Veloce premessa: Ferrara sotto le Stelle è una manifestazione estiva che porta nella città Estense decine di migliaia di persone da tutta Italia, per non dire da tutta Europa.
Artisti di calibro internazionale tutti gli anni si danno appuntamento nella Piazza del castello Estense per dare vita a dei memorabili concerti, in una cornice magnifica ed indimenticabile. Vi dico solo che l’anno scorso ho visto i Subsonica e Skunk Anansie, mica pizza e fichi.
Ovviamente gli eventi portano con se giovini ebbri di vita che spendono un sacco per mangiare, dormire, bere e tutto il resto. Evviva evviva i giovini ebbri di vita.
Bene, quest’anno, a causa del terremoto che se non vi siete scordati ha colpito l’Emilia, la serie di concerti non si terranno in piazza Castello ma al Motovelodromo di Ferrara, un piccolo ma discretamente centrale impianto sportivo in grado di contenere la ressa, di essere raggiunto in breve e di non privare la città di un introito notevole in termini di incassi.
Un gruppo di 14 non ben definiti cittadini ha pensato bene di mandare una lettera ad un giornale locale, sollevando questioni imbarazzanti e quantomeno assurde, per NON fare i concerti al Motovelodromo.
I punti sono fondamentalmente questi:
1- abitano di fianco al suddetto velodromo.
Ok, e quelli che abitano vicino a Piazza Castello cosa sono, i più stronzi? Sono anni che i concerti si fanno li ma non hanno mai frignato: i concerti sono un lustro per la città, non un peso.
2- sono indignati perchè anche se ci sono stati delle vittime i concerti si fanno ugualmente.
Eh si, dobbiamo immobilizzare tutto quello che è ludico fino alla scomparsa della fascia nera sul braccio? Abbiamo un tempo definito? Dovevate prendervela con il concertone fatto al Dall’Ara di Bologna, quello si è stato grosso!
3- i soldi del concerto si potevano risparmiare per essere donati in beneficenza.
Si. Ma i soldi che entreranno sono esponenzialmente superiori a quelli che sarebbero stati risparmiati. E con quei soldini vi possono mettere a posto i parcheggi, possono dare l’asilo ai vostri bimbi, possono fare beneficenza…
4- i concerti faranno rumore e loro la mattina devono andare a lavorare presto.
E un bel chi se ne frega non ce lo mettiamo?
Non voglio essere cinico ne per forza “essere contro” ma questo è il tipico esempio di NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. “Non nel mio cortile”).
Siamo italiani, individualisti fino al midollo: ci sono gli europei di calcio e TUTTI capiamo di più del CT, ci sono le elezioni e TUTTI siamo dei fino statisti. Qualunque cosa si faccia o si dica l’individualità viene sempre prima della collettività.
I concerti? Ok, ma NON sotto casa mia! I controlli agli evasori? Ok, ma non a me! Facciamo le isole ecologiche per la spazzatura differenziata? Ok, ma non vicino a casa mia! Facciamo gli impianti eolici e solari per produrre energia? Ok, ma non dietro a casa mia!
Facciamo la riforma di questo o di quello? Ok, ma iniziamo da quello! Facciamo la liberalizzazione delle farmacie? Ok, ma non se sono un farmacista!
Io personalmente mi sciroppo la festa del prete con canti, balli e musica ma non ho mai frignato: mi sono comprato dei tappi. Posso consigliare ai signori che abitano in zona velodromo una buona farmacia dove li vendono a buon prezzo, sempre se prima non si riformano le farmacie…
Siamo alle solite. Io capisco le lamentele dei poveretti che abitano sopra ai luoghi di ritrovo dove tutte le sere (e non parliamo del fine settimana…) si urla e si gozzoviglia fino all’alba urinando e vomitando dovunque, ma i concerti non sono mica tutte le sere. Possibile che non si possa sopportare una volta ogni tanto? Questo atteggiamento da vecchi pantofolai astiosi mi dà un fastidio incredibile, porcaccia la miseria.
@ Cicapui:
guarda, questa cos ami manda al manicomio. Io, anche se avessero deciso di farmeli in casa, non mi sarei mai permesso di dire NULLA. Non capisco proprio come si possa essere tanto egoisti
La gente… è altruista, disponibile, con un enorme senso civico. la gente non Italiana.. La crisi economica che ci devasta è anche per colpa di questo, dell’immobilità mentale del popolo italiano.
Con il sistema di dire no, no, no, siamo diventati una delle ultime citta’ del nord.
In compenso abbiamo l’eta’ media piu’ alta d’Italia.
Adoro la mia citta’, gioiello del rinascimento.
Basta guardare all’orticello del singolo, dobbiamo guardare al raccolto della collettivita’. Ferrara sotto le stelle, Buskers festival, manifestazioni che portano migliaia di turisti e soldi.
Per chi non ama tutto questo c’è sempre l’alternativa dei tappi o il TRASLOCO.
Lov Ferrara
Eh ma hanno ragione. Si svegliano presto per andare a lavorare. Gli altri – concertone fino al mattino, birra fino al pomeriggio, esercizi chiusi, uffici in stenbai – campano d’aria. Ad ognuno di questi signori prezzo del caffè maggiorato della perdita che realizzerebbero se avessero voce. In tutti i bar di Ferrara.