E’ di questi giorni la notizia di una ricerca australiana (dott. Squirrell) che svela il fatto che il cybersesso provoca depressione… e fin qui non avevo dubbi.
Le due cose che mi hanno davvero incuriosito in questa vicenda sono le seguenti:
1- “L’utente-tipo è maschio, con un buon livello culturale, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni”
2- Gli adepti, secondo Squirrell, dedicano all’attività una media di poco più di 12 ore a settimana, tra chat, a sesso a distanza mediante webcam, download di video e immagini, scambio di e-mail erotiche”
http://www.corriere.it
Ora io mi chiedo: chi cazzo ha circa due ore al giorno, TUTTI I GIORNI, da dedicare a ste cose?
Oh gente, due ore al giorno sono tante…e metti che si salti la domenica diventano tre… ma questa gente non lavora?
Poi: ma è possibile che uno di ottant’anni si metta a fare sesso virtuale? E’ davvero possibile questa cosa? Cioè già uno a quella età rischia di rompersi il femore e sbriciolarsi le ossa solo a muovere il mouse, per non parlare poi delle conoscenze informatiche!
A fare queste cose ” chat, a sesso a distanza mediante webcam, download di video e immagini, scambio di e-mail erotiche” non ci vuole un pivello informatico, e non ce lo vedo proprio uno del ’30 a barcamenarsi con i download e le chat erotiche.
Ultima domanda: ma c’è anche qualcuno che ha pagato il dott. Squirrell per questa ricerca assurda?
Mah…
magari non lo ha pagato nessuno, ma ha voluto esplicitare la sua esperienza personale!!!?! :-D
ma kissà… la rete è piena di matti :-D
Incredibile… un vecchietto di 79 anni, 2 ore di cybersesso!!
ma se manco sà vedere 1 dvd, figuriamoci il cybersesso!!!!!!
si infatti… a me sembra di sognare…
Piu’ che di matti, la rete è piena di frustrati,impotenti e TIMIDI. La timidezza che nessuno tiene in considerazione, è uno dei problemi principali nella sessualita’. Ciao belli