I TweetAwards 2012, o #TA12 per dirla alla Twitter, sono una festa, un motivo per riunire tutte le persone che durante l’anno si trovano solo e soltanto in timeline del suddetto social cinguettante.
Ecco cosa sono i #TA12, una festa.
Ora, siccome ognuno vede quello che vuole vedere, cerco di spiegare le dinamiche della cosa, in modo semplice, pacato e ponderato, rispondendo alle domande che mi sono state fatte in questi giorni.
- Ma a cosa servono i #TA12?
A nulla. Non servono a nulla come non serve a nulla un qualunque evento. L’unica finalità è l’incontro, la festa, lo stare insieme, il mangiare e soprattutto il bere.
- Cosa si vince?
Nulla. Non essendo una gara fine a se stessa non si vince nulla. Le votazioni sono solo una scusa per attirare la gente attorno a qualcosa, una sorta di focolare digitale.
- Ma se non si vince niente allora che senso hanno le votazioni e il nome “awards”?
Se non ci fossero le votazioni, un po’ di competizione e una simpatica gara, come mai la gente dovrebbe partecipare alla giornata?
Ogni manifestazione gira attorno ad un fulcro. La Settimana della Comunicazione, che ospita i #TA12 a Milano, gira attorno ai meeting e ai congressi.
Lo IAB, SMAU e tutte le cose che si fanno “di persona” devono avere un centro di gravità: siccome noi non facciamo convegni, workshop, barcamp eccetera, se avessimo detto “venite a Milano il 6 ottobre” e basta, la gente avrebbe detto “e perchè dovrei venire?”.
- Si è aperta una “campagna elettorale” per i voti
Eh si, è vero. Molta gente vorrebbe vincere: per farsi conoscere, per accrescere il proprio Klout e il proprio personal branding. Se non si diventa pedanti non lo trovo scandaloso.
- Ma adesso per un mese ci romperete i maroni con sta cosa dei #TA12?
Si, penso proprio di si. Io, il mio socio Skande, i miei due fratelli di madre diversa Claudio e Davide e gli altri ragazzi, stiamo organizzando il più grande evento italiano legato a Twitter. Abbiamo molti followers i quali a loro volta hanno molti followers. L’evento è aperto a tutti ed è gratis per tutti. Una grande festa per stare tutti insieme.
Si, credo vi romperemo i maroni fino al 6 ottobre.
- E’ un ritrovo di TweetStar
E chi l’ha detto? Se c’è una cosa che contraddistingue questo evento è proprio quello di NON mirare alla gente famosa ma di mirare a Twitter, semplicemente. Le edizioni passate, fatte a Riva del Garda dentro alla cornice del Blog Fest, sono li a dimostrarlo e a ricordarcelo. Chi l’anno scorso c’era si è divertito. Semplicemente e banalmente divertito. E’ una cosa brutta?
- Fate compravendita di voti
Ecco… questa poi è il massimo. MAMMAGARI la facessimo! Sarei ricco! Il brutto è che nessuno degli organizzatori ci ha guadagnato nulla gli anni precedenti, tranne in visibilità.
Ma tu che parli di compravendita come ti immagini la scena? Tipo che uno degli organizzatori passa il Paypal a un altro per modificare i voti? Eh? Dio santo…
Aggiungerò domande e risposte che mi verranno poste in questo mese a questo post e questo sarà il link che darò (e che potrete dare) quando mi verranno poste le domande che ho scritto qua sopra. Mi sono levato qualche sassolino dalla scarpa :)
creative thing…
è qui la festa?
@ Duderinaldi:
yeah
TA? Mi sembra una gran cazzata, ci mancava un altro award!
Non facciamo che rilanciare l’idea della persona centro dell’universo, mentre dovremmo avere le idee al centro dell’universo!
Twitter mi mette in contatto con idee di tutto il mondo, e voi persi dietro ai numeri dei follower, al Klout e fesserie simili.. andate avanti, invece di aiutare la gente a crescere, farete crescere dei concetti tanto anni ’80..
Dio, non sono bastate la bolla di internet, i mutui subprime ed altre amenità.. sempre diritti in fondo al baratro!
@ Maurizio:
no, ma fammi capire, cosa avremmo dovuto fare per fare un incontro? UN bar camp? No, solo per capire
Rif Commento di Maurizio.
@Rudy Bandiera che ci vuoi fare?
Tanto di “radical scick” che “saprebbero ben loro come fare per mettere le idee al centro dell’Universo” (#checazzvordiunsesappoi) ne troverai sempre tanti.
Italia è il Paese di Poeti, Marinai, Pallonari, Esperti di tutto…dalla comoda seduta di una poltrona, che questi “segreti arcani” son ben lieti di non condividerli e di “sputar sentenze” (vorrei poi sapere se conoscono genesi e sviluppi della Bolla di Internet…) senza avere “Titoli per farlo” .
Sai, “gentaglia” come te che “si sbatte” per trasformare” un Social Media” in uno strumento per vedersi, parlarsi e – perché no – confrontarsi é vista come fumo negli occhi dai “cyberpuristi” del Social asettico… e astemio.
Áaa Maurí, nun ce conosciamo (emmanco ce tengo) sai che te dico ‘nInglese? “Get a life!”
… có tanto affetto, peró, porello…
PS:Grazie Rudy, anche x averci “tenuti su” di morale durante il #Terremoto, con le tue “adorabili cazzate”!
Ti vogliamo bene!
Sai