Twitter è un social network con oltre 200 milioni di utenti attivi in cui, ogni secondo, vengono prodotti centinaia di tweet, di punti di vista, di esternazioni: ogni secondo in Italia, decine di persone sfornano micro-pensieri su ogni cosa, su ogni argomento. Va da se che esista la possibilità statistica che in due o più persone abbiano la stessa idea e la esprimano, anche in tempi e forme diverse, su Twitter.

Fatta questa premessa che capirete di seguito, su Twitter spesso non si conosce “l’educazione”. Ho scritto diverse volte di “antropologia dei social network” e di “educazione al tempo dei social” per un motivo molto semplice, ovvero le persone pensano di entrare in Twitter (come in altri social) e poter fare quello che vogliono, quello che non farebbero mai nella vita reale.
Non è così: esiste una etichetta, oltre alla classica netiquette, esiste un modo di fare, di rapportarsi, di rispondere, di interloquire. In una parola, esiste un’educazione.

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Un modo di fare, di rapportarsi, di rispondere, di interloquire. Esiste un’educazione http://ow.ly/i7J2x via @RudyBandiera #SMM

Un paio di giorni fa sono stato citato nel tweet di seguito, ed è seguita la conversazione che vedete nell’immagine.

Traduco per i non addetti ai lavori: questo Mr_freek (che non mi segue, che non seguo e con il quale non ho mai parlato) richiama la mia attenzione con un “ué” e dice che tal 21lettere (che non mi segue, che non seguo e con il quale non ho mai parlato) dice che io copio a tutto spiano.
Io chiedo quindi in riferimento a cosa, visto che faccio 60 tweet al giorno e potrebbe succedere che, uno di questi, sia simile a un’altro per il motivo che spiegavo all’inizio.
Mi viene risposto “i link sull’omosessualità ai piani alti dell’Ikea“.

Ecco qua, io sono sbroccato. Cerco su Google il mio nome in riferimento a “omosessualità ai piani alti dell’Ikea” ma non trovo nulla. Cerco nel mio blog e l’unica cosa che trovo è in riferimento ad una pubblicità di Ikea e Giovanardi. Nulla a che vedere con i piani alti di Ikea, per capirci.

Allora vado a vedere la bacheca di 21lettere e trovo quello che vedete di seguito.

Come vedete non sono citato, ma sembra davvero riferito ad una persona, visto che all’utente dopo dice che spiegherà in DM (direct message, ovvero messaggio privato).

Io allora, faccio quest’ultimo tweet per dipanare ogni dubbio, citando appunto il tweet in cui si dice “guardate che quel bandiera copia a tutto spiàno, per favore non retwittatelo grazie”.

Nessuna risposta. Dopo la cosa di Ikea e dei piani alti, nessuna risposta.
Ora, i casi sono due: o ce l’avevano con me ed avrebbero avuto il dovere di continuare a parlare con me per poter dipanare dubbi o per mettermi in castagna, oppure si sono sbagliati, non parlavano di me ed avrebbero come minimo dovuto spiegarsi.
Come posso io sapere se parlano di me? Come posso sapere cosa si dicono in DM? Come posso correggere i miei eventuali errori se non mi vengono segnalati?

Non ho voluto embeddare le conversazione per non dare troppa luce alla cosa in se, ma quello che di nuovo mi trovo a pensare è che i 5 teoremi per vivere e capire i social network sono sempre più attuali e che in questa conversazione, il secondo teorema, è esplicato in modo straordinario.

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I 5 teoremi per vivere e capire i social network sono sempre più attuali http://ow.ly/i7JbT via @RudyBandiera #SMM