aderire alla campagna raccontando a loro volta qual è stato il mentore che ha influito maggiormente nella propria vita. Così Luca Tremolada, Zeno Tomiolo, Viviana Musumeci, Letizia Palmisano, Luca Oliverio e tantissime altre penne e facce note della rete che hanno deciso di sostenere l’iniziativa di Mentoring USA/Italia diventando testimonial del numero 45507. Per diventare testimonial dell’iniziativa con il proprio racconto è sufficiente inviarlo all’indirizzo email comunicazione@mentoringusaitalia.org con l’oggetto “il mio mentore” oppure è possibile seguire la discusione su twitter con l’hashtag “#ilmiomentore” e raccogliere la sfida di ringraziare il proprio mentore in 140 caratteri.
Attiva in Italia dal 1998, Mentoring ha già inciso positivamente sulla vita di 9000 studenti e lancia dal 17 settembre la sua campagna di raccolta fondi “Cambia la vita ad un bambino”, che mira a realizzare progetti che, attraverso la collaborazione delle scuole italiane e degli insegnanti, sostengano almeno 1000 ragazzi a rischio di dispersione scolastica, bullismo, droga e binge drinking.
Ma come funziona la metodologia Mentoring? In sintesi, quando un ragazzo vive un disagio tra i banchi di scuola, un mentore lo sostiene: si tratta, quindi, di una relazione one-to-one tra un minore, il Mentee, e un volontario adulto adeguatamente formato, il Mentore. La sede di ogni singolo intervento di mentorato è l’Istituto scolastico di appartenenza dei ragazzi seguiti, con cadenza settimanale (un giorno a settimana, di pomeriggio, in orario extrascolastico). L’obiettivo è quello di sviluppare nello studente conoscenze, competenze emotive e sociali per comprendere, ad esempio, l’importanza della scuola e trovare insieme (mentore e mentee) le modalità per superare il disagio scolastico, oppure l’abuso di droga o la tendenza al bullismo.
L’intervento di mentorato si articola in tre fasi: una prima fase è di confronto preliminare tra mentori e mentee; la seconda è quella della relazione metodo one-to-one (peculiarità del modello); la terza fase è quella finale di valutazione da parte del mentore della relazione con il ragazzo (diario di bordo).
I fondi raccolti nella campagna “Cambia la vita di un bambino” serviranno a finanziare 50 programmi di mentorato in tutta Italia per prevenire l’abbandono scolastico, l’abuso di droga, binge drinking e violenza negli stadi per 1000 minori a rischio.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.mentoringusaitalia.org
Quanti mentori ho cercato nell’ambito della fede, e mio padre era il migliore che potessi avere per tutto.