La scorsa settimana su FanPage ho scritto un articolo dal titolo “Dovrebbero votare solo i più intelligenti. Per tutti” nel quale ragionavo (non proponevo o auspicavo) riguardo una democrazia dei “migliori” ovvero su di una aristocrazia aristotelica nella sua accezione più pura, cercando di spiegare il perchè è irrealizzabile.
Bene, mi sono preso un mare di maialate, ma proprio tante, da gente che non ha nemmeno letto il post. Gente che mi ha dato del fascista, del cretino, dello stupido e dell’imbecille sostenendo tesi come “e chi sarebbe a decidere chi è migliore?” quando io stesso, nell’articolo, sostenevo questa tesi.
La cosa mi ha fatto molto pensare e mi ha spinto a scrivere poi questo articolo a riguardo dei lettori della rete, lettori che molto spesso possono essere definiti “lettori di titoli” o più simpaticamente “leggitori di titoli”.
Non è possibile dare un giudizio ad un pensiero, ad un ragionamento, senza leggere il pensiero stesso, ed il titolo provocatorio è un modo come un altro per attirare l’attenzione e per far ragionare di stomaco, ancora prima che di testa.
Se si legge solo il titolo e si giudica il potenziale contenuto di un articolo si è semplicemente degli idioti, e i lettori che arrivano da Facebook leggendo SOLO il titolo hanno spesso questa lacunosa caratteristica.
Questa avventura/disavventura mi ha fatto pensare che forse scrivere su FanPage non è una cosa straordinaria, a parte la visibilità: adesso un sacco di gente che mi conosce solo da li, che ha letto solo il titolo, pensa che io sia un fascista o un idiota, o un fascista idiota.
E mi ha anche fatto pensare che l’enorme mole di informazioni che corre sul Web ogni giorno è, appunto, una mole tanto enorme, da spingere la gente a leggere solo la prima riga senza rinunciare comunque a sputare giudizi netti sul presunto contenuto e sul produttore dello stesso.
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Il problema non è leggere solo il titolo ma attaccare l’autore solo avendo letto solo quello, io leggo i titoli dei quotidiani, e mi soffermo solo su ciò che mi interessa. Mai penserei di attaccare un autore senza aver compreso appieno il testo del suo scritto.
@ skande:
verissimo. Mi ricordo Corrado Guzzanti quando faceva Vulvia che parlava degli “Spingitori di cavalieri”. Io potrei parlare dei “Leggitori di titoli” :)
Io mi soffermerei soprattutto su quanto hai scritto in chiusura… (a dimostrazione che ho letto tutto eh! ;D) e quindi darei la colpa anche al sovraccarico di informazioni a cui siamo esposti soprattutto sul web.
Poi che alcuni “utonti” commentano senza neanche leggere…mah… meglio perderli che trovarli!
Ma vado oltre e non ne farei un dramma totale per il semplice fatto che le persone almeno stanno cominciando a leggere visto il bassissimo grado di ignoranza e alfabetizzazione degli italiani che non leggono, non si documentano e sono ancora passivi davanti a “quello che ha detto la tv”.
Direi che è un primo passo no?! Vedrai che fra un po’ cominceranno a leggere anche l’articolo (o almeno metà!).
@ stequad:
Sarei felice se, pur non leggendo, evitassero di insultarmi :D
Ah su questo non ci piove!
@ Rudy Bandiera:
Perdonali Rudy perchè non sanno quel che fanno!!! Purtroppo la madre dei “Leggitori di titoli” è sempre in cinta!!!
@ alvise comin:
spingitori di spingitori di cavalieri :D
Scrivendo spesso e volentieri sul web dei “papiri” (come commento, intervento, discussione, un po’ di tutto e un po’ ovunque, sono cresciuta a pane e forum/NG potrei dire) so quanto la gente non legga affatto ciò che scrivi, ma di come si dedichi invece a polemizzare, criticare e insultare senza pensarci un attimo. A quello sì che dedicano del tempo.
Mi è successo non troppo tempo fa anche qui su G+ per una cosa stupida: era lampante che il mio interlocutore non aveva letto ciò che avevo scritto prima di attaccarmi, ma è chiaro che molti, TROPPI, leggono superficialmente solo il titolo o qualche frase qua e là.
La cosa mi può anche stare bene, ci hanno insegnato che pure un articolo scritto a modo dovrebbe essere leggibile su un autobus affollato la mattina e presentarsi comunque chiaro al lettore, ma quando chi legge decide di intervenire dovrebbe prima sapere di cosa si sta parlando.
Dare del fascista (o dell’idiota) a una persona davvero “social” come te, Rudy, non ha davvero senso tra l’altro! ;) (e la cosa oltretutto fa apparire in questa pagina il banner di un negozio con articoli fascisti e nazisti che mio malgrado conosco, e non è certo per collezionisti “innocui”…)
Purtroppo in giro ci sono troppe persone che hanno una mentalità da utentefacebook-tipo e siamo sempre più circondati da informazioni che si accumulano, come si diceva.
Chi non ha gli strumenti giusti per gestirle finisce per insultare gli altri, credendo così di lasciare una traccia di sè che verrà apprezzata da non si sa bene chi. Forse si devono togliere dei sassolini dalle scarpe, e li tirano addosso ai primi che trovano, non lo so.
C’è ancora l’idea che lo schermo sia una difesa da chi si attacca, e chi inizia adesso a usare il web (il famigerato “uso il computer solo per facebook”) probabilmente casca ancora più facilmente in queste cose. La cosa triste è che anche ai tempi d’oro dei forum c’erano utenti del genere, quindi penso sia un difetto di fondo. Non si ascoltano gli altri, figuriamoci se si leggono.
Speriamo che le cose pian piano cambino, nel frattempo come sempre hai tutto il mio sostegno :)
@ Jessica:
a parte che cioè io poarto con un, cioè, un grazie mille ecco :)
Quoto praticamente tutto quello che hai detto ed aggiungo una precisazione: se qualcuno mi da dell’idiota o del fascista a me sta bene, visto che non sono fascista lo accetto.
Ma se uno mi da dell’idiota o del fascista in base ad una congettura la cosa mi sta sui coglioni. Tutto qua :)
Mi dispiace che succeda, ma è la dimostrazione che c’è tantissima ignoranza.
FREGATENE, SEI ER MEIO
Un fascista non sarà mai un idiota, così come un idiota non sarà mai un fascista!Quindi in verità ti dico: futtitinni!
A me invece è capitato che alcune persone abbiano letto e interpretato a modo loro un pensiero molto lineare e semplice. Questo solo perché non dicevo ciò che loro volevano sentire. Beh, ho ricevuto varie offese che mi hanno quasi fatto venir voglia di chiudere il blog. Poi però mi sono detto che sono queste persone la mia forza. Devono imparare che c’è chi la pensa in modo diverso.
Forse non c’azzecca col tuo caso, ma era giusto per dire che so cosa significa essere offesi da persone stupide…