Leggendo il titolo, i “leggitori di titoli” probabilmente penseranno che voglio parlare di prostitute o di mercimonio in genere, quindi staranno scaldando i polpastrelli per darmi del maniaco, del depravato, del boia e, perché no, del fascista.
Invece quello che leggete nel titolo è una parte della spiegazione da Wikipedia del “Personal branding” ovvero quell’arte o quella pratica che è diventata ed è sempre più importante in ambito Web.
Di fatto si tratta di vendere il proprio nome e la propria immagine al meglio, per aumentare la propria “reputazione online” e diventare autorevoli. Per quello che si può.
Beh, la sorpresa viene adesso: una ricerca commissionata tra i blogger da Viadeo, un grande social network su base professionale come Linkedin, riporta i nomi che gestiscono al meglio il proprio personal branding, ovvero la propria immagine.
Ecco, in mezzo a dei personaggi “storici” come ad esempio il bravissimo Robin Good o la Policaro, ci sono pure io.
Alla faccia dei “leggitori di titoli”.
Grazie ai Sestyle ed in particolare ad Enrico Bisetto per la segnalazione, visto che io non ne sapevo nulla.
Lov :)
Due doverosi dettagli da chiarire: chiedere a 23 blogger quali sono i blogger che usano al meglio il personal branding non è di certo un campione indicativo. Di contro è da notare che nella ricerca NON sono stati proposti dei nomi da scegliere ma menzioni spontanee. Ed io non ne sapevo nulla, altrimenti avrei fatto pressioni eccome!
Due cosine che andavano dette.
E vai, alla faccia degli ignoranti che non sanno leggere, ne scrivere, e muoiono d’invidia
Lov
E comunque rimani un fascista, boia e per di più maniaco depravato, nonostante la citazione :D:D:D:D
Condivido che il metodo andava rivisto…complimenti comunque! ;)
(Lov però non te lo dico…sono a rischio diabete)
@ ardu:
grazie Ardu, sempre apprezzato.
@ Patrizia:
e non scordare STUPIDO! Quando mi danno dello stupido mi fa sempre effetto :D
@ Emma Dal Cortivo:
ah si, il metodo non è certamente scientifico in effetti. Beh, io mi gusto il momento :)
Urca te la sei legatata al dito, la storia dei “leggitori di titoli”. ;-)
Complimenti per il tuo “personal branding”. Però lasciami dire che il post “dovrebbero votare solo…..” su fanpage non era molto buono, IMHO.
Dopo averrlo letto (tutto!!) mi ha lasciato assai perplesso. Vabbè, non c’era il motivo di insultare ma. comunque, mi sarei aspettato che anche dei tuoi “amici”, seppur virtuali come me, ti avrebbero, con i dovuti modi, bacchettato un po’. :-)
@ mauro:
boh, il fatto che a te piaccia o meno onestamente non è un problema, così come non lo sarebbe stato il tuo bacchettare :)
Sei ancora in tempo per farlo ovviamente
Venduto!
@ insopportabile:
sono ONORATO di averti qui!
@ Rudy Bandiera:
Boh, già parti da quell’orrendo pezzo d Gramellini trovandolo seducente (?), poi diciamo che ti arrampichi un pò sugli specchi per smontare la tua seduzione. ;-)
Bè, sono esterefatto dal pezzo di Gramellini, ma ancor di più sono esterefatto dai commenti. La cosa buffa è che Gramellini e i commentatori si credono dalla parte dei migliori (una cosa vomitevole per ignoranza crassa del significato stesso di “democrazia”). Nessuno che si consideri “peggiore” e che chieda di essere esentato dal voto.
La democrazia È…. Punto. Dev’essere esercitata solo “on top of” una costituzione democratica che deve stabilire le regole del gioco, regole dette democratiche che comprendono i diritti dell’uomo, ****l’uguaglianza****, il rispetto delle minoranze, la libertà religiosa, ecc. Qualsiasi costituzione che si vuole democratica recita che i diritti (voto!), come i doveri, sono ***uguali per tutti***. Mettere in discussione questo punto non solo è politicamente scorretto ma è negare la democrazia stessa. Questo punto, ovviamente, non è negoziabile e manco discutibile. Roba che sta scritta su delle lastre di pietra. A divinis!
Il pezzo di Gramellini È indubbiamente fascista e stupido (l’analogia con il pilota è da record mondiale dell’idiozia…): se non peggio!
Mi dispiace, Rudy, di essere rude, ma quel pezzo non meritava una tua riflessione ma solo il tuo disprezzo.
@ mauro:
non ti dispiacere! Per me quel pezzo meritava eccome una riflessione, come ogni cosa/pezzo/discorso che provoca una reazione forte. Mi piace moltissimo commentare tutto, a prescindere da che cosa quel tutto contenga.
Che il pezzo di Gramellini piaccia o meno e che sia fascista o meno (io trovo che una megliocrazia sia la cosa più aberrante e ghettizzante che si possa immaginare) mi sono divertito a scriverne e se tornassi indietro lo rifarei. Uguale… cambiando il titolo ;)