Facciamo il punto sull’Emilia dopo terremoto, molto brevemente e senza ammorbare nessuno.
Ieri sera sono stato a cena da partenti a Casumaro, uno di quei piccoli centri più vicini a Finale Emilia che a Ferrara, dove tutto è stato davvero brutto. Il paese, il centro del paese per capirci, è ancora completamente transennato ed ha un aspetto spettrale.
Ero a cena con persone che hanno perso il lavoro o che hanno la sede di lavoro spostata in altre città e si sono trovati pendolari da un giorno all’altro, e con persone che hanno perso i capannoni nei quali avevano l’attività della quale vivono.
Quando sono arrivato la vista che mi ha colpito, che poi è stata quella che ho fotografato, è appunto quella che vedete sotto: una tenda montata in giardino, e una enorme tavola piena di ogni ben di dio a fianco.
Questa è l’Emilia che conosco. Questa è l’Emilia che voglio. Questa è l’Emilia che tutti ammirano.
A tavola ho sentito tutte le storie e ho provato a farmi un’idea di quello che davvero sta accadendo: si è parlato pochissimo di aiuti dallo stato, anche per quelli che hanno perso il capannone, come se gli aiuti stessi fossero una chimera inarrivabile, un qualcosa che è impossibile prendere.
Si è parlato tanto di lavoro, di rimboccarsi le maniche, di fare debiti per ricostruire, di banche infami, di depressioni e paranoie dovute ad un cambiamento nella propria vita che nessuno ha scelto.
Si è parlato molto di salame all’aglio, gnocco fritto, salama da sugo e di bambini, si è parlato poco di dio e di preti, si è parlato molto di ballo, di belle donne e ancora, e ancora, di lavoro.
Questa è l’Emilia che ce la farà. Questa è l’Emilia che ce la farà nonostante quelli come Giovanardi che dicono di non dare soldi a Ferrara perché Ferrara non ha subito danni.
Giovanardi, vuoi venire a cena a Casumaro, dove il paese è transennato e le tende sono in giardino?
Ah, siamo a Ferrara eh.
Certa gente prima di parlare dovrebbe collegare la bocca al cervello, ma spesso non si trova il cervello.
Emilia, grande terra di brava gente.
Sono ottimista, e penso che ne verra’ fuori alla grande, senza dimenticare l’aiuto di tutti gli Italiani.
Lov Emilia, esclusi CATEGORICAMENTE i politici e politicanti
ciao,Ardu
condivido in pieno quello che hai detto, ci sono molti italiani che prima di aprire bocca deve controllare se il cervello e collegato, nn solo in politica ma anche tra la gente comune, il nord sa come uscire da alcune situazioni meglio dei politicanti, coraggio siete nie ns cuori
@ ardu: