Non mi capita spesso di parlare di politica locale, ma non perchè io sia snob, semplicemente perchè non mi appassiona. Lo so, è un mio limite, ma uno deve parlare di qualcosa che ama, altrimenti non trasmette pathos.
Che poi non so cosa sia il pathos… in ogni caso, oggi voglio parlare brevemente di un articolo di Fabio Terminali nel quale si parla del sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, che “striglia i blogger” con la seguente frase, in riferimento al bilancio cittadino:
Non tutto quello che si è fatto ha ricevuto applausi, anzi è stato digerito dopo qualche tempo. Il mondo dei blog e quello dell’amministrazione sono diversi: vorrei vedere i blogger al tavolo dove si decide, vediamo come si comportano
A parte che la conclusione migliore per la frase sarebbe stata pappapero, ma a parte questo, dicevo, come mai una uscita tanto infelice? Che discorso è? Su quale logica è puntellato?
Partendo dal presupposto che ognuno deve fare il proprio mestiere e dal fatto che la politica non brilla per trasparenza ed efficienza, come mai un blogger dovrebbe stare ad un tavolo dove si decide? Allora allo stesso modo Tagliani dovrebbe stare al tavolo del blogger, no?
Invece no, Sindaco: in un sistema che funziona esistono dei poteri e dei contro-poteri in equilibrio tra loro, lo sa bene anche lei. Sa bene che il ruolo della stampa non è decidere, governare o comandare, ma è quello di sindacare. Si di mettere in discussione, di denigrare se necessario. Di ragionare e di fare ragionare.
E se sappiamo bene che la stampa è divenuta a sua volta un mero veicolo politico, perchè questo ruolo di contro-potere non lo possono avere anche, in minima parte certo, i blogger?
Se il Sindaco avesse detto che non sempre i blogger sono obiettivi o ragionevoli sarei stato d’accordo, ma il concludere una frase con uno scambio di personalità modello commedia romantica, è la mossa comunicativa più rozza, dozzinale e controproducente che si possa fare in ambito politico. E’ il miglior modo per aizzare i blogger, quelli che non non hanno fatto applausi, quelli che non hanno digerito bene l’amministrazione e anche quelli che, e sono i peggiori, non si appassionano alla politica locale.
Sindaco, il mondo dei blogger e dei social network è un patrimonio enorme, un vivaio, una forza, un potere equilibrante, una necessità elettorale. Non lo faccia diventare un campo minato.
Bravissimo Rudy, risposta intelligente ad una frase molto infelice”dico infelice perché sono buono”.
Nessuno ha obbligato Tagliani a fare il sindaco, poteva bennissimo fare altro
@ ardu:
poteva fare il blogger, tipo…
Azz, gliene hai dette quattro! :-D