Quella di seguito è la ricostruzione schematica della situazione dei social media di tutto il mondo, ovviamente dei principali, non necessariamente in ordine cronologico e un bel po’ romanzata.

– Facebook introduce gli hashtag copiando tutti gli altri che li avevano introdotti da sempre. C’è già chi parla di “bolla degli hashtag”.

– Twitter introducce i filtri nelle foto, per stare dietro ad Instagram che, acquistato da Facebook, spopola nel mondo delle immagini filtrate.

– Instagram, acquistato da Facebook, introduce i video (15 secondi) per stare dietro a Vine, introdotto da Twitter, il quale permette di fare video di massimo 6 secondi.

– Google Plus si incasina ancora su Places, luoghi e tutto il resto, ma introduce le cerchie, che sembrano essere qualcosa di interessante per tutti.

– Facebook introduce delle sottospecie di cerchie, come fa Google Plus.

– FourSquare non va come dovrebbe ma viene ricapitalizzato: gli investitori ci credono.

– Facebook introduce Places, per stare dietro a FourSquare nel mondo della geo-referenziazione.

– Twitter toglie l’embedded delle immagini di Instagram, che è di Facebook.

– L’edgerank di Facebook premia le foto uploddate da Instagram, che è di Facebook, quando prima le cassava e rendeva invisibboly.

– Faebook si lascia scappare Waze ma Google no, e se lo compra per una cifra che sarà di un miliardo… ormai costa tutto un miliardo.

– A proposito, Instagram viene venduto per un miliardo a Facebook e Tumblr per un miliardo a Yahoo. Qualcuno vuole NetPropaganda per un miliardo?

– Hootsuite ancora non lo compra nessuno, ma per me è questione di tempo, nel mentre Tweetdeck è stato comprato da Twitter. Ah, Google ha comprato anche Motorola, per non farsi mancare nulla.

Nel mentre la Biancofiore dice «Per Silvio farò ricorso alla Corte dei Diritti Ue» che non c’entra assolutamente nulla con quello che ho scritto qua sopra, ma delirio per delirio mi pareva corretto metterci anche questo.