Ieri mattina sono stato fermato in scooter mentre transitavo come un fulmine su una corsia dedicata a taxi ed autobus, su una strada larga ma molto trafficata che si chiama viale Po.
Bene, il vigile mi ha fermato, ha guardato i miei documenti e mi ha fatto la menata istituzionale del caso: “Lei signor Bandiera non è un taxi e quindi non può transitare sulla corsia dei taxi. Se sta sulla sinistra, sulla corsia di sinistra, ha tutto lo spazio che vuole per superare le auto. Stare sulla corsia degli autobus è un atteggiamento, una abitudine sbagliata.”

Poi mi ha ridato i documenti, NON mi ha fatto multa e mi ha lasciato andare.
Appena rinfilato il casco e partito ho pensato, credo sia normale: “ma che stronzo, ero sulla corsia degli autobus con uno scooter, mica intralciavo il traffico. Doveva proprio rompere i coglioni a me?”
Poi ho pensato un pochino di più e mi sono detto: “Si ma sono un autobus io? Perchè devo andare in una corsia non a me dedicata quando passando dalla parte opposta potrei non fare coda uguale? E poi… mi ha fatto multa? No. Allora perchè cazzo gli do dello stronzo visto che aveva ragione e manco mi ha fatto la multa?”.

Poi ho smesso di pensare e sono caduto in scooter andando in coma.
SCHERZO! HAHA!
La morale della storia è che la gente -nella fattispecie io- va abituata a rispettare le regole e se si ha la capacità di capire le cose, forse le suddette possono anche cambiare e migliorare.
E non è una multa che fa cambiare modo di pensare: se mi avesse fatto multa sarei andato via incazzato duro, e non avrei avuto la freddezza e quindi l’opportunità,di riflettere.
Non male tutto questo vero?