Ero bambino quando me lo regalarono, a Natale. Una delle più grandi emozioni di tutta la mia vita. Se ci penso adesso faccio un infarto, meglio smettere di pensarci.
Beh ecco, sono passati 30anni da quando è nato il Commodore 64, poco meno da quando lo regalarono a me, è di strada informatica ne è stata fatta un sacco. Per dirne una, a quei tempi non c’era Internet, oggi con Internet ci lavoro.
Ma il muovere l’azimut del registratore con il cacciavite, per fare andare le cassette da 90 minuti con sopra registrati 200 giochi sono cose che non si scordano. Così non si scordano i primi floppy, proprio floppy e grandi come le pizze.
Non lo so, mi fa strano che un oggetto che era un cannocchiale verso il futuro, oggi sia diventato un appiglio nostalgico verso il passato.
Press play on tape… run.
Mitico il c64 qui le foto del mio che funziona ancora: http://magni.in/my-c64
@ Matteo Magni:
è stato davvero un ordigno meraviglioso :)
aspettare che il gioco effettuasse tutti i giri per caricarsi mi ha temprato come uomo
@ Matteo Magni:
a me ha banalmente rotto i coglioni, però devo ammettere che aveva il suo fascino :)
@ Rudy Bandiera:
appunto ora sono molto più resistente alle rotture di coglioni :-)